Emilia Romagna, Campania e Molise in zona arancione, Lombardia gialla: le regole per lo sport

zona arancione

Emilia Romagna, Campania e Molise in zona arancione; Lombardia e Lazio restano in zona gialla; l’Umbria rimane arancione ma con la provincia di Perugia e alcuni comuni del ternano in zona rossa. Sono questi i provvedimenti contenuti nelle ordinanze di Roberto Speranza, Ministro della Salute, valide a partire da domenica 21 febbraio.
Le decisioni sono state adottate in base al monitoraggio settimanale della cabina di regia dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha evidenziato una situazione epidemiologica in leggero peggioramento rispetto alla scorsa settimana (l’RT nazionale è passato da 0,95 a 0,99).
>>LEGGI ANCHE: DPCM 14 gennaio, sport fuori dal comune in zona rossa e arancione: quando si può

Emilia Romagna, Campania e Molise in zona arancione da domenica: cosa cambia per lo sport

Le regole per lo sport nelle regioni arancioni rimangono le stesse di sempre. La novità principale rispetto alle zone gialle riguarda il fatto che non è più possibile fare attività motoria (una passeggiata, ad esempio) e attività sportiva (una corsa, un giro in bici) fuori dal proprio comune di residenza o domicilio. Rimangono però delle eccezioni:
-È possibile recarsi in un altro comune (sempre dalle 5 alle 22) nel caso in cui nel proprio comune non sia materialmente possibile praticare lo sport che si vuole praticare. Un esempio pratico: se nel vostro comune non c’è un campo da tennis o padel, potete recarvi nel comune più vicino dotato di un campo da tennis o padel. La stessa regola vale anche per lo sci di fondo.
-È possibile andare a correre o in bicicletta in un altro comune, purché lo “spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa” e la destinazione finale coincida con il comune di partenza.
-È possibile uscire dal proprio comune solo se ha meno di 5.000 abitanti. In questi casi non ci si può allontanare dai confini comunali per più di 30 chilometri e non ci si può spostare verso i capoluoghi di provincia.
Nelle regioni arancioni i centri sportivi dall’aperto rimangono aperti, ma non è possibile cambiarsi e farsi la doccia negli spogliatoi. Si può fare attività motoria e attività sportiva anche non in prossimità della propria abitazione, e sul Dpcm non è specificato il divieto di praticare sport outdoor assieme ad altre persone (ma valgono sempre le regole delle distanze interpersonali: 2 metri per l’attività sportiva, 1 metro + mascherina per l’attività motoria).
Sono vietati gli sport di contatto, come ad esempio una partita da basket al campetto del parco sotto casa. Sempre per quanto riguarda gli sport di contatto, sono vietate tutte le gare e le competizioni amatoriali. Rimangono però consentiti (questo vale per i bambini e per le giovanili degli sport di squadra) gli allenamenti all’aperto e in forma individuale, quindi senza contatto.

I colori delle regioni da domenica 21 febbraio

  • Zona gialla: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia (Castrezzato, Viggiù, Mede e Bollate in zona rossa), Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Lazio, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
  • Zona arancione: Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano (lockdown imposto a livello locale fino al 28 febbraio), Liguria, Umbria (provincia di Perugia, Calvi dell’Umbria, Lugnano in Teverina, San Venanzo e Montegabbione in zona rossa), Toscana, Molise (28 comuni del distretto sanitario di Termoli e del Basso Molise in zona rossa), Emilia-Romagna, Abruzzo (province di Pescara e Chieti in zona rossa), Campania.

[Photo by: Adrienn / Pexels]

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