E’ l’estremo lembo settentrionale della Valtellina, circondato dalle cime del gruppo Ortles-Cevedale che s’innalzano oltre i 3.500 metri d’altitudine. E’ in questo scenario incontaminato, ai piedi del ghiacciaio dei Forni, che si estende l’omonima valle che dalle ultime case di S.Caterina Valfurva si estende fino alle pendici del Gran Zebrù (3.851 m.) offrendo agli appassionati una serie di percorsi di sci da fondo (alcuni con passaggi molto tecnici) davvero in grado di soddisfare ogni esigenza.
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Sugli sci e sulle ciaspole nella Valle dei Forni
Ai tracciati per i fondisti si sono aggiunti negli ultimi anni anche numerosi itinerari da percorrere con le ciaspole, raggiungendo dentro la valle anche il bellissimo rifugio Albergo Ghiacciaio dei Forni (nella foto). Altri quattro rifugi aperti in genere da metà marzo, con una capienza complessiva di oltre 600 posti letto, sono disseminati lungo la valle, offrendo in tal modo un fantastico punto d’appoggio anche agli appassionati di sci-alpinismo.
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Per saperne di più
Per ogni informazione su itinerari e visite guidate è possibile contattare telefonicamente il Centro visite di Bormio (tel. 0342-901654) oppure visitare il sito dell’APT di Bormio e Alta Valtellina.
Chi volesse invece leggere qualcosa su questi luoghi consigliamo “Sentiero glaciologico del centenario. Il ghiacciaio dei Forni in Valfurva”, il più grande ghiacciaio vallivo italiano ovvero la cui lingua finisce nella valle principale oppure “L’anima del Gran Zebrù tra misteri e alpinisti. 150 anni di storia, racconti, itinerari della più bella montagna delle alpi orientali”., per conoscere tutto sul Gran Zebrù/Königsspitze: dalla notte dei tempi all’epoca d’oro dell’alpinismo classico, dalle informazioni monografiche su vie e rifugi alle notazioni geologiche e glaciologiche sul futuro della montagna come simbolo della vita.
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[photo credits: viagginews.com, rifugi.lombardia.it]
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