Nasce la Carta dell’Enoturismo ai tempi del Covid-19

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Il Movimento Turismo del Vino e Unione Italiana Vini lanciano la Carta dell’Enoturismo ai tempi del Covid-19. Il nuovo servizio per le imprese enoturistiche a tutela delle aziende del vino, dei lavoratori e degli enoturisti prevede un documento in 38 punti che raccoglie tutte le raccomandazioni utili per gestire l’accoglienza in cantina e un servizio personalizzato dedicato alle imprese per operare in tranquillità.

Nasce la Carta dell’Enoturismo ai tempi del Covid-19

Gli enoturisti all’epoca del Covid-19 sono italiani e vogliono sentirsi al sicuro. Dall’ultimo sondaggio di Enit, Agenzia Nazionale del Turismo, emerge che 9 italiani su 10 hanno intenzione di trascorrere le proprie vacanze nel Belpaese. E mentre molte aziende stentano a riprendere le attività, emerge la necessità di ripartire, proteggendo collaboratori e turisti, e di fare chiarezza nella giungla di norme e linee guida per la sicurezza trasmesse a livello internazionale, nazionale e locale, tenendo conto della specificità del settore.

Nasce in questo contesto di difficoltà la Carta dell’Enoturismo ai tempi del Covid-19, ideata e scritta a quattro mani da Unione Italiana Vini e Movimento Turismo del Vino, un progetto organico di supporto alle aziende e tutela per imprenditori, lavoratori e enoturisti. La Carta prevede un documento in 38 punti che raccoglie tutte le raccomandazioni utili per gestire l’accoglienza enoturistica e un servizio personalizzato dedicato alle imprese per operare in tranquillità.

 

Che cos’è la Carta dell’Enoturismo ai tempi del Covid-19

La Carta dell’Enoturismo ai tempi del Covid-19 integra in modo coerente le norme nazionali e i protocolli e linee guida di carattere generale di emanazione pubblica con il protocollo internazionale “Tranquillamente Enoturismo: Linee Guida e Buone Pratiche per un Enoturismo Covid-Free” sviluppato dalla prof.ssa Roberta Garibaldi insieme al Movimento Turismo del Vino attraverso un confronto con esperti e rappresentanti delle principali organizzazioni e istituzioni dell’enoturismo internazionale.

Ma la Carta va oltre il mero elenco di raccomandazioni perché intende essere “un supporto concreto per tutte le aziende che operano nel settore dell’Enoturismo delle diverse regioni e, più in generale, che svolgono attività connesse all’ospitalità nel settore vitivinicolo – come evidenzia Sebastiano de Corato, consigliere UIV e vice presidente MTV Italia – Si tratta, infatti, di un documento di carattere operativo pensato per fornire risposte concrete alle domande di imprenditori e direzioni aziendali durante questa delicata fase di riapertura e nei mesi a seguire”.

 

I punti della Carta

La Carta dell’Enoturismo ai tempi del Covid-19 interviene in tutti gli ambiti di operatività dell’enoturismo sviluppando 38 punti di intervento: da quelli più generali, cosiddetti di supporto, perché applicabili da tutti (come la pulizia e i DPI), ai “principali o primari” che caratterizzano il settore (come le visite guidate o degustazioni, ma anche lavaggio delle stoviglie o biancheria per la tavola) agli ambiti “secondari o complementari” che possono cioè essere presenti in una struttura ma non sono caratteristici del settore (come noleggio biciclette o gestione di una piscina).

Attraverso la Carta l’imprenditore potrà identificare i servizi che offre, i processi che lo interessano e, estraendo le indicazioni relative dalla Carta, costruire un protocollo personalizzato.

I servizi

Sono tre i servizi di supporto previsti dalla Carta per personalizzare il protocollo e verificarne la corretta applicazione. “Abbiamo previsto servizi diversificati in base alle esigenze delle varie imprese – spiega Valentina Ellero, responsabile Consulenza organizzativa e Formazione per le aziende vitivinicole UIV, nel team autore della Carta – il servizio base è operato da remoto: l’azienda indica le sue specifiche (la regione di appartenenza, i servizi principali e gli eventuali servizi accessori) e, in tempi rapidissimi, UIV genera e le invia il documento dedicato, integrato di tutti i moduli eventuali da compilare secondo la regione specifica per non incorrere in sanzioni in caso di controllo.

Un servizio successivo, invece prevede l’intervento sul campo del team degli specialisti di UIV per la verifica in loco della corretta applicazione del protocollo dopo il completamento dell’attività da remoto per la compilazione del documento.

Infine, il servizio “chiavi in mano” di analisi personalizzata: uno staff di esperti UIV, si reca in azienda per individuare le necessità effettive, elaborare la documentazione necessaria e condividerne l’applicazione con tempi di intervento molto ridotti”.

La Carta dell’Enoturismo ai tempi del Covid-19 sarà scaricabile gratuitamente dalla pagina del sito UIV (www.unioneitalianavini.it), con un tariffario dei servizi che tiene conto del momento economico cruciale.

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