Fine della scuola: come (non) impazzire e gestire il tempo dei tuoi figli e il tuo benessere

La fine della scuola, per molti genitori, non è sinonimo di vacanza, ma l’inizio di una vera e propria corsa contro il tempo. un’indagine rivela che il 60% dei genitori tra i 35 e i 49 anni con figli in età scolare sperimenta alti livelli di stress e fatica mentale, soprattutto quando manca il supporto abituale fornito dalla scuola. ma come affrontare questo periodo senza soccombere allo stress? La pedagogista Alessandra Bitelli offre consigli pratici per trasformare l’estate da test a opportunità.

Come gestire il tempo dei figli in estate

Il problema non è la mancanza di tempo, ma la pressione costante a sentirsi sempre all’altezza e performanti. l’estate diventa un banco di prova in cui i genitori si sentono costantemente sotto esame, confrontandosi con immagini di vacanze patinate sui social mentre la realtà è fatta di imprevisti e ore da riempire. l’obbligo di usare ogni minuto in modo produttivo ci fa sentire inadeguati quando finalmente possiamo fermarci.   

La fine della scuola, sebbene teoricamente liberi tempo, apre in realtà un varco di nuove complessità per i genitori, con un carico mentale invisibile. quando il ritmo imposto dall’esterno viene meno, il bisogno di controllo non si spegne. al contrario, i genitori sentono di dover riempire ogni spazio vuoto con esperienze, compagnia e stimoli. Tuttavia, il tempo condiviso ha valore anche quando è semplice e non performante. l’ansia nasce quando dimentichiamo che la noia può essere fertile; è nello stare fermi e annoiati che si diventa creativi e produttivi.

3 cose da fare per godersi la fine della scuola

  1. concediti pause vere: anche un’ora sul divano senza sensi di colpa è un recupero emotivo prezioso, che vale più di mille giri al parco.
  2. coinvolgi senza dirigere: invece di proporre attività preconfezionate, chiedi ai tuoi figli: “che cosa ti andrebbe di fare oggi?”. questo può aprire spazi di autonomia e ascolto reciproco.
  3. accetta il disordine: l’estate non ha bisogno di essere perfetta, ma reale. se la casa è un po’ più disordinata ma l’umore è più leggero, è un buon inizio.

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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!

 

3 cose da non fare per evitare lo stress

  1. non trasformare l’estate in un’agenda alternativa: riempire ogni giornata con laboratori, centri estivi, uscite, compiti e attività “utili” rischia di riprodurre lo stesso meccanismo della performance scolastica.
  2. non compensare il tempo libero con senso di colpa: avere i figli a casa non significa doverli intrattenere 24 ore su 24. tu sei una persona, non un palinsesto televisivo, e i bambini non devono essere sempre occupati.
  3. non credere che il silenzio sia un errore: se c’è un momento di noia, di pausa o di vuoto, non scappare. il disagio iniziale può essere la soglia di qualcosa di nuovo, anche per i bambini.

 

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