Ciaspole in Piemonte: i 15 percorsi più belli (lontano dalla folla)

Ciaspole in Piemonte: i 15 percorsi più belli (lontano dalla folla)

Il Piemonte è una delle regioni più sottovalutate per le ciaspolate, eppure offre una varietà incredibile che poche altre possono vantare. Dall’anfiteatro alpino che circonda la regione su tre lati nascono valli selvagge e autentiche, lontane dal turismo di massa: dall’Ossola a nord con le sue valli walser, alla Val di Susa olimpica, dalle valli cuneesi che guardano al Monviso fino alle dolci colline del Canavese dove la montagna incontra la pianura. Ciò che rende speciali le ciaspolate in Piemonte è proprio questa autenticità. Qui non trovi le località super attrezzate e affollate di altre regioni, ma valli dove il tempo sembra essersi fermato, rifugi familiari dove ti accolgono con polenta e brasato, borghi walser con le loro case di pietra e legno, e soprattutto quel silenzio profondo che solo la montagna vera sa regalare.

Ciaspole in Piemonte: i 15 percorsi più belli (lontano dalla folla)

Il Piemonte è perfetto per chi cerca qualcosa di diverso: meno folla, più natura; meno mondanità, più sostanza. E il bello è che da Torino in un’ora sei già sui sentieri innevati delle valli di Lanzo o della Val di Susa. Da Milano, in due ore raggiungi l’Ossola o le valli cuneesi.

Una nota importante sulla sicurezza: anche in Piemonte è obbligatorio portare ARVA, pala e sonda quando si esce dai sentieri battuti e segnalati. I percorsi che ti propongo sono tutti su itinerari turistici con rischio valanghe contenuto, ma è sempre fondamentale consultare il bollettino prima di partire.

Ora metti le ciaspole ai piedi e scopri il Piemonte più autentico!

I 15 PERCORSI IN SINTESI

PROVINCIA DI VERBANO-CUSIO-OSSOLA (Ossola) 1. Alpe Devero – Lago delle Streghe 🟢 Facile 2. Val Vigezzo – Alpe Scaredi 🟡 Medio 3. Val Formazza – Val d’Otro 🟡 Medio

PROVINCIA DI TORINO 4. Valli di Lanzo – Colle di San Giacomo 🟢 Facile 5. Val di Susa – Cima Bosco 🟢 Facile 6. Val di Susa – Valle Stretta (Bardonecchia) 🟢 Facile 7. Val di Susa – Lago Nero e Rifugio Mautino 🟡 Medio 8. Val Pellice – Rifugio Jervis 🟡 Medio 9. Canavese – Pian delle Nere 🟢 Facile 10. Ceresole Reale – Lago Serrù 🟡 Medio

PROVINCIA DI BIELLA 11. Oasi Zegna – Alpe Montuccia 🟢 Facile

PROVINCIA DI VERCELLI 12. Valsesia – Val d’Otro e Pianmisura 🟡 Medio

PROVINCIA DI CUNEO 13. Valle Po – Pian del Re 🟡 Medio 14. Valle Varaita – Lago Secco 🟡 Medio 15. Valle Gesso – Casa Reale di Caccia del Valasco 🟡 Medio

PROVINCIA DI VERBANO-CUSIO-OSSOLA: L’OSSOLA SELVAGGIA

L’Ossola è una di quelle zone che solo i veri amanti della montagna conoscono. Valli profonde, natura selvaggia, borghi walser dove si parla ancora un dialetto tedesco. Qui la montagna è autentica e le ciaspolate ti portano in luoghi dove il turismo di massa non è ancora arrivato.

1. Alpe Devero – Dal Rifugio Corte al Lago delle Streghe

📍 Partenza: Alpe Devero, località Ai Ponti (1631m)
Durata: 2 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 4 km
📈 Dislivello: 150m
🎯 Difficoltà: 🟢 Facile
🅿️ Parcheggio: Ampi parcheggi all’Alpe Devero

L’Alpe Devero è un gioiello nascosto dell’Ossola, una conca magica circondata da vette imponenti. Il percorso al Lago delle Streghe è uno dei più affascinanti e facili della zona: si parte dalla località Ai Ponti (poco prima del vecchio albergo Cervandone) e si imbocca la traccia che costeggia il fiume attraversando una foresta di larici incantata.

