Comprare una bici da corsa: i Pro e Contro

comprare una bici da corsa pro e contro

Hai voglia di comprarti una bici da corsa e stai cercando di valutare i pro e contro. Lo sappiamo bene, ci siamo passati tutti. Potrebbe essere la tua unica bici, che usi per tenerti in forma, allenarti e magari vorresti usarla anche per andare al lavoro. Oppure hai già un’altra bici, una city-bike o una MTB, e vuoi allargare il tuo parco bici. Oppure sei indeciso tra BDC, mountain bike e gravel, e hai bisogno di una checklist per fare la scelta finale. Qualunque sia la tua motivazione ci sono tante cose di cui tener conto, a cominciare ovviamente dal budget che hai a disposizione: su quello che ti puoi comprare in base a caratteristiche e prezzi di una bici da corsa abbiamo già scritto questi consigli. Per i pro e contro di una bici da corsa invece continua a leggere qui sotto.

Comprare una bici da corsa: i pro

1. È veloce
Su questo non ci sono dubbi. A parità di gamba di chi è in sella, non c’è bicicletta più veloce di una bici da corsa. Dovrebbe essere un assioma, ma qualche motivazione è necessaria. Sono biciclette pensate per le prestazioni, quindi il peso del telaio e dei diversi componenti è ridotto al minimo (pur con tutte le differenze tra una budget e una top di gamma), la geometria del telaio è pensata per posizionare chi pedala nel modo più aerodinamico e biomeccanicamente efficiente possibile, gli pneumatici sottili sono finalizzati alla massima scorrevolezza e i rapporti sono calibrati per il massimo sviluppo metrico (al netto della gamba di chi pedala). Quali che siano i tuoi interessi sulla velocità, questa cosa è indubbia: se la usi per lunghi giri di allenamento, a parità di tempo fai sicuramente più chilometri che con qualunque altra bicicletta; se la usi per il commuting ci metti sicuramente meno tempo che con qualunque altra bicicletta; se ti piace la velocità in sé non troverai nulla di paragonabile.

Comprare una bici da corsa: i Pro e Contro

2. È leggera
È un prerequisito del punto precedente che però ha anche alcune conseguenze di cui tener conto. Partiamo da un dato di fatto: una bici da corsa la sollevi facilmente con una mano e la sposti senza fatica. Il che può essere un vantaggio se per esempio la tieni in casa e devi fare delle rampe di scale. Oppure la usi per il bike-to-work dell’ultimo miglio e devi prima salire e scendere da un treno. O ancora se la devi caricare in auto (sul tetto, per andare in vacanza, o nel baule o sui sedili posteriori per raggiungere il tuo gruppo di amici per la pedalata domenicale o la Granfondo a cui ti sei iscritto). O ancora se quando finisci di usarla la devi appendere a dei ganci da parete, in casa, in cantina o nel garage. Se non ti fidi vai in un negozio di bici e prova a sollevare un modello da corsa, una MTB e una city bike: le BDC pesano generalmente meno di 10 kg, anche meno di una confezione da 6 di acqua, le altre molto di più.

 

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3. Puoi farci lunghe distanze
Leggerezza + velocità = lunghe distanze. Il che può significare tante cose. Per esempio che in una domenica mattina puoi fare un giro da un centinaio di km, che con un’altra bici non arriveresti in tempo per quando l’arrosto con patate al forno è pronto in tavola. Oppure che se la usi per il commuting i 30 km da casa all’ufficio li fai nello stesso tempo che impiegheresti in auto (ok, 30 km non sono una lunga distanza in assoluto, ma per il commuting sì). Volendo puoi farci anche del cicloturismo e dei viaggi a tappe per le vacanze (ma su questo poi devi valutare bene la possibilità di bikepacking, e forse è meglio una gravel o una touring)

4. È efficiente
Significa che hai il massimo risultato con il minimo sforzo, qualunque cosa questo significhi per te. È il risultato dei punti precedenti tra leggerezza, aerodinamicità, posizione biomeccanicamente vantaggiosa in sella, scorrevolezza degli pneumatici, ottimizzazione dei rapporti. E questo è un vantaggio per qualunque cosa tu voglia fare, dall’arrivare al lavoro senza sudare allo scalare una delle mitiche salite del ciclismo a fare il record di km o velocità media in una uscita.

5. È perfetta per allenarti
Se con la bici ti vuoi soprattutto allenare, il fatto che una bici da corsa sia “efficiente” la rende lo strumento migliore che puoi prendere. Semplificando e generalizzando molto, perché non è questo il focus di questo articolo: allenarsi significa combinare volume (km, tempo e distanze) e intensità (velocità, frequenza di pedalata, frequenza cardiaca, forza impressa sui pedali). E per tutti i motivi sopra elencati non c’è bicicletta migliore per ottenere ciò che una bici da corsa.

Comprare una bici da corsa: i contro

1. È scomoda
Inutile girarci intorno: la posizione in sella a una bici da corsa, da valutare attentamente con un biomeccanico che imposti le giuste regolazioni, è la migliore dal punto di vista aerodinamico e biomeccanico non ma non è la più comoda in assoluto. Ti ritroverai allungato in avanti e abbassato verso il manubrio, che va benissimo se vuoi spingere sui pedali e sfrecciare veloce. Ma la comodità è un’altra cosa.

2. È delicata
Proprio perché ogni componente è ridotto all’osso e tirato al massimo, una bici da corsa non è una bicicletta che puoi maltrattare. Ha bisogno di manutenzione regolare in ogni componente, dai freni alla trasmissione, e se ti cade (o cadi) son dolori. Non che le bici si debbano per forza di cose maltrattare, ma insomma una mountain bike o una gravel sono pensate per resistere a ben altre sollecitazioni. Quindi pensaci bene all’uso che ne vuoi fare, perché poi metterci le mani costa dei soldini.

3. Trasmette ogni vibrazione
Senza entrare nella discussione tra telaio in carbonio e telaio in alluminio, ma è indubbio che con una bici da corsa senti ogni granello di sabbia che ti passa sotto le ruote. È un po’ come passare sopra un dosso rallentatraffico con una macchina sportiva o un SUV. Le bici da corsa sono fatte per sfrecciare sull’asfalto, e fuori dall’asfalto scordati di usarle. Sì, ci sono i temerari che le usano anche sulle strade bianche, ma per quello allora ci sono le gravel, che possono essere un buon compromesso. Ma anche in città, se devi farti pavé, sampietrini e quant’altro non è la cosa più gradevole per i tuoi glutei, per la tua schiena e per le tue braccia.

4. È poco stabile
No, non in assoluto, perché finché rimani sull’asfalto e la usi per allenarti o fare lunghi giri sono il massimo della stabilità. Ma guarda le rotaie di un tram e pensa a come potrebbero comportarsi le ruotine sottili di una bici da corsa rispetto a quelle di una city bike, di una touring o una mountain bike. E ancora immagina l’asfalto bagnato dalla pioggia: un conto sono i Pro che gareggiano e le guidano con maestria, un altro per noi comuni mortali per cui diventa come guidare sul ghiaccio.

Ora che sei arrivato fino a questo punto: se proprio sei deciso a comprare una BDC, qui trovi i consigli su telaio, ruote e trasmissione; se invece ti è venuto il dubbio tra BDC e MTB, qui trovi la comparazione dei rispettivi Pro e Contro; e infine se ti è venuto il tarlo della gravel, tutto quello che devi sapere lo trovi qui.

Photo by Pavel Danilyuk from Pexels

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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