7 escursioni nella Svizzera italiana, nella natura del Ticino

Alpeggi, vette montane, fiumi, cascate e percorsi a tema: nel Ticino, la regione più vicina a noi della Svizzera italiana, ci sono tante escursioni per riconnettersi con la natura e scoprire luoghi magici per la loro energia vitale

7 escursioni in Ticino Svizzera Italiana

Il Ticino è ricco di silenziose valli, alte montagne e paesini appartati in cui la natura incontaminata la fa da padrone. La Svizzera italiana, con il suo paesaggio variegato e il clima mite, è costellata di centri di energia vitale dal fascino tutto particolare. Luoghi naturali come cascate, sorgenti, boschi e gole, ma anche opere dell’uomo quali chiese e monasteri emanano una speciale energia che sono al contempo fonte di rilassamento e di ispirazione. Una lunga lista di escursioni in Ticino, da cui abbiamo scelto queste 7 per rigenerarsi a contatto con la natura della Svizzera Italiana.

7 escursioni nella Svizzera italiana, nella natura del Ticino

Le cascate di Maggia e Foroglio Svizzera Italiana

1. Gambarogno – Il Sentiero dello Yoga a Sass da Grüm

I luoghi energetici, opera della natura o dell’uomo, sono conosciuti sin dai tempi antichi per la loro straordinaria forza cosmica legata alla terra. Uno dei più importanti in Ticino si trova a Sass da Grüm, nella bella regione del Gambarogno, sopra il Lago Maggiore. Non è un caso se proprio qui si è scelto di creare uno speciale itinerario inteso a mettere in contatto e ad avvicinare uomo e natura: è il Sentiero dello Yoga, un cammino strutturato secondo il principio del percorso vita e improntato al Vinyasa. In sanscrito, Vinyasa significa “posizionare in modo speciale”. Ebbene, chi percorre il Sentiero dello Yoga si muove, appunto, in modo speciale all’ombra del bosco, facendo tappa presso nove stazioni installate in altrettanti punti appositamente scelti per gli esercizi di yoga.

 

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2. Monte Verità – Un luogo dalle caratteristiche geomantiche

Sempre nelle acque del Lago Maggiore si specchia anche un altro luogo dalla speciale atmosfera: il Monte Verità. Qui, sulla collina sopra Ascona, un gruppo di persone riunite attorno a Ida Hofmann e Henri Oedenkoven fondò agli inizi del XX secolo una colonia in cui si propugnava una nuova filosofia di vita, basata sul ritorno alla natura, la liberazione da ogni vincolo, l’alimentazione vegetariana, il movimento all’aria aperta, i bagni di sole, il nudismo e la teosofia. Oggi, il Monte Verità è, tra le tante altre cose, il punto di partenza di suggestive escursioni guidate in compagnia di esperti alla scoperta dei centri di energia vitale dei dintorni, dalla Valletta del Silenzio, affascinante cattedrale naturale, alla cima del Balladrum, con le sue radici celtiche, e alla Madonna della Fontana, sorgente e popolare meta di pellegrinaggio.

3. Vallemaggia – Le cascate di Maggia e Foroglio

Di tutte le vallate del Ticino la Vallemaggia è la più estesa: con i suoi 570 km 2 , occupa né più né meno che la quinta parte del territorio cantonale. Tra il suo punto più basso e quello più alto vi è un dislivello di 3000 m, il che si traduce in una diversità paesaggistica a dir poco spettacolare, con innumerevoli angoli di incantevole bellezza. Se da una parte quasi ogni cima oltre i 2000 m s.l.m. è considerata un centro di energia vitale – si chieda pure conferma a escursionisti e scalatori –, dall’altra non c’è chi non subisca il fascino del paesaggio fluviale a fondovalle, che nel corso dell’anno muta spesso volto come effetto dei frequenti cambi di percorso della Maggia. I banchi di sabbia e ghiaia disseminati lungo i numerosi tratti arginati del fiume sono per molti il trampolino di lancio per tuffi e nuotate, soprattutto nelle torride giornate estive. L’energia che permea le alte montagne fluisce a valle a cavallo di fiumi e ruscelli, concentrandosi spesso nelle cascate. Meritano senz’altro una visita la cascata di Maggia, dalla quale parte una bella escursione nel cuore della Valle del Salto, e la cascata di Foroglio, tra le più note del Ticino grazie anche alle pittoresche case di pietra accoccolate ai suoi piedi.

