Scegliere uno psicologo può essere una decisione delicata: riguarda la tua qualità di vita, il tuo benessere emotivo e, spesso, anche la serenità delle persone intorno a te. Non esiste un professionista perfetto in assoluto, ma esiste lo specialista adatto a te in questo momento della tua vita. In questa guida trovi indicazioni pratiche, un riepilogo del bonus psicologo recentemente attivato dal governo e uno sguardo al crescente bisogno di supporto tra gli adolescenti, per orientare una scelta informata e sostenibile.
Definisci i tuoi bisogni e il tipo di percorso
Chiediti perché vuoi iniziare una terapia e con quale obiettivo. Hai bisogno di lavorare su ansia, umore, stress da lavoro, relazioni, eventi traumatici o sintomi specifici? In base al bisogno, potresti orientarti verso approcci diversi: psicoterapia cognitivo-comportamentale per intervenire su pensieri e comportamenti disfunzionali; sistemico-relazionale per difficoltà familiari o di coppia; psicodinamico per approfondire i pattern che si ripetono nel tempo; EMDR per traumi e ricordi intrusivi. In questa fase prendi in considerazione aspetti concreti come frequenza, budget, preferenza per il setting in presenza o online, e quanto ti senti a tuo agio con strumenti strutturati come compiti tra una seduta e l’altra.
Verifica titoli, metodo e affinità personale
Prima di contattare un professionista, metti a fuoco alcuni criteri fondamentali per capire come scegliere lo psicologo in modo consapevole: controlla l’iscrizione all’Albo degli psicologi e l’eventuale specializzazione in psicoterapia; leggi la descrizione del metodo di lavoro e degli ambiti di cui si occupa; valuta la chiarezza su onorari, durata delle sedute e modalità di cancellazione. Ricorda che l’alleanza terapeutica, cioè la qualità della relazione e la sensazione di sentirti ascoltato e compreso, è uno dei predittori più forti dell’efficacia di un percorso. Dopo il primo colloquio, chiediti: mi sono sentito al sicuro? Ho capito la proposta di lavoro? Mi è stato chiesto di fissare obiettivi realistici e misurabili?
Leggi anche
- Mindful walking, la camminata consapevole
- Le pratiche per raggiungere lo stato di flow
- Le strategie per rilassarsi senza sensi di colpa
Criteri pratici per scegliere: una checklist rapida
Per orientarti, ecco alcuni criteri essenziali da valutare prima di iniziare:
- Abilitazione e iscrizione all’Albo: verifica che lo psicologo sia regolarmente iscritto e, se offre psicoterapia, che sia psicoterapeuta abilitato.
- Esperienza nell’area del tuo problema: ansia, depressione, dipendenze, disturbi del sonno, percorso di coppia o sostegno alla genitorialità.
- Approccio dichiarato e trasparenza: modalità di lavoro, frequenza prevista, durata media dei cicli, possibilità di integrare tecniche specifiche.
- Aspetti economici e organizzativi: costo, eventuale bonus psicologo o altri sostegni, politiche di recupero/cancellazione.
- Feeling e alleanza terapeutica: ti senti rispettato, ascoltato, non giudicato? La comunicazione è chiara e coerente con i tuoi obiettivi?
Bonus psicologo: come funziona nel 2025
Il bonus psicologo è stato reso strutturale dalla legge di bilancio 2023 e viene rifinanziato periodicamente. Per l’annualità 2025, le domande si presentano sul portale INPS dal 15 settembre al 14 novembre 2025. Il contributo sostiene le spese per le sedute di psicoterapia presso professionisti privati iscritti all’Albo e aderenti, con un rimborso fino a 50 euro a seduta e un massimale di 1.500 euro per beneficiario, variabile in base all’ISEE: fino a 15.000 euro ISEE il tetto è 1.500 euro; tra 15.000 e 30.000 euro è 1.000 euro; tra 30.000 e 50.000 euro è 500 euro. Requisiti essenziali: residenza in Italia e ISEE valido fino a 50.000 euro. Le informazioni ufficiali, con istruzioni e scadenze, sono disponibili sul sito INPS e sul portale del Ministero della Salute.
Suggerimento operativo: se rientri nei requisiti ISEE, attiva per tempo la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per avere l’ISEE aggiornato prima di fare domanda. Ricorda anche che il professionista deve aderire alla misura: chiedi conferma durante il primo contatto.
Adolescenza e richiesta di aiuto: perché sta crescendo
Negli ultimi anni si è osservata una crescita del disagio psicologico tra preadolescenti e adolescenti: indicatori nazionali riportano che l’indice di salute mentale tra i giovani in Italia nel 2024 è risalito ma resta sotto i livelli pre-pandemici. È un segnale duplice: da un lato migliora rispetto al 2023, dall’altro persiste un gap che non va sottovalutato. Tra i fattori in gioco rientrano isolamento sociale, uso intensivo dei social, carico scolastico percepito, incertezze familiari ed economiche. Depressione e ansia sono tra le condizioni più frequenti, e l’età di esordio di molti disturbi è spesso anteriore ai 24 anni, per cui intervenire presto con percorsi mirati può prevenire cronicizzazioni e ridurre il rischio di esiti gravi.
Per i genitori: segnali come calo del rendimento scolastico, ritiro dalle attività preferite, disturbi del sonno, irritabilità persistente, somatizzazioni ricorrenti o pensieri auto-svalutanti meritano attenzione. Cercare un consulto non significa etichettare, ma prendersi cura. Molti servizi territoriali e professionisti privati offrono percorsi per minori e famiglie; il bonus psicologo può alleggerire i costi del primo ciclo di sedute.
Come partire con il piede giusto
Prima di confermare il percorso, concorda un primo colloquio conoscitivo e formula 2 o 3 obiettivi concreti, ad esempio: ridurre gli attacchi d’ansia a una frequenza sostenibile; migliorare la gestione del sonno; potenziare abilità di regolazione emotiva e comunicazione assertiva. Chiedi come verrà misurato il progresso (scale cliniche, monitoraggi settimanali, compiti tra le sedute) e ogni 6-8 incontri verifica insieme allo psicologo che la direzione sia quella attesa. Se non percepisci movimento dopo un periodo ragionevole, è legittimo ridefinire gli obiettivi o valutare un invio a un collega con competenze più specifiche.
In sintesi operativa
Punta su tre pilastri: bisogni chiari, professionista qualificato e alleanza terapeutica solida. Considera le opportunità offerte dal bonus psicologo per rendere l’accesso più sostenibile, e ricorda che chiedere aiuto è un atto di forza e di cura verso te stesso e chi ti sta vicino.
Foto pexels
©RIPRODUZIONE RISERVATA