È arrivata la stagione giusta per scoprire dove raccogliere le migliori ciliegie d’Italia. Se l’autunno è perfetto per andare a castagne, la tarda primavera/inizio estate è il momento ideale per mettersi alla ricerca dei deliziosi frutti rossi, ottimi da mangiare da soli (anche prima o dopo lo sport!) o per preparare dolci e deliziose marmellate.
Le ciliegie, le cui varietà italiane sono diciotto, si raccolgono direttamente dai rami dell’albero, perciò è un processo molto più delicato rispetto alla raccolta delle castagne: bisogna staccarle una alla volta dal ramo assieme allo stelo, per poi scartare quelle troppo acerbe o quelle “beccate” dagli uccellini (che sono solitamente le ciliegie che rimangono troppo a lungo sui rami).
Come per le castagne, la raccolta non è libera: la maggior parte dei ciliegi sono privati. Prima di mettervi all’opera è meglio contattare le organizzazioni turistiche, gli enti locali o i proprietari dei frutteti, che in alcuni casi mettono a disposizione dei ciliegi per la raccolta (facendo poi pagare la frutta al chilo) nella modalità “pick your own”.
Le migliori ciliegie d’Italia: dove andare a raccoglierle
In Italia abbiamo decine di varietà di ciliegie, alcune delle quali caratterizzate dalle sigle DOP o IGP che ne testimoniano l’altissima qualità e il valore con il territorio. C’è un motivo per cui se assaggi le ciliegia, una tira l’altra, lo sapevi?
- Ciliegia dell’Etna DOP
- Ciliegia di Vignola IGP
- Ciliegia di Marostica IGP
- Durone nero dell’Anella
- Durona Del Monte
- Ciliegia di Lari
- More di Cazzano
1.Ciliegia dell’Etna DOP (Sicilia)
Croccante all’esterno, dolce all’interno e dalla bassa acidità, la Ciliegia dell’Etna DOP si può raccogliere presso numerosi comuni della provincia di Catania, in Sicilia. Questo frutto si contraddistingue per i suoi lunghi tempi di maturazione e quindi è più facile da trovare a giugno e a luglio, piuttosto che a maggio.
Alle falde dell’Etna è possibile trovare dei ciliegi anche a 1.200 metri, il che è molto raro in altre parti d’Italia.
La zona di coltivazione è solitamente caratterizzata da suoli che evolvono su substrati di origine vulcanica. Per trovare la Ciliegia dell’Etna DOP dovrete recarvi presso i comuni Giarre, Riposto, Mascali, Fiumefreddo di Sicilia, Piedimonte Etneo, Linguaglossa, Castiglione di Sicilia, Randazzo, Milo e Zafferana Etnea.
Qui ci sono agriturismi che permettono ai clienti, a volte gratis e altre a pagamento, di raccogliere e portare a casa i prestigiosi frutti.
> Iscriviti alla nostra newsletter compilando il form qui sotto!
Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
2.Ciliegia di Vignola IGP (Emilia-Romagna)
Si tratta della specie probabilmente più conosciuta in Italia, contraddistinta da numerose varietà come il piccolo Moro di Vignola o il corposo Durone Nero. La zona di produzione della Ciliegia di Vignola IGP interessa alcuni comuni in provincia Modena e Bologna, in Emilia-Romagna, situati dai 30 fino ai 950 metri s.l.m.
Il comune di Vignola, in provincia di Modena, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno organizza spesso delle raccolte fai-da-te di ciliegie che permettono di portare a casa i frutti gratuitamente.
Sempre a Modena è molto interessante l’iniziativa dell’Azienda Agricola Amidei, che permette di adottare un ciliegio e di ricevere in cambio i frutti che produce.
La Ciliegia di Vignola IGP si trova anche sulle colline bolognesi della Valle del torrente Samoggia, per esempio lungo i sentieri che partono da Zola Predosa.
3.Ciliegia di Marostica IGP (Veneto)
Si tratta della prima ciliegia italiana ad avere ottenuto il marchio di Indicazione Geografica Protetta. È conosciuta per la sua forma quasi perfettamente rotonda e la sua polpa molto soda. La zona di produzione e di raccolta comprende diversi territori nella provincia di Vicenza: Salcedo, Fara Vicentino, Breganze, Mason, Molvena, Pianezze, Marostica, Bassano, parte del territorio di Schiavon, in provincia di Vicenza.
In particolare, i comuni di Marostica, Pianezze e Colceresa organizzano spesso fiere e raccolti che nel 2020 sono andati in stand-by a causa del Coronavirus, ma che quest’anno potrebbero riprendere per la gioia di ama il connubio tra cibo, tradizione e natura.
4.Durone nero dell’Anella (Emilia-Romagna)
I migliori per preparare deliziose confetture. È un’antica varietà italiana diffusa nel bolognese e che solitamente fiorisce tardi rispetto alle ciliegie comuni.
Sui colli vicino a Bologna non è raro trovare il Durone dell’Anella, soprattutto nel nel territorio intorno a Monteveglio
5.Durona Del Monte (Campania)
La Campania è un’ottima regione dove raccogliere ciliegie di ottima qualità. In particolare la zona vesuviana, alle pendici del Monte Somma, è famosa per la Durona Del Monte, conosciuta per la sua buccia di colore giallo-rosato su un lato e rosso scuro dall’altro.
Il territorio interessato alla raccolta e alla produzione è compreso in alcuni comuni del Parco Nazionale del Vesuvio: Massa di Somma, Ottaviano, Pollena Trocchia, S. Anastasia e Somma Vesuviana.
6.Ciliegia di Lari (Toscana)
A Lari, frazione del comune di Casciana Terme Lari in provincia di Pisa, la ciliegia è una cosa seria. Su tutto il territorio ci sono circa 6000 piante curate con amore dagli agricoltori locali, che hanno salvato la maggior parte delle sotto-varietà della Ciliegia di Lari (molto dolce e dal colore chiaro) dall’estinzione.
7.More di Cazzano (Veneto)
Tra le ciliegie più grandi d’Italia, le More di Cazzano appartengono alla categoria dei duroni e hanno un colore scuro, una buccia spessa e un sapore molto intenso. Si trovano nel veronese, più precisamente nella zona della Valle di Illasi e della Valle di Cazzano di Tramigna, nella frazione di Campiano.
[Photo by: congerdesign / Pixabay]
©RIPRODUZIONE RISERVATA