 

4. Valle Verzasca – Il cuore di pietra del Ticino

La Valle Verzasca ha un indiscutibile protagonista: il fiume. In fin dei conti, è alle sue acque verde smeraldo che deve il nome. Il fascino del paesaggio fluviale raggiunge il suo apice a Lavertezzo, romantico villaggio medievale collegato alla sponda opposta del fiume Verzasca da un elegante ponte a due arcate, il Ponte dei Salti. Noto anche come Ponte Romano – sebbene, date le sue origini medievali, dovrebbe più propriamente essere chiamato Ponte Romanico – sorge al cuore di un centro di energia vitale particolarmente suggestivo. L’acqua smeraldina,
la pietra levigata… ogni dettaglio concorre a creare uno scenario naturale dalla bellezza disarmante. Alla contemplazione, tuttavia, si affianca l’azione: non sono pochi gli impavidi che prendono il coraggio a quattro mani e saltano giù dal ponte per tuffarsi nelle acque del Verzasca, che qui è profondo 7-10 metri. In estate, il richiamo più forte è forse quello dei grotti, che invitano a prendere posto a tavola all’ombra di frondosi alberi e ad assaporare i piatti tipici della gastronomia locale: arrosto e polenta, risotto ai funghi porcini, trota, affettati, formaggio di capra e torta di castagne.

Valle Vrzasca Svizzera Italiana

 

5. Valle di Lugano – Un paesaggio culturale incontaminato dal fascino meridionale

Quando si parla di Valle di Lugano, si intendono la Val Capriasca e la Val Colla, a nord della città. Seppur poco distanti dal principale centro urbano del Cantone, paiono lontane anni luce dall’incessante attività della vita cittadina. Sono, infatti, lo scrigno di un placido paesaggio culturale fatto di boschi di castagni e maestose cime, deliziose chiesette e paesini dal fascino meridionale. Tanti sono i sentieri che le attraversano, alcuni comodi, altri impegnativi; e tutti, prima o poi, raggiungono un centro di energia vitale. Come ad esempio la chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio, a Ponte Capriasca, nota in special modo agli appassionati d’arte, giacché ospita una magnifica copia della famosa Ultima cena di Leonardo da Vinci, a Milano.

6. Valle di Muggio – L’Alpe di Nadigh e l’Alpe di Genor

La selvaggia Valle di Muggio, con la sua morfologia rocciosa e scoscesa, è la più meridionale delle valli svizzere. Non c’è visitatore che non venga immediatamente conquistato dalla pace che vi regna sovrana, dalla bellezza del paesaggio terrazzato e dal benefico effetto del contatto con la natura, che relega in un angolo della mente i pensieri della vita quotidiana. Avanzando lungo un sentiero che costeggia minuscoli paesi aggrappati agli erti pendii, attraversa ponti e boschi di castagni e si lascia alle spalle nevere e roccoli – in uso un tempo per la conservazione dei prodotti lattiero-caseari, le prime, e la cattura degli uccelli di passo, i secondi –, si scopre poco a poco la vita di una volta e ci si imbatte in inattesi centri di energia vitale, che qui prendono la forma di alpi, terrazzamenti e maggenghi. Partendo da Roncapiano e risalendo il Monte Generoso, si raggiungono, sul crinale occidentale, l’Alpe di Nadigh e l’Alpe di Genor, due luoghi che oltre ad emanare un’eccezionale energia positiva, offrono una veduta mozzafiato della Valle di Muggio.

Valle di Blenio Ticino Svizzera italiana

7. Valle di Blenio – Sulla strada dei formaggi fino alla fonte del Brenno

L’acqua è alla base della vita, infonde forza e ritempra lo spirito. In nessun altro luogo al mondo la concentrazione di energia è maggiore che là dove l’acqua sgorga dal grembo della terra. Non deve sorprendere, dunque, che uno dei centri di energia vitale più importanti del Ticino sia la sorgente del fiume Brenno. E l’escursione sulla strada dei formaggi del Lucomagno passa proprio di lì. Lungo quasi 7 km, l’itinerario ha inizio presso il lago artificiale in cima al passo e si addentra in un paesaggio da cartolina in cui ombrosi boschi si alternano a verdi prati e tipici pascoli alpini. Strada facendo, si oltrepassano numerosi caseifici su altrettante alpi – l’Alpe di Croce, l’Alpe di Pertusio, l’Alpe Casaccia, l’Alpe Gana, l’Alpe Pian Segno –, i cui squisiti formaggi sono non di rado disponibili all’acquisto. La fonte del Brenno si trova presso l’Alpe Pertusio, a 1830 m s.l.m., su un bell’altipiano che in estate è dimora delle mucche al pascolo. Tutt’attorno alla stalla razzolano allegri i maiali, che sguazzano nelle fresche acque del fiume. Qui si produce un formaggio dei migliori, che più di una volta ha conquistato la medaglia d’oro o d’argento al concorso di Bellinzona. L’escursione termina ad Acquacalda, da dove si può prendere il bus per tornare al punto di partenza.

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