Effetti del Coronavirus: niente traffico ma in Lombardia l’inquinamento non diminuisce

Tra gli effetti del Coronavirus c’è anche quello che a fronte di niente traffico in Lombardia l’inquinamento non diminuisce. Almeno in Lombardia, regione sottoposta a lockdown da ormai un mese e nella quale, con il fermo di praticamente ogni attività non essenziale, dalle scuole ai negozi a moltissimi uffici che sono passati in modalità smart working, il traffico veicolare privato, leggero e pesante, è calato del 90%. E però a fronte della scomparsa di auto, furgoni e camion dalle strade lombarde il calo dell’inquinamento non è stato proporzionale.

Effetti del Coronavirus: niente traffico ma l’inquinamento non diminuisce

L’analisi sugli effetti del Coronavirus sull’inquinamento atmosferico in Lombardia è stata condotta dal Centro Meteorologico Lombardo utilizzando i principali parametri di qualità dell’aria monitorati in area urbana da ARPA Lombardia. Al contrario di altre analisi quella del Centro Meteo Lombardo tiene conto di condizioni meteorologiche e stagionalità, cioè non confronta i dati delle centraline di Arpa di Marzo con quelli di Febbraio o Gennaio ma esegue un confronto diretto mese su mese (marzo 2020 rispetto a marzo 2019) o sulla media dello stesso mese registrata negli anni precedenti (marzo 2020 rispetto alla media del mese di marzo negli anni tra il 2014 e il 2019).

Ora, chiunque abbia messo il naso fuori di casa in questi giorni (ovviamente rispettando le misure di contenimento del COVID 19) può aver pensato e detto che l’aria di Milano (ma anche di molte altre aree densamente popolate e trafficate della Lombardia) non è mai stata così “pulita” e senza cattivi odori come in questi giorni. Be’, guardando i dati delle centraline di Arpa Lombardia questa cosa non è così vera. Vero è che ad altezza uomo sicuramente non ci sono in circolazione tutte quelle particelle generate e sollevate da terra dal traffico veicolare. Ma a livello di analisi dei parametri di qualità dell’aria questa cosa non è così vera.

In particolare, a fronte di una riduzione del traffico veicolare dell’ordine stimato del 90%:

  • la media giornaliera delle polveri sottili (il famigerato PM10) è rimasta sostanzialmente invariata
  • la media giornaliera di polveri sottili PM2.5 è calata di circa il 20%
  • la media giornaliera di biossido di azoto (NO2) è calata di circa il 30%
  • la media giornaliera di presena di Ozono (O3) è identica a quella degli anni passati

C’è da evidenziare come il Centro Meteo Lombardo ammetta che, con i dati resi disponibili da Arpa, non è possibile effettuare un confronto scientificamente significativo sulla concentrazione di benzene.

Ciascuno tragga ovviamente le conclusioni che crede da questa analisi, tuttavia noi ci sentiamo di fare anche nostra quella del CML:

Adoperarsi per contenere (o, meglio, ottimizzare) il traffico veicolare, a prescindere da qualsiasi considerazione circa la qualità dell’aria, è sempre e comunque un BENE assoluto per la nostra salute fisica e mentale. E’ un atto collettivo di civiltà.
Il discorso può essere facilmente esteso a qualsiasi argomento che tratti l’impatto ambientale dell’uomo sulla biosfera, la salvaguardia della biodiversità e lo sfruttamento sostenibile delle risorse.

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Foto di cains da Pixabay

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