Non capita tutti i giorni di vedere un luogo cambiare colore davanti ai propri occhi. Eppure, succede tra le Dolomiti altoatesine e, più precisamente, al Lago di Carezza. Da queste parti, infatti, il verde smeraldo si mescola al blu intenso a seconda della luce e della stagione. Stando alle leggende, quei riflessi nascono dall’arcobaleno spezzato dallo stregone di Masaré, innamorato della ninfa Ondina che si rifugiò in queste preziose acque.
Dove si trova il Lago di Carezza
Il Lago di Carezza si trova in Val d’Ega, una valle tranquilla tra le Dolomiti. Ai piedi del Latemar e circondato da boschi di abeti, riflette le montagne e cambia colore a seconda della luce: a volte verde smeraldo, altre blu intenso.
La valle lo abbraccia, con pendii e picchi che lo fanno sembrare un piccolo gioiello nascosto. Camminandoci intorno, si capisce subito perché le leggende locali sembrano così naturali: il paesaggio dà l’idea di un luogo un po’ fuori dal tempo.
Le escursioni da fare
Intorno al Lago di Carezza ci sono diverse escursioni che permettono di scoprire più a fondo la valle e le montagne circostanti, ma senza sentirsi mai sopraffatti. Il sentiero circolare che lo costeggia è breve, circa 20 minuti, ma offre viste sempre diverse: un angolo d’acqua dalle mille sfumature su cui si specchia il massiccio del Latemar, un bosco di abeti che incornicia il lago, piccole baie nascoste dove sembra che il tempo si fermi.
Se si desidera allungare la passeggiata, c’è un sentiero di 13 km che arriva fino all’Obereggen, passando tra prati, boschi e torrenti che scendono dai monti. Non servono competenze da escursionisti esperti, e ogni percorso regala dettagli nuovi: giochi di luce tra le fronde, riflessi sull’acqua che cambiano con il vento, e angoli inaspettati in cui fermarsi per osservare il paesaggio in silenzio. In estate i prati sono pieni di fiori, in autunno i colori cambiano completamente e in inverno la neve trasforma tutto in un quadro bianco e silenzioso.
Camminare qui è un modo per percepire il lago e la valle da prospettive diverse, assaporando la magia di un posto piccolo ma sorprendentemente vario.
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Perché è famoso il Lago di Carezza?
Questo affascinante angolo di pace è famoso soprattutto per i suoi colori incredibili. A seconda dell’ora del giorno, dell’angolo di osservazione e del periodo dell’anno, le acque cambiano tonalità, creando riflessi quasi ipnotici delle montagne e dei boschi che lo circondano. Tale particolarità deriva dalle sorgenti sotterranee che lo alimentano e dalla composizione naturale del fondo (è privo di alghe), che amplifica i giochi di luce e i riflessi.
Oltre ai colori, il lago ha una certa fama anche grazie alle leggende locali: si dice che la ninfa Ondina si rifugiò nelle sue acque per sfuggire allo stregone di Masaré, e che i frammenti dell’arcobaleno abbiano creato quei riflessi così vivaci. In più, la valle circostante è così incantevole che anche una passeggiata breve riesce a restituire panorami diversi ad ogni passo.
Come arrivare
La prima cosa da sapere è che il Lago di Carezza si trova a circa 1.520 metri di altitudine. Anche se facilmente raggiungibile da Nova Levante (in auto, autobus o tramite il sentiero 10A), la sensazione quando si arriva è quella di essersi allontanati dal mondo quotidiano. Il motivo di queste emozioni è molto semplice: Carezza è abbracciato da boschi e vette che lo fanno sembrare un piccolo angolo nascosto tra le montagne più belle della Terra.
Per goderselo davvero, vale la pena arrivare presto al mattino o nel tardo pomeriggio, quando la luce del sole gioca con i riflessi sull’acqua e i colori diventano ancora più intensi. Anche d’inverno, quando si ghiaccia, c’è qualcosa di magico nel silenzio che lo circonda.
Foto di copertina di Mario da Pixabay
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