Bruciore agli occhi dopo la piscina? Ecco la vera causa

Contrariamente a quello che si pensa la vera causa di bruciore agli occhi non è la presenza di cloro nell'acqua ma qualcosa di molto meno rassicurante

Bruciore agli occhi dopo la piscina

Un po’ di bruciore agli occhi dopo la piscina è abbastanza comune per tutti. E tutti abbiamo sempre dato la colpa al cloro contenuto nell’acqua delle piscine per disinfettarle. Un fastidio passeggero e per molti non preoccupante, a meno che non trascenda in problemi più gravi come la congiuntivite o la cheratite che però insorgono solo e soltanto quando il film lacrimale che protegge gli occhi è aggredito da quantità eccessive di cloro. Cosa che è improbabile in una piscina regolarmente gestita e controllata, tanto che per i Centers for Disease and Control Prevention americani – l’equivalente delle nostre ASL o ATS – la vera causa del bruciore agli occhi dopo la piscina sarebbe un’altra. E non proprio confortante.

Bruciore agli occhi dopo la piscina? Ecco la vera causa

Secondo i CDC il vero motivo per cui gli occhi si arrossano e bruciano in piscina non sarebbe il cloro ma la cloramina, un derivato organico del cloro che si formerebbe nelle piscine a causa della presenza di nitrogeno. Nitrogeno o per meglio dire azoto, che si trova nell’urina, che appunto legandosi chimicamente con il cloro genera la cloramina. Quindi la vera causa degli occhi che bruciano dopo la piscina sarebbe l’urina che adulti e bambini rilasciano in vasca. Se già questo è abbastanza disgustoso, un’altra conseguenza è che la formazione di cloramina diminuisce la quantità di cloro, e quindi la capacità di questo elemento chimico di disinfettare l’acqua da altri composti organici come feci, residui di pelle, sporco e sudore. Il che causa anche altre tipiche irritazioni da piscina come irritazione nasale e cutanea e talvolta anche difficoltà respiratorie, soprattutto in chi soffre di qualche forma di asma.

Bruciore agli occhi dopo la piscina

Urina, feci e altri residui irritanti in piscina

Per questo bisognerebbe rispettare scrupolosamente le indicazioni che si trovano all’ingresso di ogni piscina, da quella di lavarsi bene prima di tuffarsi a quella di non fare la pipì in acqua a quella parimenti importante di non andare in piscina se si è sofferto di diarrea nei giorni precedenti.

PS: e in alcuni casi l’unione di cloro e acido urico potrebbe generare cloruro di cianogeno, una sostanza chimica potenzialmente letale che per poco nel 2006 non costava la vita a un ragazzo del Nebraska, come abbiamo raccontato qui.

 

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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!

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