Le migliori diete per dimagrire e rimanere in salute (secondo la scienza)

Le migliori diete per dimagrire e rimanere in salute

Scegliere la dieta ideale per perdere peso e, allo stesso tempo, restare in salute non è semplice, soprattutto per via dell’enorme mole di informazioni sul tema a cui siamo esposti ogni giorno. Fermo restando che la soluzione più saggia prima di cambiare abitudini alimentari è fare un consulto da un dietista e/o da un dietologo, un nuovo studio neozelandese dell’Università di Otago ha cercato di fare un po’ chiarezza in merito a questo argomento. Dai risultati è emerso quali sono le migliori diete per dimagrire senza avere conseguenze negative sulla propria salute.

Quali sono le migliori diete per dimagrire e rimanere in salute

Lo scopo dello studio, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, era quello di esaminare l’efficacia di tre regimi alimentari in una situazione in cui i partecipanti, senza il supporto di un dietista, hanno scelto in autonomia il tipo di dieta da seguire da lì a un anno. I ricercatori hanno preso in considerazione 250 soggetti. Di seguito i risultati per ciascun tipo di dieta.

Le migliori diete per dimagrire e rimanere in salute

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Dieta mediterranea, la migliore in assoluto

Della dieta mediterranea abbiamo già parlato mettendo in luce i suoi benefici dal punto di vista cardiovascolare. Questo regime alimentare, riconosciuto dall’Unesco tra i patrimoni orali e immateriali dell’umanità, si basa su un consumo abituale di cereali, frutta, verdura, semi, olio di oliva, pesce azzurro e carni bianche.
La dieta mediterranea è stata scelta dal 27% dei partecipanti ed è stata quella più apprezzata, dato che quasi tutti hanno continuato a seguirla anche al termine dei dodici mesi. In media, i soggetti che hanno optato per questa alimentazione hanno perso 2,8 chilogrammi in un anno.
Inoltre, è stata rilevata una notevole riduzione della loro pressione arteriosa (con una conseguente diminuzione del rischio di avere problemi cardiovascolari) e dei livelli di zucchero nel sangue.

Dieta del digiuno intermittente, la migliore per dimagrire

Il 54% dei partecipanti ha scelto questa dieta, che ormai da un paio d’anni è decisamente quella più chiacchierata. Anche grazie alle adesioni da parte di star mondiali come Jennifer Aniston. Esistono numerose varianti del digiuno intermittente, ma il concetto chiave è quello di creare una finestra di digiuno (totale o parziale) che possa incidere sul bilancio calorico complessivo e sul metabolismo ormonale.

C’è chi, nell’arco di una settimana, per cinque giorni mangia normalmente e per due giorni (non consecutivi) riduce l’apporto calorico (questa è stata la modalità proposta dai ricercatori neozelandesi); chi inserisce un digiuno al giorno e si nutre in un preciso lasso di tempo (per otto ore, ad esempio); chi digiuna per alcuni giorni (tendenzialmente cinque) ogni 3 o 6 mesi. Secondo lo studio, il digiuno intermittente è la migliore dieta per dimagrire: -4 chili di media in un anno tra i soggetti che l’hanno adottata.
Anche il digiuno intermittente, come la dieta mediterranea, ha portato a una riduzione dei livelli di pressione arteriosa. Questo regime alimentare, però, presenta delle insidie: per digiuno non si intende non toccare cibo fino a stare male (sono ammessi centrifugati, frutta, bevande calde…), mentre nei giorni (o nelle ore) “normali” non bisogna esagerare con alimenti grassi e pesanti. In ogni caso, non è detto che il digiuno intermittente sia sempre la soluzione migliore: prima di adottarlo bisogna consultare un esperto in grado di approvarlo o meno in base alle nostre condizioni di salute.

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Dieta paleo, i difetti

Il 18% dei partecipanti ha preferito questo tipo di dieta (molto discussa, qui vi spieghiamo il perché), che in termini di dimagrimento (-1,8 chili in un anno) e di benefici sulla salute è stata la peggiore tra le tre.
Come il digiuno intermittente, anche la paleo va molto di moda negli ultimi tempi. Paleo, non a caso, è l’abbreviazione di “paleolitico”: la dieta in questione si basa sul consumo di cibi che si potevano trovare anche durante l’età della pietra.

Le migliori diete per dimagrire e rimanere in salute

Non sono ammessi, dunque, tutti quei prodotti lavorati come insaccati, dolci, riso, zuccheri, alimenti a base di cereali e legumi, barrette, salatini, junk food, formaggi, latticini, fritti. Si predilige, invece, il consumo di carne, uova, ortaggi, frutta, pesce, crostacei, bacche, radici, miele e semi. Meglio se bio.
La paleo dieta, in teoria, è ricca di proteine animali e povera di carboidrati, ed è proprio qui che risiede la principale controindicazione di questo regime alimentare. A lungo andare, infatti, lo smaltimento di troppe proteine animali potrebbe incidere negativamente sulla salute dei reni e del fegato. Un periodo di dieta paleo può essere ottimo per dimagrire ed evitare cibi lavorati, ma alimentarsi tutto l’anno in tal modo può non essere una buona idea.

A ognuno un regime alimentare

Da questo studio è emerso che, facendo un rapporto tra dimagrimento e benefici sulla salute, la dieta mediterranea pare la migliore. Non esiste, però, un regime alimentare giusto e preciso per tutti. Ci sono dei periodi dell’anno in cui si può prediligere un certo tipo di alimentazione rispetto a un altro. Oppure delle persone che, a seconda delle proprie condizioni di salute, devono assolutamente evitare alcune diete (chi soffre di disturbi ai reni e al fegato non dovrebbe seguire la dieta paleo, ad esempio).
L’importante è nutrirsi seguendo i principi della salubrità dei prodotti, della varietà e dell’equilibrio tra le diverse sostanze nutritive che assumiamo. In ogni caso, l’alimentazione è fondamentale e delicata: prima di prendere qualsiasi decisione rilevante in merito, l’ideale è rivolgersi a un professionista.

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Photo by Gardie DesignFarhad Ibrahimzade

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