Il Veneto è una regione dai mille volti: dalla pianura che si tuffa nell’Adriatico alle vette dolomitiche che superano i 3000 metri. Ed è proprio questa varietà altimetrica a rendere speciali le ciaspolate in Veneto. Dalle dolci colline dell’Altopiano di Asiago, perfette per famiglie e principianti, alle impegnative escursioni sotto le Tre Cime di Lavaredo, c’è davvero qualcosa per tutti.
Ciaspole in Veneto: i 15 percorsi più belli tra le Dolomiti e le Alpi
Le Dolomiti venete sono patrimonio UNESCO e offrono scenari da cartolina: i Cadini di Misurina con le loro guglie aguzze, il Pelmo e il Civetta che dominano la Val di Zoldo, le Tre Cime che non hanno bisogno di presentazioni. Ma il Veneto non è solo Dolomiti famose: ci sono valli appartate come la Val di Zoldo, dove il turismo di massa non è ancora arrivato, o il Monte Baldo che regala la vista unica lago e montagne insieme.
L’accessibilità è un altro punto di forza: da Venezia in un’ora e mezza sei già sui sentieri innevati delle Dolomiti Bellunesi, da Padova e Vicenza in meno di un’ora arrivi all’Altopiano di Asiago. Il Veneto è perfetto per chi cerca
escursioni di un giorno o weekend sulla neve senza doversi allontanare troppo da casa.
Nota sulla sicurezza: anche in Veneto è importante consultare il bollettino valanghe e portare con sé l’attrezzatura di sicurezza (ARVA, pala, sonda) quando si esce dai sentieri turistici battuti. I percorsi che ti propongo sono tutti su itinerari segnalati con rischio contenuto, ma la montagna invernale richiede sempre rispetto e buon senso.
Pronto a scoprire le ciaspolate più belle del Veneto? Cominciamo!
I 15 PERCORSI IN SINTESI
PROVINCIA DI BELLUNO – DOLOMITI
- Cadini di Misurina – Rifugio Città di Carpi 🟡 Medio
- Lago d’Antorno – Rifugio Auronzo (Tre Cime) 🟡 Medio
- Monte Piana 🟡 Medio
- Val di Zoldo – Rifugio Venezia 🟡 Medio
- Val di Zoldo – Rifugio Talamini 🟢 Facile
- Monte Rite (Museo delle Nuvole) 🟡 Medio
- Monte Pelmo – Rifugio Venezia 🟡 Medio
- Forcella Cibiana – Copada Alta 🟢 Facile
PROVINCIA DI VICENZA – ALTOPIANO DI ASIAGO 9. Altopiano di Asiago – Malga Porta Manazzo 🟢 Facile 10. Monte Baldo Asiago – Cippo del Papa 🟡 Medio 11. Forte Lisser da Enego 🟡 Medio 12. Centro Fondo Gallio – Rifugio Adriana 🟢 Facile
PROVINCIA DI VERONA – MONTE BALDO 13. Monte Baldo – Rifugio Fiori del Baldo 🟡 Medio
PICCOLE DOLOMITI – RECOARO 14. Piccole Dolomiti – Recoaro Terme 🟡 Medio
CANSIGLIO 15. Pian Cansiglio 🟢 Facile
DOLOMITI BELLUNESI: IL CUORE DELLE CIASPOLE VENETE
Le Dolomiti bellunesi sono il regno delle ciaspolate in Veneto. Qui trovi alcuni dei paesaggi più iconici delle Alpi: le Tre Cime, i Cadini di Misurina, il Pelmo. Ma anche valli più appartate dove puoi camminare per ore senza incontrare anima viva.
1. Cadini di Misurina – Al Rifugio Città di Carpi
📍 Partenza: Lago di Misurina, seggiovia Col de Varda (1770m)
⏱ Durata: 4 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 8 km
📈 Dislivello: 340m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Parcheggio seggiovia Col de Varda (a pagamento)
I Cadini di Misurina sono uno degli scenari più spettacolari delle Dolomiti: un labirinto di guglie, torri e pinnacoli che si ergono verticali verso il cielo. Questa ciaspolata ti porta nel cuore di questo anfiteatro naturale, fino al Rifugio Città di Carpi.