Il sentiero è praticamente pianeggiante fino a Crampiolo, dove si supera la locanda Fizzi e la piccola chiesetta. Qui si attraversa il torrente su un ponte e si seguono le chiare indicazioni per il Lago delle Streghe. L’ultimo tratto sale dolcemente tra i larici fino a una piccola elevazione che nasconde il lago.

Quando arrivi, lo spettacolo è garantito: il Lago delle Streghe (1780m) si apre improvvisamente davanti a te, completamente ghiacciato e innevato, circondato dalle vette del Cervandone e del Pizzo Cistella. L’atmosfera è magica, quasi surreale. Il nome deriva dalle leggende locali sulle masche (le streghe piemontesi) che si dice si riunissero qui nelle notti di luna piena.

Il percorso è perfetto per famiglie e principianti: poco dislivello, sentiero largo e ben tracciato, paesaggi da favola. L’Alpe Devero offre anche molti altri itinerari, quindi se ti piace puoi esplorare anche altre zone.

Perché vale la pena: Ambiente fiabesco, facilità assoluta, uno dei laghi ghiacciati più fotogenici delle Alpi. Perfetto per chi cerca la magia senza fatica.

2. Val Vigezzo – Dall’Alpe di Paglio all’Alpe Scaredi

📍 Partenza: Fondo Li Gabbi (1238m), Val Loana
Durata: 4 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 7 km
📈 Dislivello: 600m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Presso Fondo Li Gabbi, fine della strada asfaltata

La Val Vigezzo, chiamata anche “Valle dei Pittori” per la luce speciale che la caratterizza, d’inverno si trasforma in un paradiso per ciaspolatori. Questa escursione parte da Fondo Li Gabbi, nel comune di Malesco, e sale all’Alpe Scaredi attraverso la Val Loana.

Il percorso inizia seguendo le indicazioni per l’Alpe Scaredi. Il primo tratto è sostanzialmente pianeggiante e si snoda seguendo il torrente (puoi tenere sia la destra che la sinistra orografica, i due sentieri si congiungono poco dopo). Raggiunte le vecchie fornaci, inizia la parte più impegnativa: una serie di gradini ripidi che salgono nel bosco di abeti.

La fatica è compensata dagli scorci che si aprono man mano che si sale. Superata l’Alpe Cortenuovo (dove puoi fare una pausa per riprendere fiato), si continua fino all’Alpe Scaredi (1842m), un bellissimo alpeggio panoramico con vista sulla Val Vigezzo. L’ambiente è selvaggio e poco frequentato, perfetto per chi cerca solitudine.

Questa è una ciaspolata che richiede un minimo di allenamento per il dislivello, ma non presenta difficoltà tecniche. Il rifugio all’alpe Scaredi d’inverno è chiuso, quindi porta con te acqua e snack.

Perché vale la pena: Ambiente autentico lontano dalle folle, panorami spettacolari sulla Val Vigezzo, senso di wilderness vero. Per chi cerca qualcosa di più impegnativo ma appagante.

3. Val Formazza – Val d’Otro e Alagna Valsesia

📍 Partenza: Frazione Riale, Alagna Valsesia (1191m)
Durata: 5 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 7 km
📈 Dislivello: 700m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Presso la frazione Riale

Ciaspole in Piemonte: i 15 percorsi più belli (lontano dalla folla)

La Val d’Otro è una delle valli più belle e selvagge della Valsesia, ai piedi del Monte Rosa. Questa ciaspolata parte da Riale e sale nel bosco di abeti seguendo un sentiero che in estate è molto frequentato, ma d’inverno diventa un regno del silenzio.

Il primo tratto è il più ripido: si sale nel bosco fitto con pendenza sostenuta. Dopo circa un’ora si sbuca sul terrazzo glaciale di Otro, un altopiano punteggiato dalle caratteristiche case walser delle frazioni Dorf e Scarpia, con la bella chiesetta affrescata che spicca nella neve. Qui l’ambiente cambia: dal bosco chiuso si passa a un paesaggio aperto con larici radi.

