Belle e Sebastien, una storia per tutti

La natura
Il film è uno spettacolo per l'occhio e un manuale di storia naturale delle valli alpine: massicci, torrenti, crepacci, scarpate, cime innevate e assolate, nebbie, tormente, alberi, prati e fiori stagione per stagione. Ma anche aquile, marmotte, camosci, cervi, stambecchi, corvi imperiali, greggi attaccati dai lupi. Non mancano sequenze sportive da brividi, come la discesa di Sebastien in corda lungo uno strapiombo, o momenti di sci, slittino improvvisato e corsa in montagna, quando queste cose non erano ancora diventate discipline sportive.

La troupe ha lavorato in Haute Maurienne Vanoise, nel dipartimento della Savoia, in pieno Parco Nazionale del Gran Paradiso, tra la Val d'Isère e la Valsavarenche, e nelle cittadine attorno a Bonneval-sur-Arc. Le riprese condotte da Vanier illustrano quale sia il patrimonio della montagna da preservare e raccontano la natura e il suo rapporto con l'uomo: senza buonismo, ma mostrandoci come una volta tutto fosse più duro, ma anche più 'nelle cose'.

Credits: Gaumont

Un gran bel film, non solo per bambini, dove la natura è protagonista. Ha debuttato con il botto, conquistando il primato degli incassi nelle sale italiane domenica 2 febbraio con oltre un milione di euro (e 300mila spettatori complessivi nel primo weekend). Belle e Sebastien è un po’ la sorpresa cinematografica del momento, insomma, ma ha tutte le carte in regola per diventare un blockbuster come è stato in Francia (30 milioni di dollari di incassi), perché è un ottimo film a prescindere dal pubblico a cui è principalmente diretto, le famiglie. Ecco cinque motivi per cui vale la pena andare a vederlo.

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