Si parte dal parcheggio della seggiovia Col de Varda al Lago di Misurina e si imbocca il sentiero CAI 120, una bella carrareccia che sale nel bosco. Il percorso è quasi sempre battuto (è uno dei più frequentati delle Dolomiti) ma richiede comunque un minimo di allenamento per il dislivello.
Dopo circa un’ora e mezza, imboccando una breve deviazione sulla sinistra, si raggiunge il Rifugio Col de Varda (2115m), da cui la vista è già spettacolare: Marmarole, Sorapis, Cristallo, Tofane e Marmolada si mostrano in tutto il loro splendore. Da qui si può tornare indietro oppure proseguire sul sentiero principale 120.
Continuando, in circa altre due ore si raggiunge il Rifugio Città di Carpi (2110m), proprio sotto le aguzze guglie dei Cadini. Il panorama è da togliere il fiato: davanti a te le guglie dolomitiche che sembrano voler toccare il cielo, di fronte le maestose Marmarole e il massiccio del Sorapis. È uno di quei posti dove capisci perché le Dolomiti sono patrimonio UNESCO.
Perché vale la pena: Uno degli scenari dolomitici più spettacolari, percorso vario e panoramico, rifugio aperto per pranzo. Ciaspolata imperdibile per chi ama le Dolomiti vere.
2. Lago d’Antorno – Rifugio Auronzo (Tre Cime di Lavaredo)
📍 Partenza: Lago d’Antorno (1866m)
⏱ Durata: 4 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 10 km
📈 Dislivello: 450m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Piccolo parcheggio al Lago d’Antorno o parcheggi più a valle
Le Tre Cime di Lavaredo sono l’icona assoluta delle Dolomiti. Questa ciaspolata parte dal suggestivo Lago d’Antorno e sale fino al Rifugio Auronzo, proprio ai piedi delle Tre Cime. È un’escursione che va fatta almeno una volta nella vita.
Si parte dal parcheggio del Lago d’Antorno e si segue la strada che d’estate è carrozzabile ma d’inverno diventa dominio dei ciaspolatori. Il percorso sale costantemente ma senza strappi eccessivi, attraversando boschi di abeti e aperture panoramiche sempre più spettacolari.
Man mano che si sale, le Tre Cime iniziano a mostrarsi in tutta la loro maestosità. Quando finalmente arrivi al Rifugio Auronzo (2320m), lo spettacolo è garantito: le tre torri dolomitiche si ergono davanti a te, imponenti e perfette. È un panorama che non si dimentica.
Unico neo: nei weekend questo percorso è molto frequentato (forse troppo per i nostri gusti). Se puoi, scegli un giorno infrasettimanale. E se le condizioni di neve e meteo lo consentono, puoi spingerti fino a Forcella Lavaredo per una vista ancora più spettacolare su Rifugio Locatelli, Tre Cime e Torre di Toblin.
Perché vale la pena: Le Tre Cime da vicino sono un’emozione unica. Questo è IL percorso iconico delle Dolomiti, da fare almeno una volta nonostante la folla.

3. Monte Piana – Museo della Grande Guerra a Cielo Aperto
📍 Partenza: Lago d’Antorno (1866m)
⏱ Durata: 4 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 7 km
📈 Dislivello: 440m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Lago d’Antorno
Il Monte Piana è uno dei luoghi più carichi di storia delle Dolomiti. Qui, durante la Prima Guerra Mondiale, si combatté una battaglia durissima tra italiani e austriaci. Oggi è un museo a cielo aperto, con trincee, gallerie e postazioni ancora ben visibili.
Si parte dal Lago d’Antorno e si imbocca il sentiero CAI 122 che sale con pendenza moderata fino a Forcella Bassa (1880m) e poi a Forcella Auta (1984m). Da qui il percorso diventa più ripido e porta al Rifugio Maggiore Angelo Bosi (2205m), punto di arrivo principale.
Dal rifugio, proseguendo sul sentiero 122, si raggiunge in breve la Piramide Carducci (2300m), una singolare costruzione in pietra eretta dagli alpini in ricordo del poeta che nel 1892 volle salire sul Monte Piana. Da qui il panorama è uno dei più belli delle Dolomiti: Tre Cime di Lavaredo, Cadini di Misurina, Cristallo, Croda Rossa, Sorapis, e ai tuoi piedi il Lago di Misurina.