Si continua a salire dolcemente tra i larici fino a raggiungere l’alpeggio di Pianmisura (1861m). Il panorama è spettacolare: da una parte il Monte Tagliaferro con i suoi ghiacciai, dall’altra il Corno Bianco. Il senso di isolamento e wilderness è totale.

Questa ciaspolata richiede buone gambe per il dislivello e la lunghezza, ma regala un’esperienza di montagna autentica. L’ambiente walser, con le sue case di legno e pietra, aggiunge fascino storico all’escursione.

Perché vale la pena: Uno degli ambienti walser più belli delle Alpi, panorami sul Monte Rosa, senso di avventura vera. Per escursionisti con esperienza e allenamento.

PROVINCIA DI TORINO: DALLE OLIMPIADI AI BORGHI ALPINI

La provincia di Torino offre estrema varietà: dalle valli vicinissime al capoluogo come le Valli di Lanzo, alle valli olimpiche della Val di Susa, fino al Parco del Gran Paradiso. Accessibilità e bellezza si uniscono perfettamente.

4. Valli di Lanzo – Dalla Frazione Vrù al Colle di San Giacomo

📍 Partenza: Vrù (1030m), frazione di Cantoira
Durata: 3 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 5 km
📈 Dislivello: 420m
🎯 Difficoltà: 🟢 Facile
🅿️ Parcheggio: Piazzola presso lo chalet di legno a Vrù

Le Valli di Lanzo sono le montagne di casa dei torinesi, raggiungibili in meno di un’ora dal capoluogo. Questa ciaspolata parte da Vrù, una minuscola frazione con vista spettacolare sulla Val Grande e sulla Val d’Ala.

Si lascia l’auto presso uno chalet di legno adibito a bar e si segue la stradina che prosegue oltre le case. Dopo un ponte su un ruscello, si entra nel bosco sulla sinistra e si inizia a salire con pendenza costante ma mai esagerata. Il sentiero è ben tracciato e largo, perfetto anche per chi è alle prime armi.

Dopo circa un’ora si raggiungono le case de La Blinant (1299m), dove si apre un panorama stupendo sulla valle. Vale la pena fermarsi qui per ammirare il paesaggio e riprendere fiato. Si continua poi attraversando prima una radura, poi un suggestivo bosco di betulle, fino a raggiungere il Colle di San Giacomo (1450m) dopo altri 30 minuti.

Dal colle il panorama abbraccia le valli circostanti e, nelle giornate limpide, si intuisce la pianura torinese in lontananza. È una ciaspolata perfetta per un sabato pomeriggio o una domenica mattina, senza dover fare troppi chilometri da Torino.

Perché vale la pena: Vicinissima a Torino, panoramica, facile ma gratificante. Perfetta per chi ha poco tempo ma vuole comunque una bella esperienza sulla neve.

5. Val di Susa – Alla Cima Bosco da Thures

📍 Partenza: Thures (1667m), frazione di Cesana Torinese
Durata: 4 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 6 km
📈 Dislivello: 700m
🎯 Difficoltà: 🟢 Facile
🅿️ Parcheggio: Nel paese di Thures

La Cima Bosco è un classico dell’alta Val di Susa, adatto anche ai principianti nonostante il dislivello importante. Il percorso si snoda su pendii dolci alternati a boschi radi di larici, con un’esposizione che lo rende percorribile anche subito dopo una nevicata grazie al ridotto rischio valanghe.

Si parte direttamente dal paese di Thures, seguendo le indicazioni per la Cima Bosco. Il sentiero sale gradualmente attraversando prima il bosco, poi aprendosi su pendii più aperti. La pendenza è costante ma mai eccessiva, e la traccia è quasi sempre battuta.

Man mano che si sale, la vista diventa sempre più spettacolare: i monti della Valle di Ripa, della Valle Argentera, il gruppo della Rognosa, l’alta Val Chisone, l’alta Val di Susa e la Val Thuras. Il panorama abbraccia anche le pareti calcaree del Monte Furgon e del Roc del Boucher.

