Ok, il titolo è un po’ furbetto, ma onesto. Una coppia di giovani gira per il mondo divertendosi e guadagnando cifre oscene per ogni singolo post che pubblicano sul loro profilo Instagram. Che non è nemmeno “molto interessante”, per citare il tormentone del pezzo di Fabio Rovazzi. Jack Morris e Lauren Bullen riescono a farlo e la loro storia potrebbe ispirare altri globetrotter in cerca di fama e denaro.
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Jack e Lauren
Jack, 26 anni, 4 anni fa compra un biglietto per Bangkok e molla un lavoro in una lavanderia specializzata in tappeti per mettersi a viaggiare zaino in spalla. È belloccio e sveglio e apre diversi account su Instagram in cui racconta per immagini di temi come moda, animali e auto, guadagnando dagli inserzionisti. Poi questo aspetto prende un po’ troppo il sopravvento rispetto ai viaggi e e decide di vendere gli account tranne quello dedicato al turismo e monetizzare solo su questo. Lauren, 23 anni, è una gran bella figliola che posta foto sul suo profilo e raggiunge velocemente molti follower, così l’ente turistico australiano la chiama per farla viaggiare scrivendo sul suo account. Quando può permetterselo abbandona il lavoro come assistente alla poltrona di dentista.
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Always taking me on the best adventures- ??
Un post condiviso da LAUREN BULLEN (@gypsea_lust) in data:
Il business funziona
Morale della favola: Jack e Lauren si incontrano alle Fiji per lavoro, diventano una coppia e decidono di unire le forze viaggiando e postando alcune immagini in comune ma mantenendo i profili separati. E le loro revenue schizzano alle stelle: in un articolo su Cosmopolitan UK si legge che non pubblicano nulla per meno di 3 mila dollari, con delle punte da 9mila e alcuni servizi speciali che vengono pagati anche 35mila dollari. I due australiani viaggiano nei posti più belli che si possano immaginare, dal deserto ai tropici, dal Kenya alla Grecia, raccontandosi in foto curatissime nella composizione e nella qualità dello scatto, da rivista di lifestyle, con un sapiente approccio marketing . Il viaggio on the road all’epoca dei social non sarà più quell’avventura che vivevano i figli dei fiori quando partivano per l’Asia con il van lungo lo hippie trail, ma a quanto pare rende bene. A patto di essere molto molto cool.
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