Le Asisc Gel Nimbus 15 sono la nostra scarpa da running ideale. E non perché ce l’ha detto Giorgio Garello di Asics, ma perché per consigliarcela ci ha fatto l’analisi completa dei nostri piedi con il Foot ID. Cosa avevamo scoperto? Che abbiamo i piedi di lunghezza diversa, con due angoli del tallone completamente diversi e un sacco di altri pasticci lì sotto al piano terra. Ma soprattutto che prima di puntare a scarpe specifiche era meglio macinare chilometri con delle scarpe neutre e con grandi doti di ammortizzazione. Come sono appunto le Asics Gel Nimbus 15.
La loro storia è lunga e ben conosciuta: sono le scarpe per chi corre tutti i giorni, solide, ammortizzate, stabili, durevoli e di successo, tanto che quando Asics, nella versione 14, aveva limato un po’ di intersuola puntando ad alleggerirle e velocizzarle, lo zoccolo duro dei suoi fan aveva più che storto il naso.
Le Nimbus 15 sono tornate all’antico carattere, con alcuni aggiustamenti sostanziali che l’hanno riportata alla sua natura di scarpa macina-chilometri.
Il primo è nell’intersuola, ora meno rigida di quella della versione 14: è composta di 2 strati, quello più alto in una mescola morbida chiamata SpEva, che ammortizza a contatto con il piede, quello inferiore invece in Solyte, una schiuma più densa, meno ammortizzante ma più rimbalzante e reattiva. E poi ovviamente c’è gel a profusione che manco i rockabilly negli anni Cinquanta: generose iniezioni nella talloniera, nell’avampiede e pure nel mesopiede dove c’è il metatarso, e forse il segreto è di Pulcinella, nel senso che è proprio il gel a renderle ancora una volta così morbide e ammortizzanti.
Se in medio stat virtus, anche la tomaia è stata rivista: sembra quella di prima, e invece quando la guardi con attenzione ti rendi conto che sono spariti i ‘duri’ rinforzi in Biomorphic Fit e sono comparsi quelli in Fluid Fit, un mesh che si adatta al piede, si espande in diverse direzioni e alla fine sostiene il piede senza costringerlo troppo.
E poi c’è il sotto, ovvero la suola: nella versione da uomo c’è il Truststic System, che riduce le possibilità di torsione e, combinato con la GuidanceLine nella suola, rende la rullata più stabile, diretta, fluida e continua.
Insomma, metti insieme ammortizzazione, sostegno e stabilità e ne viene fuori davvero un muletto (siamo sui 330 grammi di peso per capirci) di quelli che magari non ci vinci il Gran Premio, ma le usi tutti i giorni per mordere l’asfalto, e quando torni a casa e te le togli i tuoi piedi ti guardano, ti fanno gli occhioni dolci e ti ringraziano sinceramente.
Prezzo: 170 euro
Pro: tra i tuoi piedi e l’asfalto c’è tanta, tanta protezione
Contro: non sono delle impalpabili, leggerissime pantofole da corsa
Adatta a: runner neutri, pesantucci, anche tapascioni, ma che sanno cosa sono i chilometri
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