La Cima Bosco (2367m) si raggiunge dopo circa 2 ore di salita costante. Dalla vetta, il panorama a 360 gradi ripaga ogni sforzo. Questa è una ciaspolata che ti fa sentire davvero in montagna, pur rimanendo su un percorso turistico sicuro.

Perché vale la pena: Panorami spettacolari sull’alta Val di Susa, percorso sicuro anche per principianti, senso di conquista arrivando in vetta. Classico imperdibile.

6. Val di Susa – Valle Stretta da Bardonecchia

📍 Partenza: Pian del Colle (1650m), Bardonecchia
Durata: 4-5 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 10 km
📈 Dislivello: 250m
🎯 Difficoltà: 🟢 Facile
🅿️ Parcheggio: Ampio parcheggio a Pian del Colle

La Valle Stretta è una delle valli più affascinanti delle Alpi: stretta tra Italia e Francia, è rimasta quasi disabitata e conserva un’atmosfera d’altri tempi. D’inverno, con la neve, diventa un luogo magico.

Si parte da Pian del Colle, appena fuori Bardonecchia, dove termina la strada asfaltata. Da qui inizia una comoda strada sterrata che serpeggia nella valle seguendo il corso del fiume. Il percorso è sostanzialmente pianeggiante, con solo lievi saliscendi, il che lo rende perfetto per famiglie e principianti.

Si cammina tra boschi di larici e pini, radure bianche e il fiume che scorre ghiacciato. L’atmosfera è da valle incantata: il silenzio è totale, rotto solo dallo scricchiolio delle ciaspole sulla neve. Dopo circa 2 ore si raggiungono i rifugi della Valle Stretta (Rifugio I Re Magi e Rifugio 3° Alpini), entrambi aperti nei weekend per pranzo.

Puoi scegliere se fermarti ai rifugi per mangiare e poi tornare indietro, oppure proseguire ancora verso il fondo valle. La valle è lunga, quindi puoi modulare la distanza in base alle tue capacità e al tempo disponibile.

Perché vale la pena: Una delle valli più belle e incontaminate delle Alpi, facile e adatta a tutti, rifugi accoglienti per pranzo. Esperienza completa tra natura e gastronomia.

7. Val di Susa – Dal Lago Nero al Rifugio Mautino

📍 Partenza: Bousson (1650m), frazione di Cesana Torinese
Durata: 3-4 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 7 km
📈 Dislivello: 400m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: All’inizio della strada per il Lago Nero a Bousson

Questa ciaspolata parte da Bousson e attraversa una foresta di pini e larici che in alcuni tratti si dirada mostrando panorami spettacolari su Sestriere e le sue cime innevate. Il percorso segue la strada che porta al Lago Nero, ma d’inverno questa è chiusa al traffico e diventa il regno dei ciaspolatori.

Si cammina immersi nel bosco, con il caratteristico “crunch” della neve sotto le ciaspole come unica colonna sonora. Usciti dal bosco, ci si ritrova davanti al Lago Nero, molto probabilmente ghiacciato e coperto di neve, che crea un contrasto spettacolare con il verde scuro degli abeti circostanti.

Sulla destra si vede il Rifugio Capanna Mautino, la meta finale. L’ultimo tratto è il più impegnativo, con una salita più ripida, ma sapere che ti aspetta una succulenta polenta fumante al rifugio (aperto nei weekend) è la motivazione perfetta per continuare.

Dal rifugio, il panorama su Sestriere e la Val Chisone è stupendo. È il posto perfetto per un pranzo rigenerante prima della discesa, più facile e veloce della salita.

Perché vale la pena: Percorso vario tra boschi e lago ghiacciato, rifugio accogliente con cucina tipica, panorami sulla Val Chisone. Perfetto per un’esperienza completa.

