Correre in pista: pro e contro

Allenarsi sui mitici 400 metri di tartan e correre in pista ha degli indubbi vantaggi ma anche qualche svantaggio di cui tener conto

Alla maggior parte di noi che corriamo per strada prima o poi viene voglia di provare a correre in pista. Lo sappiamo benissimo che non parteciperemo mai a un gala di atletica, e che non ci misureremo mai con una competizione sui mitici 400 metri in tartan.
E però è pieno di runner che qualche volta a settimana, o di tanto in tanto, vanno ad allenarsi in pista. Anche se poi il massimo che faranno è una maratona o una mezza in strada, o più probabilmente qualche bella tapasciata o 10 km a spintonarsi nel gruppone. Ma quali sono i Pro e i Contro di correre in pista?

Correre in pista: i Pro e Contro

Tralasciando i “soliti” benefici della corsa, che riguardano qualunque fondo su cui la pratichiamo, ci sono dei vantaggi e degli svantaggi specifici dell’anello in tartan su cui si allenano abitualmente i veri atleti?

Vantaggi

La pista è liscia come una… pista
Niente buche, tombini, marciapiedi, sassi, radici, paletti o quant’altro puoi incontrare per strada o sui marciapiedi. La pista è una pista, e non devi pensare ad altro che a correre. E la sensazione è goduria piena, assoluta, totale.

Pensi solo a correre
La conseguenza del primo punto: ti puoi veramente focalizzare su te stesso e sulla tua corsa, qualunque sia il tuo obiettivo. Stai migliorando la tecnica? Stai facendo un allenamento al limite? Hai una tabella ben precisa da seguire? La pista è il posto migliore in cui tu possa essere in questo momento.

Hai riferimenti precisi
Sì certo, tutti ormai abbiamo il nostro sportwatch con tutti i dati in tempo reale che neanche un missile spaziale. Però la pista è qualcosa di più e di meglio: un giro sono 400 metri, in rettilineo 100, hai i segnali per tutte le altre distanze che ti servono.

Allenamenti più intensi
La pista è il tempio degli allenamenti più massacranti. Se anche non gareggerai mai in pista, inserire nel tuo programma degli allenamenti specifici come le ripetute o il fartlek, il Tempo Run o il progressivo può solo fare del bene ai tuoi obiettivi di performance. E non c’è luogo migliore dove tenere sotto controllo tempi e velocità e azzerare le variabili che non puoi controllare.

Non sei solo
Ecco, vero che la pista è il luogo in cui ci si allena duramente, ma è anche vero che spesso per strada corri da solo mentre in pista di solito c’è un sacco di gente con cui scambiare almeno uno sguardo tra una ripetuta e l’altra. E la fatica condivisa pesa meno.

Correre in pista

LEGGI ANCHE: Questioni di fondo: cambiare superficie di corsa è più divertente

Svantaggi

Il percorso è segnato
Sì, in fondo è una roba un po’ da criceti. Giri in tondo, tagli il traguardo, giri in tondo, tagli il traguardo. Se per te la corsa ha un aspetto ludico ed esplorativo, no, la pista non è quello di cui hai bisogno.

Tendini e articolazioni potrebbero risentirne
Lo capisci già appena ci metti piede che il tartan della pista è un’altra cosa rispetto al duro asfalto della strada. E siccome è più elastico è necessario anche adattare la propria tecnica di corsa, per evitare di sovraccaricare tendini e articolazioni.

Rischi di allenarti in modo asimmetrico
Sì, se giri sempre nello stesso senso il rischio è quello di sovraccaricare sempre lo stesso lato del corpo. Già non siamo propriamente una macchina perfettamente equilibrata, se poi ci mettiamo il carico di allenarci girando sempre in un senso non ci facciamo decisamente del bene. Il segreto sarebbe quello di cambiare senso di percorrenza di tanto in tanto, ma tieni conto che non sei da solo in pista e non è il caso di imboccare l’autostrada contromano…

Per rimanere aggiornato sui nostri articoli seguici su Google News

 

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

Potrebbe interessarti anche...