Viviamo nell’era del digitale onnipresente, dell’always on, del feudalesimo tecnologico in cui i nostri dispositivi sono diventati estensioni quasi inseparabili di noi stessi. Smartphone, tablet e computer ci tengono costantemente connessi a un flusso ininterrotto di informazioni, notifiche e interazioni sociali. Questa costante esposizione, se da un lato offre opportunità incredibili, dall’altro ha generato una dipendenza spesso inconscia, un bisogno compulsivo di essere sempre “sul pezzo”, di non perdere nulla. In un acronimo: FOMO.
Dal FOMO al JOMO: ecco il cambiamento che devi fare nella tua vita
Quante volte ci siamo trovati a scrollare compulsivamente i feed dei social media senza un vero scopo? Quante volte un “ding” di notifica ci ha distratto da un compito importante o da una conversazione faccia a faccia? Quante volte siamo stati in un bellissimo ambiente naturale e abbiamo chinato la testa sul telefonino? Questo bisogno quasi atavico di controllo e aggiornamento è spesso alimentato dal FOMO, la “Fear Of Missing Out” (paura di perdersi qualcosa), una condizione psicologica che non si manifesta solo con l’ansia palese di non essere invitati a una festa. Il FOMO agisce in modi più sottili e insidiosi:
- L’impulso di controllare le email lavorative di sera o nel weekend, anche quando non è strettamente necessario, per paura di perdere una comunicazione importante o di essere tagliati fuori da una decisione.
- La sensazione di dover rispondere immediatamente a un messaggio di gruppo, anche se non urgente, per non apparire disinteressati o fuori dal giro.
- La ricerca affannosa di informazioni su un evento o un’attività che altri stanno facendo, anche se non rientra nei nostri interessi primari, solo per “capire cosa sta succedendo”.
- La tendenza a filmare ogni momento di un concerto o di un evento sportivo invece di viverlo appieno, per la paura di non avere il “ricordo” o di non poterlo condividere.
Questi sono solo alcuni esempi di come il FOMO possa permeare la nostra quotidianità, generando stress, ansia e una costante sensazione di inadeguatezza. Ma c’è una via d’uscita, un cambiamento di prospettiva che può portare a una maggiore serenità e benessere: il JOMO, la “Joy Of Missing Out” (gioia di perdersi qualcosa).
Cos’è il FOMO? La paura di perdersi qualcosa
Il FOMO è un’ansia pervasiva che si manifesta con la paura di non essere inclusi, di perdere opportunità per interazioni sociali, esperienze gratificanti, notizie o eventi che altri stanno vivendo. È alimentato dalla convinzione che si stiano vivendo esperienze più appaganti e significative altrove, spesso veicolate e amplificate dai social media, che mostrano costantemente vite idealizzate e “perfette”.
Le sue cause affondano nel desiderio umano di connessione e appartenenza, esacerbato dalla facilità con cui possiamo osservare la vita degli altri online. Le conseguenze possono essere significative: aumento dello stress, ansia sociale, insoddisfazione cronica, bassa autostima e la sensazione di non essere mai abbastanza. Ci si ritrova a confrontarsi costantemente con gli altri, perdendo di vista i propri bisogni e desideri.
Cos’è il JOMO? La gioia di perdersi qualcosa
In contrapposizione al FOMO, il JOMO è l’arte e la pratica di godere del momento presente e delle proprie scelte, accettando consapevolmente di “perdersi” ciò che non è rilevante o prioritario per il proprio benessere. Non è rinuncia, ma piuttosto un atto deliberato di auto-cura e focalizzazione. Significa trovare piacere nel disconnettersi, nel rallentare, nel concentrarsi su ciò che realmente conta per noi, senza il peso del confronto o della necessità di essere sempre connessi.