8. Val Pellice – Alla Malga Jervis da Villanova

📍 Partenza: Villanova (1222m), frazione di Bobbio Pellice
Durata: 3 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 6 km
📈 Dislivello: 510m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Ampio parcheggio a Villanova

La Val Pellice è una delle valli valdesi del Piemonte, ricca di storia e tradizioni. Questa ciaspolata al Rifugio Jervis è un classico invernale della zona. Si parte da Villanova, ultima frazione raggiungibile in auto, dove si trova un ampio parcheggio.

Dall’abitato si scende verso il torrente e si imbocca il sentiero sulla destra che inizia a salire nel bosco. Questa prima parte richiede attenzione, soprattutto se c’è ghiaccio, quindi è bene avere bastoncini e procedere con calma. Superato il tratto boscoso, ci si immette sulla strada carrozzabile che sale con pendenza costante.

Si passa nei pressi della Cascata del Pis, uno spettacolo naturale che d’inverno si trasforma in una scultura di ghiaccio. La strada continua con alcuni tornanti fino a raggiungere la Conca del Prà, dove sorge il Rifugio Jervis (1732m).

Il rifugio è un punto di riferimento della Val Pellice, aperto nei weekend invernali, e offre cucina tipica piemontese. La vista dalla conca abbraccia tutta la valle e, nelle giornate limpide, arriva fino alla pianura.

Perché vale la pena: Valle storica e affascinante, rifugio accogliente con tradizione, cascata ghiacciata spettacolare. Per chi cerca autenticità e storia oltre al paesaggio.

9. Canavese – Al Pian delle Nere da Castelnuovo Nigra

📍 Partenza: Castelnuovo Nigra, oltre la cappella della Visitazione (1049m)
Durata: 2 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 4 km
📈 Dislivello: 290m
🎯 Difficoltà: 🟢 Facile
🅿️ Parcheggio: Presso la cappella della Visitazione

Il Pian delle Nere è un bellissimo altopiano panoramico sul Canavese, molto amato d’estate per le escursioni e d’inverno per le ciaspolate. È perfetto per chi cerca un’escursione facile ma appagante, senza allontanarsi troppo da Torino.

Si parte dal parcheggio oltre la cappella della Visitazione a Castelnuovo Nigra e si segue il sentiero che sale dolcemente nel bosco. La pendenza è moderata e il sentiero è largo, quindi è adatto anche a famiglie con bambini o principianti assoluti.

Dopo circa un’ora di cammino tranquillo si arriva all’Alpe Pian delle Nere (1341m), un ampio altopiano con vista spettacolare sul Canavese e sulla pianura. Nelle giornate limpide si vedono Torino e le Alpi dall’altra parte, creando un contrasto affascinante tra montagna e città.

L’altopiano è perfetto per una pausa: ci sono panchine e tavolini (sepolti nella neve) dove fermarsi per uno snack o semplicemente per godersi il panorama. Il ritorno è veloce, sempre sullo stesso sentiero.

Perché vale la pena: Vicinissimo a Torino, facilissimo, panorama unico su pianura e montagne. Ideale per chi inizia o per famiglie con bambini.

10. Ceresole Reale – Al Lago Serrù nel Parco del Gran Paradiso

📍 Partenza: Chiapili di sopra (1748m), Ceresole Reale
Durata: 4 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 8 km
📈 Dislivello: 550m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Chiapili di sopra, fine della strada

Ciaspole in Piemonte: i 15 percorsi più belli (lontano dalla folla)

Ceresole Reale è la porta d’ingresso piemontese al Parco Nazionale del Gran Paradiso. Questa ciaspolata porta al Lago Serrù, un lago artificiale con diga situato in un anfiteatro naturale spettacolare.

Si parte da Chiapili di sopra, dove termina la strada asfaltata, e si inizia a salire seguendo la sterrata che d’estate porta alla diga. Il percorso si svolge nella Valle dell’Orco, circondati dalle vette del Gran Paradiso che superano i 4000 metri.

La salita è costante ma mai eccessiva, e man mano che si sale il panorama diventa sempre più alpino e selvaggio. Il silenzio è profondo, interrotto solo dal vento e, se sei fortunato, dal richiamo di qualche camoscio. Non è raro avvistare stambecchi in questa zona.

