Ramponcini: perché averli sempre nello zaino

Ramponcini perché averli sempre nello zaino

I ramponcini sarebbe meglio averli sempre nello zaino. Non i veri e propri ramponi, che sono un’attrezzatura specifica da alta montagna, da ghiacciaio o da pareti innevate. I veri e propri ramponi richiedono non solo di saperli mettere e usare correttamente ma anche specifiche scarponi ramponabili. I ramponcini sono un’altra cosa: più pratici, più leggeri, più facili e anche più economici. Non garantiscono le stesse prestazioni e stadard di sicurezza ma sono decisamente molto utili. Lo sanno bene gli appassionati di trekking invernali. Non ascese alpinistiche ma semplici escursioni sui sentieri di montagna dove si possono trovare le condizioni miste con neve, ghiaccio e tratti invece scoperti con rocce, terreno bagnato e attraversamenti di ruscelli e rivoli. Sono le tipiche situazioni date dalla variazione delle temperature tra giorno e notte, con la neve che si scioglie e poi ghiaccia, oppure diventa molle e ugualmente scivolosa. In queste condizioni i classici ramponi sono inutilizzabili, perché non c’è abbastanza neve e non è abbastanza dura, e parimenti non sono utilizzabili le ciaspole, che richiedono invece molta neve e soffice. E però il passo non è saldo e c’è bisogno di più grip, più aderenza. Ed è qui che i ramponcini possono essere la soluzione pronta all’uso.

Perché usare i ramponcini

I ramponcini altro non sono che le catene da neve per i piedi. In vendita se ne trovano diverse tipologie: la più classica è quella con delle catenelle sotto la suola degli scarponi, come il modello di Nortec ALP nella foto di apertura che costa una quarantina di euro. Ma ce ne sono anche con dei chiodini (tipo appunto le ruote chiodate da neve) o con delle corde in acciaio ritorno o sintetiche. E poi ce ne sono di diversi modelli anche per quanto riguarda la modalità di calzata. I più comuni sono quelli con una specie di gomma elastica da infilare sopra lo scarpone: si infila la punta, si tende la struttura elastica, si infila il tallone e il gioco è fatto. Ma ce ne sono anche con delle fibbie da stringere regolandole sopra la tomaia degli scarponi oppure con delle strutture più o meno rigide entro cui infilare lo scarpone. In ogni caso sono molto più pratici e veloci dei tradizionali ramponi: non è necessario regolare la lunghezza, non servono scarponi ramponabili (che hanno una particolare sagomatura in punta e sul tallone) e togliere e mettere i ramponcini richiede giusto 1 minuto.

Come scegliere i ramponcini

Le cose importanti da sapere sono poche. La prima è che non sono venduti a numero ma a taglie: tendenzialmente S – M – L – XL, ma dipende dai marchi. Di fatto basta controllare il range di numeri che ogni taglia supporta. Poi hanno una destra e una sinistra: normalmente c’è sempre una fibbia per fissarli sopra la tomaia dello scarpone, e la fibbia si allaccia all’esterno, come per le ciaspole. Alcuni modelli oltre alle catene possono avere anche dei punteruoli in punta o sul tallone, per un maggior grip nei passaggi più tecnici. Pesano pochissimo e occupano altrettanto poco spazio. Non temono i passaggi su pietre e tratti lastricati e durano molto. Il tutto per un prezzo di poche decine di euro, generalmente tra i 20 euro per gli entry level ai 50 per quelli di miglior fattura.

Classici ramponcini con catenella
Questi classici ramponcini con catenella hanno una struttura in gomma elastica, delle catenelle sotto la suola e anche alcuni punteruoli in punta, sul tallone e sui lati della suola. Costano 67 euro.

Ramponcini con punteruoli
Questi invece sono i tipici ramponcini con punteruoli, con struttura più rigida per adattarsi alla calzatura e fibbie per tenerli allacciati sopra la tomaia. Costano 59 euro.

Ramponcini con punteruoli

Ramponcini con corda d’acciaio
Infine ci sono i ramponcini con corda d’acciaio ritorna come questi. Costano 57 euro.

Ramponcini corda

 

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