Controindicazioni della corsa, i 5 motivi per cui non dovresti correre

controindicazioni della corsa

Controindicazioni della corsa? Sì, ce ne sono, e non potrebbe essere diversamente.
Certo, abbiamo scritto tantissime volte che la corsa fa bene, che correre permette di mantenersi in salute, che il running aiuta a mantenere il peso forma, che è ottimo per tenere in salute il cuore e mantenere tonici i muscoli.
Ma è indubbio, e non bisogna nasconderlo, che ci sono anche alcune controindicazioni del correre, come la presenza di serie malattie cardiovascolari come aritmie, valvulopatie e cardiopatie, quella di problemi articolari, in particolare alle articolazioni più sollecitate come anca, ginocchia e caviglie, l’eccessivo sovrappeso o l’obesità.
Che si ripercuotono sulle articolazioni, e anche problemi vertebrali come le discopatie, cioè ernie e protrusioni.

Controindicazioni della corsa, i 5 motivi per cui non dovresti correre

Prima di vedere nel dettaglio le 5 controindicazioni della corsa occorre fare una distinzione tra chi fa jogging, ovvero corre 2 o 3 volte a settimana per una mezz’ora circa, o qualcosa in più, e chi invece fa running vero, e si allena ogni giorno o quasi, su distanze maggiori, con intensità maggiore e con tempi inferiori: paradossalmente delle 5 controindicazioni del correre, la maggior parte riguarda i jogger improvvisati, che corrono senza la supervisione di un occhio esperto e senza una preventiva visita medico sportiva; normalmente un vero runner, per quanto più soggetto a infortuni da stress (in media da 1 a 3 all’anno, secondo uno studio dell’Università della Carolina, e qui ci sono le cause più frequenti), è anche più controllato sia dal punto di vista medico che tecnico e agonistico.

Controindicazione alla corsa: problemi cardiovascolari

I problemi cardiovascolari sono la prima grande controindicazione alla corsa. Vero che le attività aerobiche fanno bene al cuore, ma in presenza di problemi cardiovascolari come aritmie, valvulopatie o cardiopatie, correre può essere un rischio enorme. È il motivo per il quale è ormai richiesto il certificato medico sportivo per partecipare a qualunque gara ufficiale Fidal (mentre non è richiesto per le cosiddette tapasciate a partenza e passo libero) ed è il motivo per cui nella visita specialistica si fa una valutazione specifica durante un test da sforzo, normalmente l’elettrocardiogramma su una cyclette o sul cubo, per valutare l’eventuale presenza di un rialzo eccessivo della frequenza cardiaca, della pressione cardiaca o di alterazioni dell’elettrocardiogramma sotto sforzo.

Controindicazioni al correre: sovrappeso e obesità

Sì, in molti cominciano a correre per dimagrire, ma il sovrappeso e l’obesità sono due tra le più banali e facilmente intuibili controindicazioni alla corsa: correre è un’attività fortemente impattante e usurante per le articolazioni e praticarla con molti, troppi, chili di troppo rispetto al proprio peso forma ideale significa sollecitarle eccessivamente, un po’ come se andassimo sempre in giro con il baule dell’auto pieno di mattoni. Il peso ideale si calcola facilmente tramite l’indice di massa corporea che abbiamo spiegato qui, e idealmente per un jogger non dovrebbe andare oltre il 26/28 mentre per un runner che corre ogni giorno non dovrebbe superare il 20/22. Oltre questi parametri è meglio cercare strategie alternative per perdere un po’ di peso, come la camminata che abbiamo descritto qui o attività di fitness che puntano a ridurre la massa grassa aumentando quella magra.

NB: il sovrappeso causa anche un’eccessiva sollecitazione del sistema cardiovascolare, e si torna al punto precedente.

Controindicazioni al running: problemi posturali o difetti articolari

Problemi posturali e difetti articolari, come le ginocchia a X, sono evidenti controindicazioni al running. La spiegazione dovrebbe essere molto intuitiva: ogni passo fatto di corsa è una forte sollecitazioni sulla struttura muscolo-scheletrica e se ci sono gravi difficoltà posturali, per esempio alla schiena, come spiegato qui parlando della lombalgia del runner, alle anche, alle ginocchia o alle caviglie, è inevitabile che ci sia anche un consumo cartilagineo e osseo rapido e scorretto. Non bisogna spaventarsi: non siamo perfettamente simmetrici e basta fare una analisi dell’appoggio del piede e della tecnica di corsa per rendersi conto che qualche difetto l’abbiamo tutti, anche i grandi campioni. Tuttavia in presenza di problemi evidenti e macroscopici è meglio dedicarsi ad attività con minor impatto sulla struttura muscolo-scheletrica.

Controindicazioni della corsa: le artrosi

Un po’ di artrosi è del tutto fisiologica soprattutto oltre i 40 anni, e questa non è una vera e propria limitazione alla pratica della corsa. Anzi, correre moderatamente può aiutare le articolazioni e l’apparato muscolo-scheletrico a rimanere in forma. Tuttavia davanti a forme gravi e acute di artrosi e degenerazioni cartilaginee, osse o tendinee è bene far fare una valutazione a un medico sportivo e/o a un ortopedico per capire se, quanto ed eventualmente come continuare o iniziare la pratica della corsa.

Controindicazioni alla corsa: scarso tono muscolare

Sì, vero, per correre bastano un paio di scarpe da running e la voglia di uscire di casa. E sì, anche vero che la curva di miglioramento nella corsa è veloce e soddisfacente. Tuttavia è anche vero che per correre non servono solo le gambe ma è consigliabile associare un lavoro di rinforzo muscolare, in particolare del core, di addominali e dorsali, per cui anche chi corre dovrebbe fare un po’ di palestra e prevedere un lavoro completo e continuo di rinforzo muscolare e di elasticità articolare tramite lo stretching, come spiegato qui.
Credits photo: Pixabay

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