Dimagrire; smettere di fumare; ridurre il consumo di alcol; fare più attività fisica; mangiare sano; ridurre lo stress: sono i tipici buoni propositi di inizio anno, che poi finiscono regolarmente dimenticati e disattesi già all’Epifania. A meno che il desiderio di cambiare (migliorare) non sia sostenuto da una vera strategia del cambiamento. Come quella suggerita dalle ricerche di Meg Baker, direttore programma UAB Employee Wellness all’University of Alabama at Birmingham.
I 3 livelli di ogni processo di cambiamento
Intanto bisogna tener presente i 3 livelli di ogni vero processo di cambiamento: precontemplazione (resistenza al cambiamento), contemplazione (desiderio di cambiare abitudini), azione (il vero processo di modifica dello stile di vita).
Cambiare a piccoli passi
Secondo le ricerche della dottoressa Baker, la chiave per mantenere davvero i buoni propositi consiste nell’essere davvero pronti a cambiare abitudini. E si è davvero pronti se si prepara il cambiamento attraverso piccoli significativi passi.
5 pratici consigli per mantenere i buoni propositi
1. Fissare piccoli, realistici obiettivi a breve termine (per esempio: evitare gli snack dei distributori automatici e avere sempre con sé della frutta fresca).
2. Considerare tutti i benefici di quella modifica delle abitudini (meno calorie; cibo più sano; risparmio economico)
3. Comunicare le proprie intenzioni a qualcuno (famigliari, amici, colleghi): in questo modo aumenta il livello di impegno e coinvolgimento e si ha qualcuno a cui chiedere aiuto.
4. Monitorare i piccoli cambiamenti quotidiani, per esempio utilizzando uno smart tracker o un’App per il fitness.
5. Essere pronti a cambiare piano: perché era troppo ambizioso e bisogna fissare obiettivi ancora più piccoli, oppure perché è il caso di alzare l’asticella degli obiettivi da raggiungere.
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