Arrivati al Lago Serrù (2300m), lo spettacolo ripaga ogni fatica: il lago ghiacciato, la diga, e tutt’intorno le vette innevate del Gran Paradiso. L’ambiente è quello dell’alta montagna vera, con un senso di wilderness che pochi altri posti sanno dare.

Perché vale la pena: Ambiente del Parco Nazionale del Gran Paradiso, possibilità di avvistare fauna alpina, lago e diga spettacolari. Per chi cerca la montagna vera.

PROVINCIA DI BIELLA: L’OASI ZEGNA

Il Biellese offre un gioiello unico: l’Oasi Zegna, un’area naturalistica creata dall’imprenditore Ermenegildo Zegna negli anni ’30.

11. Oasi Zegna – Da Bocchetto Sessera all’Alpe Montuccia

📍 Partenza: Bocchetto Sessera, centro fondo (1300m)
Durata: 4-5 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 16 km
📈 Dislivello: 400m
🎯 Difficoltà: 🟢 Facile
🅿️ Parcheggio: Ampio parcheggio al centro fondo

Ciaspole in Piemonte: i 15 percorsi più belli (lontano dalla folla)

L’Oasi Zegna è un territorio unico, dove la famiglia Zegna ha creato negli anni ’30 un’area naturalistica con sentieri, boschi curati e una strada panoramica spettacolare. D’inverno diventa un paradiso per lo sci di fondo e le ciaspole.

Dal centro fondo di Bocchetto Sessera partono cinque itinerari per ciaspole di diversa difficoltà. Quello all’Alpe Montuccia è il più lungo ma anche il più vario e interessante. Si segue la strada forestale innevata che si snoda tra faggete e aperture panoramiche sull’alta Valsessera.

Il percorso è sostanzialmente pianeggiante con dolci saliscendi, quindi è adatto anche a chi non ha grande allenamento (serve però un minimo di resistenza per la lunghezza). L’ambiente alterna passaggi nel bosco a scorci aperti sulle montagne biellesi, offrendo una varietà paesaggistica notevole.

Arrivati all’Alpe Montuccia (km 8), ci si trova in un alpeggio con vista spettacolare. Da qui si può tornare indietro sullo stesso percorso oppure fare un anello variante (consigliato solo con guida o con ottima conoscenza del territorio).

Perché vale la pena: Percorso lungo ma facile, varietà paesaggistica, ambiente curato dell’Oasi Zegna. Perfetto per chi vuole camminare a lungo senza troppa fatica.

PROVINCIA DI VERCELLI: LA VALSESIA WALSER

La Valsesia è una valle meno conosciuta ma ricchissima di fascino, con i suoi borghi walser e le viste sul Monte Rosa.

12. Valsesia – Val d’Otro e Alpeggio di Pianmisura

[Questo percorso è già stato descritto nella sezione Ossola (#3) in quanto parte da Alagna Valsesia]

PROVINCIA DI CUNEO: LE VALLI DEL MONVISO

Le valli cuneesi offrono alcuni dei paesaggi più spettacolari del Piemonte, con il Monviso che domina l’orizzonte.

13. Valle Po – Dal Pian della Regina al Pian del Re

📍 Partenza: Pian della Regina (1720m), Crissolo
Durata: 3 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 6 km
📈 Dislivello: 300m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Parcheggio al Pian della Regina

Camminare fino alle sorgenti del Po con le ciaspole è un’esperienza unica e simbolica. Il Pian del Re, ai piedi del Monviso, è il luogo dove nasce il fiume più lungo d’Italia.

Si parte dal Pian della Regina, ultimo punto raggiungibile in auto d’inverno da Crissolo. Da qui si segue la segnaletica per il Pian del Re, salendo su una strada sterrata che d’estate è carrozzabile. Il percorso è esposto e può essere ventoso, quindi porta abbigliamento adeguato.

La salita è costante ma mai eccessiva, e man mano che si sale il Monviso (3841m) si fa sempre più imponente davanti a te. È una delle montagne più belle e iconiche delle Alpi, e vederla da questo punto di vista, completamente innevata, è uno spettacolo.

