72. Trento Film Festival: dal 26 aprile al 5 maggio un caleidoscopio sulle montagne del mondo

L’esplorazione di se stessi, la fragilità della montagna e le nuove sfide che pone all’uomo sono alcuni dei fili che si snodano tra i 120 film e gli oltre 130 eventi in programma. Leveghi: «Ogni spettatore potrà comporre il suo quadro d’insieme, stupendosi ad ogni piccolo cambio di angolazione di quanto possa cambiare la visione complessiva».

72. Trento Film Festival: dal 26 aprile al 5 maggio un caleidoscopio sulle montagne del mondo

Sono più di 40 le location pronte ad accogliere i 120 film e gli oltre 130 eventi del 72. Trento Film Festival, in programma dal 26 aprile al 5 maggio nel capoluogo trentino. Ad annunciarlo il presidente del Trento Film Festival Mauro Leveghi, insieme al presidente generale del Cai, Antonio Montani, alla direttrice della rassegna, Luana Bisesti, e al responsabile del programma cinematografico Mauro Gervasini.

72. Trento Film Festival: dal 26 aprile al 5 maggio un caleidoscopio sulle montagne del mondo

«Per tanti anni, il Trento Film Festival è stato il “Filmfestival della montagna”, con le terre alte declinate al singolare. Retaggio di una visione un po’ idealista, superata nei fatti e forse mai realmente adatta all’animo della rassegna. Fin dai primi anni, infatti, il Festival ha messo da parte il concetto monolitico di montagna da conquistare in nome di qualche idea forte, fosse il progresso o la patria » ha detto il presidente Mauro Leveghi. «Oggi la vera identità del Trento Film Festival è nel suo pay off: Montagne e Culture. Al plurale, entrambe, perché tante sono le montagne del mondo, e ci piace pensare come addirittura infiniti i modi di guardare ad esse, di viverle e di interpretarle. Anche in questa 72a edizione proveremo a dare spazio e voce a questa pluralità, pensando al Festival come una sorta di caleidoscopio, attraverso il quale ogni spettatore compone il suo quadro d’insieme, stupendosi ad ogni piccolo cambio di angolazione di quanto possa cambiare la visione complessiva».

Ospiti italiani e internazionali

La 72a edizione del Trento Film Festival si prospetta dunque estremamente eterogenea e ricca di spunti di riflessione, con ospiti italiani ed internazionali, come gli alpinisti Reinhold Messner, Tamara Lunger, Krzysztof Wielicki, Silvo Karo, la climber iraniana e attivista per i diritti civili Nasim Eshqui, il campione di arrampicata Stefano Ghisolfi, gli scrittori Mauro Corona, Arno Camenisch, Enrico Brizzi, Erri De Luca, Fosco Terzani, Matteo Righetto, gli attori Alessio Boni e Veronica Pivetti, i giornalisti Corrado Augias e Beppe Severgnini, il filosofo Umberto Galimberti, gli esploratori Alex Bellini, Tristan Gooley e Lorenzo Barone.

Alla ricerca dell’irishness

Come anticipato già a febbraio, la seguitissima sezione Destinazione… quest’anno farà viaggiare il pubblico verso l’Irlanda, terra di migrazioni e paesaggi mozzafiato, alla scoperta dell’irishness, tra cinema, letteratura e ovviamente musica, con Cisco dei Modena City Ramblers che suonerà i successi di “Riportando tutto a casa”, a trent’anni dall’uscita dell’album, dialogando con il giornalista radiofonico John Vignola.

72. Trento Film Festival: aprirsi sempre di più a mondi e linguaggi diversi

Un Festival che, nella sua edizione 2024, intende dunque aprirsi sempre di più a mondi e linguaggi diversi, anche attraverso nuove rubriche come Cincontri, Sete d’infinito e Avventure fuori porta, rinnovando i contenuti di format consolidati come Emozioni tra le pagine, Un’ora per acclimatarsi, Pillole di scienza, e riportando nel programma le apprezzate uscite sul territori con gli Story trekking.

Masterclass ed educazione all’immagine

Molte le masterclass in programma, da un workshop dedicato alle animazioni di Hayao Miyazaki, in occasione dei cinquant’anni di Heidi, fino alla lezione di Massimiliano Nocera, scenografo de Le otto montagne, passando per un laboratorio con Ludovica Basso, in arte Clorophilla, firma
del manifesto ufficiale dell’edizione.

dal 26 aprile al 5 maggio

Non mancheranno le proposte del T4Future, la sezione del Festival dedicata alle nuove generazioni: un programma di proiezioni, laboratori e attività pensato per favorire l’educazione all’immagine e promuovere tematiche legate allo sviluppo sostenibile, alla tutela dell’ambiente e all’educazione alla cittadinanza attiva, in collaborazione con tante realtà del territorio. Tra i protagonisti, Davide Baldoni, diplomato all’Accademia Disney e dal 1999 illustratore per Topolino, e il regista Enzo d’Alò, che presenterà il suo ultimo lungometraggio animato, Mary e lo spirito di mezzanotte.

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