In questo angolo del Piemonte c’è una ciclovia lungo il fiume di cui ti innamori sicuramente

Vale davvero la pena andare tra le Valli dell'Ossola, nel nord-est del Piemonte a pedalare lungo il fiume Toce: dal relax alla guida divertente, c'è tutto quello che può volere un ciclista

Ciclovia del Toce

Guarda la cartina del Piemonte, lì in alto a destra verso la Svizzera. La vedi Domodossola? Ecco, da lì parte (o arriva) la ciclovia del Toce, una tra le più sorprendenti del nostro Paese, che non ha nulla da invidiare a molte delle ciclovie più decantate d’Europa (da quella della Drava in poi, per capirci) e che vale davvero la pena scoprire stagione dopo stagione.

In un angolo del Piemonte c’è la ciclovia del Toce di cui ti innamori sicuramente

La Ciclovia del Toce è un itinerario di poco meno di 50 km che parte da Domodossola (stazione dei treni) e arriva fino alla riserva naturale del Fondo Toce terminando alla Stazione ferroviaria di Verbania – Pallanza. Oppure si può fare anche nel senso opposto visto che a Fondotoce siamo a 194 metri slm, e a Domodossola stazione siamo a 270. Quindi niente di non affrontabile anche da chi non la gamba da grandi scalate di montagna in bicicletta.

Ciclovia del Toce

Detto che la Ciclovia del Toce coincide in parte con l’itinerario La Via del Mare che parte da Domodossola e termina ad Imperia attraversando da nord a sud tutto il Piemonte, e che a nordo si innesta anche con il progetto Laghi e Monti Bike, in mezzo lungo il percorso c’è tutto ciò che ti può divertire durante una gita in bici: centri storici, sponde del fiume, boschetti e radure, corsie ciclabili e stradine di campagna, sottopassi, ponticelli e passerelle, bei panorami e scorci wild con vegetazione lussureggiante, piccoli guadi e anche qualche tratto con il fondo grossolano in cui divertirsi a guidare.

3 segmenti tematici: borghi, boschi e fiori (più i fiumi come bonus)

47 km sostanzialmente pianeggianti si possono fare tranquillamente tutti d’un fiato – tempo stimato intorno alle 4 ore, manciata di minuti più, manciata di minuti meno – oppure la Ciclovia del Toce può essere suddivisa in 3 segmenti tematici: In bici tra i borghi: da Domodossola a Vogogna; In bici tra i boschi: da Vogogna a Ornavasso; In bici tra i fiori: da Ornavasso a Fondotoce. La cosa interessante è che tutti i paesi del fondovalle hanno una stazione ferroviaria per raggiungere il punto di partenza, per tornare indietro o direttamente a casa.

E poi c’è la bonus track, ovvero un quarto percorso tematico chiamato In bici tra i fiumi che si srotola ad anello a nord di Domodossola: puoi farlo a sé stante, usarle come giro “di lancio” prima di affrontare la discesa, o anche giro “d’onore” per metterci ancora qualche km nelle gambe e godertela fino in fondo.

Vale la penda andarci? (E se sì, quando?)

Sì, vale la pena andarci altrimenti non staremmo qui a scriverne: non aspettatevi fuochi d’artificio ed effetto wow di altre ciclovie più chiacchierate, ma se cercate un percorso sincero, divertente, affascinante, con tanta natura non da cartolina ma vera, bei borghi, cose interessanti da vedere e anche cose interessanti da mangiare, ne vale sicuramente la pena. Anche caricando la bici in treno, per esempio da Milano o comunque dalla pianura.

Quando andarci: dalla primavera all’autunno, ogni momento è buono, e ogni stagione ha i suoi plus. Dalla fioritura al foliage, passando per la stagione più calda in cui cercare frescura in montagna e in riva al fiume, l’unica stagione davvero sconsigliata è solo l’inverno, per le temperature e perché fango e umidità potrebbero rendere complicato guidare una bici sui tratti più terrosi o sassosi.

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