Arrivati al Pian del Re (2020m), ci si trova in un anfiteatro naturale ai piedi del Re di Pietra (così è chiamato il Monviso). Qui, sepolte nella neve, ci sono le sorgenti del Po, segnalate da una piccola costruzione in pietra. Il luogo ha un’aura speciale, quasi sacra.

Perché vale la pena: Camminare fino alle sorgenti del Po è un’esperienza simbolica, il Monviso da questo punto è maestoso. Per chi ama le montagne iconiche e i luoghi carichi di significato.

14. Valle Varaita – Dal Castello di Pontechianale al Lago Secco

📍 Partenza: Castello di Pontechianale (1550m)
Durata: 4 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 7 km
📈 Dislivello: 340m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Nel borgo di Castello di Pontechianale

La Valle Varaita nasconde uno dei tesori naturalistici più preziosi del Piemonte: il Bosco dell’Alevè, una delle più estese foreste di pino cembro d’Europa. Questa ciaspolata ti permette di attraversarlo e di raggiungere il Lago Secco, un bellissimo alpeggio d’alta quota.

Si parte dal pittoresco borgo di Castello di Pontechianale, con le sue case di pietra arroccate. Si imbocca il sentiero per il Rifugio Bagnour e il Lago Bagnour (2017m), salendo gradualmente tra larici e pini. La prima parte del percorso attraversa boschi misti, poi man mano si entra nel celebre Bosco dell’Alevè.

I pini cembri, con la loro corteccia scura e le chiome cariche di neve, creano un’atmosfera da fiaba. Camminare in questo bosco d’inverno è un’esperienza che non si dimentica: il silenzio è totale, l’aria profuma di resina. Superato il Lago Bagnour, si prosegue in leggera discesa fino al Lago Secco (1890m), un altro specchio d’acqua circondato dai larici.

La lunghezza totale è di 7 km e richiede circa 4 ore tra andata e ritorno, quindi serve un minimo di allenamento. Ma l’ambiente è così speciale che la fatica passa in secondo piano.

Perché vale la pena: Attraversare il Bosco dell’Alevè è un’esperienza naturalistica unica, ambiente selvaggio e preservato. Per chi ama la natura vera e i boschi antichi.

15. Valle Gesso – Alla Casa Reale di Caccia del Pian del Valasco

📍 Partenza: Tetti Gaina (1050m), Valdieri
Durata: 5-6 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 14 km
📈 Dislivello: 700m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Tetti Gaina, dove termina la strada d’inverno

La Valle Gesso è una delle più belle del cuneese, parte del Parco Naturale Alpi Marittime. Questa ciaspolata è impegnativa per lunghezza ma offre un ambiente spettacolare e un obiettivo storico affascinante: la Reale Casa di Caccia del Valasco, edificio sabaudo del 1858.

D’inverno la strada che risale la valle è chiusa a Tetti Gaina, quindi da qui si parte a piedi (o con le ciaspole). Si segue la carrareccia perfettamente battuta dal gatto delle nevi che sale sulla sinistra orografica del vallone Gesso della Valletta. I primi 5 km sono relativamente dolci e portano alle Terme di Valdieri (1368m) e al nuovo Rifugio Casa Savoia.

Dalle terme si prosegue sulla carrareccia che si inoltra nel Vallone Valasco. Qui il paesaggio diventa più alpino e maestoso. Dopo circa 700 metri di dislivello totale, si raggiunge il pianoro del Valasco e la Reale Casa di Caccia (1763m), un edificio storico che fu residenza di caccia dei Savoia.

La lunghezza del percorso (14 km andata/ritorno) lo rende impegnativo, ma la carrareccia larga e ben battuta facilita il cammino. È perfetto per chi vuole una giornata completa in montagna, magari con pranzo al Rifugio Casa Savoia al ritorno.

Perché vale la pena: Ambiente del Parco Alpi Marittime, edificio storico dei Savoia, percorso lungo ma appagante. Per chi cerca un’escursione di giornata completa.