I benefici del JOMO: un nuovo benessere
Abbracciare il JOMO porta a una serie di benefici tangibili per la nostra salute mentale e fisica:
- Maggiore serenità e riduzione dello stress: liberarsi dalla pressione di dover essere sempre informati o presenti porta a una diminuzione significativa dell’ansia e dello stress.
- Miglioramento del benessere mentale: ci si concentra sul proprio mondo interiore, aumentando la consapevolezza di sé e la capacità di gestire le emozioni.
- Focus su ciò che conta davvero: il JOMO permette di reindirizzare l’attenzione verso le proprie passioni, relazioni significative e obiettivi personali, senza distrazioni superflue.
- Aumento della consapevolezza e della gratitudine: essere presenti nel qui e ora aiuta ad apprezzare le piccole cose e a vivere con maggiore gratitudine.
- Relazioni più autentiche: essere meno distratti dai dispositivi permette di investire più tempo ed energia nelle interazioni reali, rafforzando i legami con le persone care.
- Migliore qualità del sonno: ridurre l’uso degli schermi prima di dormire può migliorare significativamente la qualità del riposo.
Come passare dal FOMO al JOMO: consigli pratici per il cambiamento
Il passaggio dal FOMO al JOMO è un percorso graduale, ma attuabile. Ecco alcuni consigli pratici per iniziare il tuo cambiamento:
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Gestione consapevole dei dispositivi digitali:
- Imposta limiti: utilizza le funzionalità del tuo smartphone per monitorare e limitare il tempo trascorso sulle app, specialmente sui social media.
- Disattiva le notifiche: riduci drasticamente le notifiche push. Mantieni attive solo quelle strettamente essenziali per emergenze.
- Crea zone e orari senza schermi: designa momenti della giornata (es. durante i pasti, prima di dormire) e luoghi della casa (es. la camera da letto) in cui l’uso dei dispositivi è proibito.
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Praticare la Mindfulness e la presenza:
- Vivi il momento: durante le attività quotidiane – che sia fare sport, mangiare, passeggiare – concentrati sui tuoi sensi e sulle sensazioni del presente. Evita di multitasking con il telefono.
- Respira consapevolmente: brevi esercizi di respirazione possono aiutarti a rimanere ancorato al qui e ora, riducendo l’impulso di controllare il telefono.
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Riscopri le passioni offline:
- Dedicati agli hobby: riscopri o inizia attività che non richiedono uno schermo: leggere un libro, cucinare, dedicarti al giardinaggio, dipingere, suonare uno strumento.
- Connettiti con la natura: trascorri più tempo all’aperto. Passeggiare nei parchi, fare escursioni, praticare sport outdoor sono potenti antidoti alla dipendenza digitale e fonti di benessere.
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Impara a dire di No e a stabilire priorità:
- Valuta gli inviti: non sentirti in obbligo di accettare ogni invito o di partecipare a ogni evento. Scegli ciò che è veramente significativo per te.
- Focalizzati sui tuoi obiettivi: anziché preoccuparti di ciò che fanno gli altri, concentra le tue energie sui tuoi progetti personali e professionali.
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Limita il confronto sociale:
- Sii critico rispetto social media: ricorda che i social network spesso presentano una versione idealizzata e curata della realtà. Non paragonare la tua vita “reale” alle “vetrine” altrui.
- Pulisci i tuoi Feed: smetti di seguire account che ti generano ansia o invidia. Circondati di contenuti che ti ispirano positività e crescita.
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Il passaggio dal FOMO al JOMO non significa isolarsi dal mondo, ma piuttosto scegliere consapevolmente come e con cosa interagire. Significa riprendere il controllo della propria attenzione e del proprio tempo, imparando a godere appieno delle proprie scelte e della ricchezza della vita fuori dallo schermo. Il vero cambiamento risiede nel valore che attribuiamo alla nostra pace interiore rispetto al rumore esterno. Inizia oggi a coltivare la tua gioia di perderti qualcosa, per trovare molto di più.
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