15 facili itinerari con le ciaspole in Piemonte

facili itinerari con le ciaspole in Piemonte

Con un anfiteatro alpino che circonda per 3 lati la regione, non è difficile trovare dei facili itinerari con le ciaspole in Piemonte. Camminare con le racchette da neve è bello, rilassante e divertente, soprattutto quando la neve scende copiosa e tutto appare più ovattato e silenzioso. Ovviamente è importante scegliere percorsi adatti alle proprie capacità fisiche, per lunghezza e dislivello, e tecniche. Se l’escursionismo invernale è di fatto un’attività fuori pista che deve tener conto delle condizioni della neve e del rischio valanghe (e per legge è obbligatorio munirsi del kit di primo soccorso composto da Artva, pala e sonda) ci sono tuttavia delle gite su percorsi indicati che riducono quasi a zero questo rischio e consentono di godere della forma più pura della montagna.

15 facili itinerari con le ciaspole in Piemonte

Vicino a Torino come in tutto l’arco alpino delle altre province, ci sono tantissimi affascinanti percorsi con le ciaspole in Piemonte tutti da scoprire. Itinerari che Comuni, comunità montane e APT attrezzano con apposita segnaletica, monitorano, che sono riservate ai ciaspolatori e che riportano il grado di difficoltà fisica e tecnica esattamente come i percorsi escursionistici estivi.

1. Sentiero delle Masche (località Margone, comune di Usseglio)

Un percorso ad anello tutto immerso nel bosco della Valle di Viù, rilassante e affascinante per il richiamo alle masche, le streghe del folclore piemontese. Un’ora e mezza in tutto senza soste, partendo dal ponticello sul fiume Stura, a quota 1450 metri di altitudine.

2. Pian delle Nere (comune di Castelnuovo Nigra)

Un bellissimo altipiano panoramico sul Canavese, amatissimo per le escursioni primaverili ma anche per le ciaspolate invernali. L’itinerario parte dal parcheggio che si trova oltre la cappella della Visitazione di Castelnuovo Nigra, a 1049 metri di altitudine, e porta in poco meno di un’ora all’alpeggio Pian delle Nere (1341 metri), senza grande dislivello.

3. Cima Bossola (comune di Rueglio)

L’ebbrezza di una vetta, però accessibile: in Valchiusella si può aspirare alla Cima Bossola, partendo dall’omonimo Rifugio Cima Bossola nel comune di Rueglio. Dai 1095 metri di quota iniziali si sale per circa 1 ora e mezza con una pendenza morbida lungo un sentiero che dal bosco di betulle porta fino ai 1509 metri della Cima.

4. Cappella di San Vito (comune di Viù)

Un itinerario di un paio d’ore non troppo impegnativo dal punto di vista dei dislivello, che parte dal Colle del Lys (o Colle del Lis secondo alcune grafie) e si snoda tutto all’interno dell’omomino parco, tra la bassa val di Susa e la valle di Viù, nel territorio dei Comuni di Rubiana e Viù. La magia dei boschi di larici e pini e la storia partigiana di questi luoghi sono già due buoni motivi per questa escursione.

5. Lago Serrù (comune di Ceresole Reale)

La partenza è dalla località di Chiapili di sopra, proprio al termine della strada a 1748 metri di quota. Da qui comincia un itinerario con le ciaspole impegnativo dal punto di vista fisico ma davvero appagante per la natura mozzafiato del Parco Nazionale del Gran Paradiso. La meta finale è il lago artificiale di Serrù, con la sua diga, nella alle dell’Orco, a quota 2300 metri.

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6. Al lago delle Streghe (Alpe Devero, comune di Baceno)

Una facile escursione della durata di circa 1 ora, sostanzialmente pianeggiante, che parte dai 1631 metri dell’Alpe Devero e arriva ai 1780 metri del lago delle Streghe. La partenza è in località Ai Ponti, da cui si segue la traccia che costeggia il fiume fino a Crampiolo. Attraversato il torrente sul ponte si trova la segnaletica verso il lago delle Streghe, procedendo tra i larici imbiancati fino allo specchio d’acqua al cospetto del monte Cervandone e del pizzo Cistella.

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7. All’Alpe Scaredi (Val Vigezzo, comune di Malesco)

Quella dal parcheggio della località Fondo Li Gabbi (1238 metri) in Valle Loana parte un bel sentiero con le indicazioni per l’Alpe Scaredi, a 1842 metri di altitudine: il primo tratto è sostanzialmente pianeggiante, e segue il corso del torrente (si può tenere tanto la destra quanto la sinistra orografica). I due sentieri si congiungono in prossimità delle vecchie fornaci dove inizia un tratto scalinato in pendenza fino all’Alpe Cortenuovo e quindi all’Alpe Scaredi, dopo complessive 2 ore di ciaspolata.

