La fiabesca Valle di Lauterbrunnen si stende nel cuore delle Alpi Bernesi, tra Interlaken e il massiccio della Jungfrau, incassata tra pareti rocciose che si innalzano verticali come bastioni di pietra. Appartenente al Patrimonio mondiale dell’UNESCO “Alpi Svizzere Jungfrau-Aletsch”, è un territorio dove ghiacciai, cascate e vette si combinano in un paesaggio di rara intensità.
In inverno, la neve trasforma i prati in un tappeto candido e compatto, i fiumi si ricoprono di ghiaccio sottile, e il vento tagliente rende il soggiorno intenso e frizzante. Contemporaneamente, il sole basso filtra tra le creste illuminando i ghiacciai e le pareti verticali con una luce fredda che rende l’aria più nitida e i dettagli dei villaggi più netti.
Le cascate, famose e numerose, continuano a cadere tra stalattiti di ghiaccio e brina, mentre i villaggi di Wengen e Mürren mostrano tetti carichi di neve, camini fumanti e finestre illuminate che narrano l’adattamento dell’uomo a questo ambiente severo ma spettacolare.
Le cascate di cristallo della Valle di Lauterbrunnen
Sono ben 72 le cascate che si tuffano presso la Valle di Lauterbrunnen, ognuna diversa per altezza, portata e impatto sul paesaggio. La Staubbach precipita da quasi 300 metri lungo una parete verticale di roccia calcarea, trasformandosi in parte in stalattiti di ghiaccio durante l’inverno, mentre l’acqua ancora liquida forma sottili nuvole di vapore che si dissolvono nell’aria gelida.
C’è poi la Mürrenbach che domina con i suoi salti per un totale di oltre 400 metri e in cui le masse d’acqua congelate assumono riflessi azzurri. Le Trümmelbach, dal canto loro, scorrono all’interno della montagna, uniche in Europa perché originate dai ghiacciai della Jungfrau e accessibili tramite gallerie e tunnel. Qui l’acqua fluisce con portata massima di 20.000 litri al secondo, erodendo continuamente la roccia secolare e trasformando il sotterraneo in un paesaggio sonoro primordiale.
Wengen tra neve e silenzio
Il villaggio di Wengen si stende su una terrazza soleggiata a 1.274 metri di altitudine, ma protetto dai venti freddi. Si presenta con un susseguirsi di chalet in legno e hotel in stile Liberty che sfoggiano tetti carichi di neve e finestre illuminate. La Wengernalpbahn, ferrovia storica, scorre tra i pendii innevati, sollevando sbuffi di vapore che gelano all’istante.
Inoltre, Wengen diventa una base strategica per gli sciatori: la pista del Lauberhorn e i tracciati del Männlichen prevedono discese per principianti e percorsi tecnici tra boschi e crinali, mentre i rifugi lungo le piste invitano a fermarsi per una fondue o una cioccolata calda tra panorami di ghiaccio e neve scintillante.
Mürren e lo Schilthorn
Sospeso sopra la valle, Mürren è accessibile solo con treni e funivie, un borgo chiuso al traffico e in cui la neve copre tetti e strade strette. Da qui, la cabinovia porta allo Schilthorn, a quasi 3.000 metri, famoso per il ristorante girevole Piz Gloria e per le scene del film di James Bond.
Durante la stagione fredda le piste del comprensorio attraversano pendii ripidi e boschi innevati, e chi cerca adrenalina trova percorsi fuori pista e la Thrill Walk, una passerella che corre lungo il vuoto verticale. Il panorama è più che emozionante perché abbraccia oltre 200 vette, con la triade Eiger, Mönch e Jungfrau che domina la valle.
Männlichen e la Jungfraubahn
La funivia da Wengen mette a disposizione cabine con tetto aperto (anche se non sempre), svelando un paesaggio che alterna pendii bianchi, ghiacciai e alpeggi ricoperti di neve. La piattaforma panoramica mostra Eiger, Mönch e Jungfrau in tutta la loro imponenza, mentre colonne informative raccontano la geologia e la storia alpinistica della regione.
Più in alto, la Jungfraubahn conduce allo Jungfraujoch, “Top of Europe”, a 3.454 metri: tunnel nel ghiaccio, gallerie scavate nella roccia e viste sul ghiacciaio dell’Aletsch lungo 23 chilometri rendono la salita in un’esperienza eccezionale. Le piattaforme Sphinx e Plateau, insieme all’Eispalast, mostrano il mondo di ghiaccio in ogni dettaglio, e contemporaneamente la neve soffice e la luce invernale mettono in scena un’atmosfera quasi surreale.
Foto Canva
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