Perché il gelato fa bene all’atleta

Il gelato, ricco di zuccheri, proteine e liquidi, fa bene all'atleta e può essere un ottimo alimento per un pasto leggero, sano e gustoso

Perché il gelato fa bene all'atleta

Ora che comincia a fare caldo, un buon gelato artigianale è la merenda (se non il pasto vero e proprio) ideale anche per chi pratica sport. Antonio Morgese delle famose gelaterie artigianali Il Rigoletto di Milano (che si sono aggiudicate la gestione esclusiva dell’area Gelato e Cioccolato all’interno del Padiglione Italia all’Expo 2015) ci spiega perché.

Perché il gelato fa bene all’atleta

Il gelato, in fin dei conti, è energia. Gelato significa zuccheri, quindi energia e combustibile per il corpo. Nella sua parte nutrizionale infatti  è composto da carboidrati, nella fattispecie zuccheri presenti peraltro in percentuale più bassa rispetto all’idea comune, cioè intorno al 20-25%; poi ci sono ovviamente i grassi derivanti dal latte o addirittura dalla panna che sono intorno al 6-8% ed infine le proteine, in parte derivanti dal latte stesso ed eventualmente dalla frutta che dà il sapore al gelato stesso. Quelli contenuti nel gelato sono zuccheri semplici, cioè mono al massimo bisaccaridi (i polisaccaridi sono quasi inesistenti in questo caso) quindi facilmente digeribili e immediatamente assimilabili”.

E poi ovviamente c’è l’acqua che gela, che si presenta nella sua forma consueta all’interno dei sorbetti o nel latte che ne è composto per l’85% del totale.

Perché il gelato fa bene all'atleta

Il gelato è energia disponibile a breve, un vero apportatore di carboidrati. “Può essere l’ideale non tanto per chi pratica gli sport aerobici, quindi di fatica e di resistenza, per cui sono più utili dei carboidrati di tipo complesso come la pasta ma gli anaerobici dove lo sforzo è concentrato in breve tempo – gli sprint, i salti nell’atletica leggera, ad esempio, finanche mezz’oretta di bici”.

Per quanto comunque i grassi siano presenti nel gelato in quantità molto scarse, dal punto di vista nutrizionale il sorbetto ne è assolutamente privo e aggiunge le fibre della frutta (oggi in realtà si riesce a fare anche il gelato al cioccolato con la sola acqua) e ovviamente il fruttosio. Ed è l’ideale anche per chi è intollerante al lattosio.

Qual è il gelato ideale per un atleta prima della prestazione? E dopo?  “Probabilmente un gelato alla banana che contiene anche potassio. Solo le gelaterie di livello hanno anche il sorbetto senza latte. Un gelato di buona qualità, comunque, difficilmente ha un apporto inferiore al 40-50% di frutta che in certi casi arriva fino al 65%”.

Come i produttori di birra ci insegnarono che la loro bevanda è perfetta per reintegrare i sali minerali dopo la prestazione (se non ci credete leggete qui), ora tocca anche ai gelatai: “Per recuperare le energie sarebbe perfetto un gelato agli agrumi, arancia, mandarino o limone, in grado di far risalire i livelli di sali che arrivano integri all’atleta. Forse il gelato alla carota sarebbe perfino più adatto, da prodursi anche in casa da soli”.

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