8. All’alpeggio di Pianmisura, in Val d’Otro (Comune di Alagna Valsesia)

Una bella e impegnativa ciaspolata che dalla frazione di Riale, in Val Formazza, sale nel bosco di abeti fino alla Val d’Otro. Il primo tratto è abbastanza ripido, almeno fino al terrazzo glaciale di Otro, con la chiesetta affrescata e la cse walser, poi si continua a salire fino all’alpeggio di Pianmisura (a 1861 metri) da dove si gode di un bellissimo panorama sul monte Tagliaferro e sul Corno Bianco. La distanza per la sola andata è di 7 km, con un dislivello complessivo di 700 metri.

9. All’alpe Montuccia (comune di Veglio)

Dal centro fondo di Bocchetto Sessera, nel cuore dell’Oasi Zegna, partono numerosi itinerari per ciaspolatori in grado di soddisfare tutti i desideri. Uno dei più piacevoli è quello che segue la strada forestale Zegna, con dolci dislivelli e abbastanza ampia, e in 8 km arriva all’alpe Montuccia attraversando faggete rigogliose e aprendosi sui panorami dell’alta Valsessera.

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10. Al Colle di San Giacomo (comune di Vrù)

Una bella escursione panoramica nelle Valli di Lanzi, a poca distanza da Torino. Si parte dalla frazione di Cantoira, nel comune di Vrù, a circa 1000 metri di quota, e seguendo la stradina si raggiunge il ponte sul ruscello ci si inoltra a sinistra nel bosco fino alle case de La Blinant (1299 metri – circa 1 ora di cammino). Qui prima si apre un panorama predifiato, poi si continua a salire nel bosco di betulle fino a raggiungere il Colle di S. Giacomo a 1450 metri, dopo circa 1 ora e mezza di cammino complessive.

11. Alla Cima Bosco (comune di Cesana Torinese)

Una classica gita sulla neve con le ciaspole in alta Val di Susa. Si parte da Thures (1667 metri, frazione di Cesana Torinese, raggiungibile in auto) e si seguono le indicazioni tra pendii dolci e non impegnativi e boschi di larici, ammirando il bellissimo panorama che si apre sui monti della valle di Ripa, della valle Argentera, del gruppo della Rognosa, dell’alta Val Chisone, dell’alta Val di Susa e della Val Thuras, con le pareti calcaree del Monte Furgon e del Roc del Boucher. La Cima Bosco si raggiunge dopo circa 2 ora di salita.

12. Al rifugio Jervis (comune di Bobbio Pellice)

Un altro grande classico delle ciaspolate nei dintorni di Torino, che da Villanova, frazione di Bobbio Pellice a 1222 metri di quota, sale fino ai 1732 del rifugio Jervis. Il tratto in cui prestare più attenzione è l’attraversamento del bosco subito dopo il torrente appena oltre l’abitato di Villanova. Attraversato il bosco ci si trova sull’ampia strada carrozzabile, che sale senza strappi né difficoltà tecniche costeggiando in un tratto la Cascata del Pis e fino alla Conca del Prà, dove si trova il rifugio.

13. Al Pian del Re, alle sorgenti del Po (comune di Crissolo)

Il punto di partenza di questa affascinante escursione con le ciaspole in Piemonte è il Pian della regina, a 1720 metri di quota nel comune di Crissolo. Qui si trova la segnaletica verso il Pian del Re, per raggiungere il quale si impiegano circa 1 ora e 30′ con un dislivello di 300 metri. Giunti ai 2020 metri di Pian del Re ci si trova al cospetto del Monviso e alle sorgenti del più lungo fiume italiano.

14. Al lago Secco (comune di Pontechianale)

Uno die più affascinanti itnerari con le ciaspole in Piemonte, che attraversa il bosco dell’Alevè, una delle più estese foreste di pini cembri d’Europa. La partenza è presso il borgo di Castello di Pontechianale, in Alta Val Varaita a quota 1550 circa: da qui parte il sentiero segnalato per il rifugio Bagnour presso l’omonimo lago a quota 2017 metri, da cui procedere in leggera pendenza, per un totale di 4 ore, fino al Lago Secco, a 1890 metri. Dato il dislivello e la lunghezza di 7 km, occorre calcolare almeno 4 ore di cammino.

15. Alla Reale Casa di caccia del Pian di Valasco (comune di Valdieri)

Una bella escursione non tecnicamente difficile in Valle Gesso, fino alla Reale Casa di caccia del Pian di Valasco. Il punto di partenza è da Tetti Gaina, nel comune di Valdieri, che si raggiunge in auto da Borgo San Dalmazzo e dalla valle Gesso. Da Tetti Gaina continua la carrareccia, d’inverno innevata e chiusa, che sale in 5 km alle Terme di Valdieri dipanandosi sulla sinistra orografica del vallone Gesso della Valletta. Dalle Terme di Valdieri e dal nuovo rifugio Casa Savoia, a 1368 metri di quota, si prosegue sempre sulla carrareccia che si inoltra nel vallone Valasco e dopo circa 700 metri di dislivello, si giunge al pianoro del Valasco e alla Reale Casa di caccia (1763 m).

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