Sciare in Svizzera si può, impianti aperti dal 28 novembre

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Sì, sciare in Svizzera si può, anche dall’Italia: gli impianti e le piste da sci saranno aperti dal 28 novembre.
Sono giorni ormai che ci chiediamo se e come sarà possibile sciare durante le feste di fine anno. La risposta era più semplice di quanto avevamo tutti calcolato. Basta attraversare il confine e andare in Svizzera dove tutti gli impianti saranno aperti. Una fortunata serie di circostanze permetterà con ogni probabilità (ma non c’è ancora la certezza) a lombardi, piemontesi e valdostani – più difficilmente agli altri – di poter praticare lo sport più amato senza problemi e in modo assolutamente legale e sicuro per la salute. Cerchiamo di capire come si può fare.

Sciare in Svizzera si può, impianti aperti dal 28 novembre

Pare quasi certo – dalle nostre parti bisogna sempre usare il periodo ipotetico – che con il prossimo Dpcm del 3 dicembre tutte le regioni possano diventare gialle, in virtù del fatto che la curva dei contagi si sta abbassando e le condizioni sanitarie migliorano. Il Governo però ha già affermato che in Italia non si scierà almeno fino al prossimo 8 gennaio. Non si vuole correre il rischio di ripetere gli errori che la scorsa estate hanno contribuito alla seconda ondata di contagi. Certo, si sta ancora trattando ma pare proprio che ci sia poco margine di trattative, con buona pace dell’economia alpina e di chi ama andare in montagna a Natale.

Le voci che filtrano da Montecitorio però affermano che, per garantire la salute pubblica, le regioni diventeranno gialle ma non verrà concessa – come invece avviene oggi – la libera circolazione attraverso le regioni dello stesso colore. Si dovrebbe quindi circolare liberamente solo tra Comuni della stessa regione. Questo permetterebbe ad esempio ai milanesi di trascorrere le feste a Bormio, a Ponte di Legno o all’Aprica ma con gli impianti di risalita fermi, praticando solo sci da fondo, scialpinismo, freeride e ciaspolando.

In Svizzera impianti aperti

È però un dato di fatto che sciare a Natale in Svizzera sarà potenzialmente possibile almeno per i lombardi, i piemontesi e i valdostani che hanno un accesso diretto ai confini con la Confederazione Elvetica. Il presidente del Consiglio Conte promuove la chiusura comune delle piste da sci a livello comunitario per evitare fughe di sciatori? Di certo la Svizzera, che non appartiene all’Unione Europea, permetterà agli italiani di espatriare per una sciata o un periodo di vacanze sulla neve, senza il rischio di dover fare alcuna quarantena al ritorno. C’è un elenco aggiornato ogni due settimane delle zone considerate a rischio. A oggi – 25 novembre – gli italiani potrebbero entrare in Svizzera normalmente. Lombardi, piemontesi e valdostani devono augurarsi che il governo non impedisca di espatriare in una nazione confinante che ci accoglierebbe volentieri.

La gestione dell’emergenza Covid in Svizzera

“L’Ufficio Federale di Sanità Pubblica detta le misure che devono essere adottate su tutto il territorio svizzero”, ci dicono da oltre confine. “Tali misure vengono periodicamente aggiornate in base all’andamento dei contagi. Ogni Cantone è tenuto a far rispettare una serie di provvedimenti minimi e può inoltre deliberare provvedimenti supplementari più restrittivi. I provvedimenti attualmente in vigore su tutto il territorio vanno rispettati da tutti anche quando si scia. Comprendono l’obbligo al distanziamento, non più di quattro persone al tavolo del ristorante o del rifugio, il divieto di attività sportive con più di 15 persone (potreste anche giocare a calcetto) e l’obbligo della mascherina anche all’aperto nelle zone più affollate.

Come è organizzato il sistema turistico in Svizzera

“Svizzera Turismo ha presentato lo scorso maggio il marchio Clean & Safe. Questo attesta il rispetto delle misure protettive e rafforza la fiducia degli ospiti stranieri nei confronti della Confederazione come destinazione di viaggio sicura. Un estratto delle misure di protezione adottato da ciascun settore coinvolto nella filiera del turismo è pubblicato in italiano sul sito di Svizzera Turismo. Si parla di come comportarsi nei ristoranti, sui mezzi pubblici, nelle spa degli alberghi così come nei negozi”. In modo particolare, parlando di funivie e impianti di risalita, si dice che le regole di base prevedono la possibilità in un numero sufficiente di punti di lavarsi le mani con acqua e sapone o con appositi igienizzanti. La capienza delle cabine e delle seggiovie NON è stata limitata ma è responsabilità personale degli ospiti mantenere le distanze a bordo. Si incentiva l’acquisto dei biglietti online per minimizzare i tempi di attesa alla cassa. C’è l’obbligo di indossare una mascherina protettiva all’interno di cabinovie e funivie ma anche sugli impianti di risalita all’aperto e mentre si sta in coda alle biglietterie.

Dove e quando andare a sciare in Svizzera

I comprensori che vengono tradizionalmente frequentati dagli italiani hanno aperture diverse ma per i giorni dell’Immacolata saranno tutti certamente in attività.
Il 28 novembre apriranno tutti i comprensori dell’Engadina, a due ore da Milano: Corviglia e Corvatsch mentre il Diavolezza è già aperto fin d’ora (solo mercoledì, sabato e domenica).
Apriranno in contemporanea la Skiarena Andermatt – Disentis -Sedrun (l’attiguo Gemstock è già aperto), con la Jungfrau Region, Arosa e Verbier.
Il 5 dicembre apriranno Zermatt e la Aletsch Arena mentere si attendono a breve informazioni su Crans Montana mentre ad Airolo, in Ticino, neve permettendo, si aprirà il 12 dicembre.

Sciare in Svizzera a Natale

[Photocredit: Crans Montana, Zermatt, Andermatt Tourism]

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