Quando Andare: Il Calendario delle Ciaspolate

DICEMBRE
✅ Prime nevicate sopra i 1500m
✅ Val di Susa e valli cuneesi già praticabili
⚠️ Neve non sempre stabile
Migliori zone: Val di Susa, Valle Po

GENNAIO
✅ Neve abbondante e stabile ovunque
✅ Periodo ideale per tutte le quote
⚠️ Temperature rigide in quota
Migliori zone: Tutte attive

FEBBRAIO
✅ Alta stagione, neve al top
✅ Giornate che si allungano
Migliori zone: Tutte, è il momento migliore

MARZO
✅ Clima più mite, più sole
✅ Neve ancora abbondante in quota
⚠️ Fondovalle inizia a sciogliersi
Migliori zone: Percorsi sopra i 1500m

APRILE
✅ Ultime nevi, clima primaverile
⚠️ Solo percorsi sopra i 1800m
Migliori zone: Val di Susa alta, valli cuneesi

FAQ – DOMANDE FREQUENTI

Serve l’ARVA per le ciaspolate in Piemonte?
Sì, anche in Piemonte c’è l’obbligo di ARVA, pala e sonda per chi esce dai sentieri battuti e segnalati. Per i percorsi turistici qui descritti non è obbligatorio, ma consulta sempre il bollettino valanghe.

Quali sono le ciaspolate più facili in Piemonte?
Lago delle Streghe (Alpe Devero), Pian delle Nere (Canavese), Valle Stretta (Bardonecchia) e Valli di Lanzo sono le più accessibili per famiglie e principianti.

Dove ciaspolare con i bambini in Piemonte?
Le migliori destinazioni family: Alpe Devero, Valle Stretta, Pian delle Nere, Valli di Lanzo (Vrù). Tutte con poco dislivello e percorsi sicuri.

Il Piemonte è più affollato o meno della Lombardia?
Decisamente meno. Il Piemonte è perfetto per chi cerca autenticità e vuole evitare le folle. Solo le località olimpiche della Val di Susa nei weekend possono essere più frequentate.

Quando c’è più neve in Piemonte?
Gennaio e febbraio sono i mesi migliori. L’Ossola e le valli cuneesi tendono ad avere neve più abbondante rispetto alla Val di Susa.

Posso ciaspolare da solo se sono principiante?
No, è sempre meglio avere qualcuno con esperienza. Se vuoi andare solo, scegli percorsi molto frequentati e ben segnalati, e informa sempre qualcuno del tuo itinerario.

CONCLUSIONE

Il Piemonte è una scoperta continua per chi ama le ciaspolate. Ogni valle ha la sua personalità, la sua storia, i suoi sapori. L’Ossola con le sue valli walser e i suoi borghi di pietra, la Val di Susa olimpica ma anche selvaggia, le valli di Lanzo vicinissime a Torino, le valli cuneesi con il Monviso a fare da guardiano.

Ciò che rende speciale il Piemonte è proprio questa autenticità: qui non trovi le località super turistiche e affollate, ma montagne vere, rifugi familiari, sentieri dove puoi camminare per ore senza incontrare anima viva. È la regione perfetta per chi cerca qualcosa di diverso, per chi vuole rallentare e riscoprire il vero senso della montagna.

E poi c’è la gastronomia: polenta, brasato, formaggi d’alpeggio, vini delle colline. Abbinare una ciaspolata a un pranzo in un rifugio piemontese è un’esperienza completa per corpo e spirito.

Il nostro consiglio? Se vieni da Torino, inizia dalle Valli di Lanzo o dalla Val di Susa. Se vieni da Milano, punta sull’Ossola. Prendi confidenza con i percorsi facili e poi avventurati nelle valli più remote. Ogni ciaspolata ti farà scoprire un pezzo diverso di questa regione straordinaria.

E ricorda: la montagna piemontese è autentica, rispettala. Controlla il meteo, consulta il bollettino valanghe, porta l’attrezzatura giusta. Con queste poche attenzioni, le ciaspolate in Piemonte diventeranno il tuo appuntamento fisso dell’inverno.

Buone ciaspolate nelle valli più autentiche delle Alpi! 🏔️❄️

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