Escludendo le gravidanze a rischio, non c’è motivo per rinunciare all’attività fisica nei nove mesi. Anzi: muoversi con regolarità può portare benefici concreti, sia per la mamma che per il bambino.
La regola d’oro è una sola: farsi seguire dal ginecologo e scegliere attività adatte al proprio livello di fitness, evitando sport potenzialmente rischiosi.
I benefici del fare sport in gravidanza
Ci sono almeno 3 benefici derivanti dal fare sport durante la gravidanza. Il primo è che l’attività fisica mantiene il tono muscolare, necessario per sostenere il peso del pancione. In particolare i muscoli della schiena sono quelli più sollecitati durante i nove mesi della gestazione e mantenerli tonici aiuta a scongiurare mal di schiena e altri problemi.
l secondo è che lo sport migliora la circolazione del sangue, prevenendo o attenuando gonfiori e pesantezza, in particolare delle gambe. Il terzo è che l’attività fisica aiuta a mantenere sotto controllo il peso, e anche durante i 9 mesi successivi alla fecondazione non avere chili in eccesso e non derivanti dallo stato interessante è senza dubbio un vantaggio, anche in ottica della remise en forme post parto. Last but not least, un fisico tonico e allenato, compatibilmente con lo stato di gravidanza, è senza dubbio di aiuto per affrontare le fatiche del travaglio oltre al fatto che una moderata attività fisica aiuta a contrastare la stipsi e ha un benefico effetto sul sistema nervoso.
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Quali sport praticare per tenersi in forma in gravidanza
Sostanzialmente non ci sono sport preclusi durante il periodo della gravidanza, a parte quelli che comportano un elevato rischio di caduta, quelli di contatto che potrebbero portare dei colpi al pancione e quindi al feto, e quelli che prevedono un elevato aumento della frequenza cardiaca: durante la gravidanza infatti le donne subiscono già un naturale aumento del battito cardiaco, dovendo provvedere alla circolazione del sangue e all’ossigenazione per sé e per il feto, e in linea di massima sarebbe bene non superare mai i 130/150 battiti al minuto mentre si pratica sport.
Ribadito che è sempre necessario il parere del proprio ginecologo, dopo il terzo mese sono quindi banditi tutti gli sport di cui sopra ma si possono praticare regolarmente gli sport che già si praticavano prima della fecondazione. Diverso invece il discorso se si decide di cominciare da zero proprio durante la gravidanza: in questo caso è bene dedicarsi ad attività soft come il walking, l’acquagym, il nuoto, lo yoga, il pilates, o qualche routine di fitness moderato meglio se a partire dal secondo trimestre.
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
Gli sport da evitare durante la gravidanza
Oltre agli sport che comportano il rischio di caduta o di colpi accidentali al feto, sono generalmente da sospendere o evitare gli sport che prevedono salti o movimenti sussultori che potrebbero aumentare la contrattilità uterina: non al running quindi, ma nemmeno salto della corda, equitazione, sci e ovviamente le competizioni in generale dove è alto il rischio di contatto o caduta.
Occorre ribadirlo: queste sono considerazioni di tipo generale e relative a donne in buono stato di salute e con una gravidanza senza complicazioni. Ma in generale è sempre necessario il parere del proprio ginecologo.
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