E se i braccialetti fitness ci rovinassero il sonno?

Braccialetti fitness rovinano il sonno

Un’altra indicazione sui problemi che generano i braccialetti fitness. Non facciamoci troppo affidamento rispetto al monitoraggio del sonno, perché potremmo ottenere l’effetto opposto, ovvero passare le notti svegli nell’ansia di rispettare le indicazioni dateci dai tracker. È quel che emerge da una ricerca della Rush University, dove è stato monitorato l’utilizzo dei device salutistici e le loro storture.

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Ossessione per il sonno

I ricercatori americani hanno condotto la ricerca su alcune persone, invitandole ad utilizzare i gadget per il monitoraggio del sonno, per poi indagare sulle conseguenze attraverso un test. I risultati, che sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Clinical Sleep Machine, mostrano che usare questi device per regolarizzare il sonno e elevarne la qualità rischia di sconvolgere il nostro riposo notturno, con conseguenze paradossali: nello specifico viene riportato un esempio di un uomo che inizialmente ha visto migliorare i rapporti con la propria compagna riducendo i litigi, ma che poi ha finito per passare le notti sveglio con l’ansia di riuscire a rispettare i ritmi di sonno “imposti” dal tracker.

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I tanti dubbi sui braccialetti fitness

Abbiamo già visto come gli smartwatch e i braccialetti fitness, che abbiamo provato in lungo e in largo, siano armi a doppio taglio. Se da una parte, usati in modo intelligente, possono contribuire a prevedere le malattie, dall’altra non sono così affidabili come strumenti per dimagrire e risultano anche non troppo sicuri dal punto di vista della privacy dei dati. Ora un altro dubbio sulla loro utilità, legato al monitoraggio del sonno: anche qui, se i device dedicati al fitness possono esser utili nella raccolta dei dati relativi al ritmo sonno-veglia, secondo i ricercatori americano non devono essere considerati autorevoli dal punto di vista medico. Tanto più se rischiano di diventare un’ossessione tale da toglierci il sonno. L’autrice del paper Kelly Glazer Baron, spiega che la ricerca ha coniato il termine di ‘ortosonnia’ per diagnosticare questo tipo di disturbo, che appartiene alla stessa categoria dell’ossessione per la forma fisica la ortorexia.

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