Camminando sull’altopiano si incontrano ovunque resti della Grande Guerra: trincee ancora integre, gallerie scavate nella roccia, postazioni di artiglieria. È un’esperienza che unisce natura e storia in modo toccante.
Perché vale la pena: Storia e paesaggio si fondono in un’esperienza unica. Per chi vuole capire cosa significò combattere a 2300 metri di quota.
4. Val di Zoldo – Al Rifugio Venezia sotto il Pelmo
📍 Partenza: Palafavera (1500m), Val di Zoldo
⏱ Durata: 3-4 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 7 km
📈 Dislivello: 550m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Parcheggio a Palafavera
La Val di Zoldo è una delle valli più belle e meno conosciute delle Dolomiti. Qui il turismo di massa non è ancora arrivato e si respira un’atmosfera autentica. Questa ciaspolata porta al Rifugio Venezia, spettacolare balcone ai piedi del Pelmo.
Si parte da Palafavera e si sale nel bosco seguendo le indicazioni per il Rifugio Venezia. Il percorso è impegnativo per il dislivello ma ben segnalato. Man mano che si sale, il bosco si dirada e il Pelmo inizia a mostrare tutta la sua maestosità.
Il Pelmo è una delle montagne più belle delle Dolomiti, con la sua forma massiccia e compatta. Quando arrivi al Rifugio Venezia (2050m), te lo ritrovi davanti in tutta la sua imponenza. Il rifugio è spesso aperto nei weekend e serve piatti tipici zoldani.
La Val di Zoldo è perfetta per chi cerca qualcosa di diverso dalle Dolomiti super turistiche. Qui trovi ancora quella dimensione autentica della montagna, con rifugi familiari e sentieri poco battuti.
Perché vale la pena: Il Pelmo da vicino è spettacolare, valle autentica e poco turistica, rifugio accogliente. Per chi cerca le Dolomiti vere.

5. Val di Zoldo – Al Rifugio Talamini
📍 Partenza: Pecol (1360m), Val di Zoldo
⏱ Durata: 2 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 4 km
📈 Dislivello: 250m
🎯 Difficoltà: 🟢 Facile
🅿️ Parcheggio: Parcheggio a Pecol
Una ciaspolata facile facile per ammirare senza fatica le Dolomiti. Il Rifugio Talamini è un balcone panoramico sulla Val di Zoldo, raggiungibile con un percorso breve e adatto davvero a tutti.
Si parte da Pecol e si segue il sentiero che sale dolcemente nel bosco. La pendenza è moderata e il percorso è largo, perfetto anche per famiglie con bambini. In circa un’ora si raggiunge il Rifugio Talamini (1610m), da cui la vista spazia su Civetta, Pelmo e tutta la valle zoldana.
Il rifugio è aperto nei weekend e serve piatti tipici. È il posto perfetto per un pranzo in tranquillità prima del rientro. La Val di Zoldo è famosa per i suoi casunziei (ravioli ripieni), da provare assolutamente!
Perché vale la pena: Facilità massima, panorama stupendo, rifugio accogliente. Perfetto per famiglie e per chi vuole godere delle Dolomiti senza troppa fatica.
6. Monte Rite – Il Museo delle Nuvole
📍 Partenza: Passo Cibiana (1530m)
⏱ Durata: 3 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 6 km
📈 Dislivello: 480m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Passo Cibiana
Il Monte Rite è una vetta panoramica straordinaria che ospita il Museo nelle Nuvole di Reinhold Messner. Dalla cima (2181m) la vista spazia su tutte le Dolomiti più famose: è uno dei panorami più completi che puoi avere.
Si parte dal Passo Cibiana e si sale seguendo il sentiero che attraversa prima boschi, poi si apre su pendii più esposti. La salita è costante e richiede un minimo di allenamento. In cima trovi l’ex fortificazione militare trasformata da Messner in un museo dedicato alle Dolomiti.
D’inverno il museo è chiuso, ma la vista è comunque spettacolare: Pelmo, Civetta, Antelao, Sorapiss, Tofane, Marmolada… tutte le grandi montagne dolomitiche sono visibili da qui. È come avere una mappa 3D delle Dolomiti davanti agli occhi.
Perché vale la pena: Il panorama più completo sulle Dolomiti, vetta appagante, percorso vario. Per chi ama i belvedere panoramici.
7. Monte Pelmo – Verso il Rifugio Venezia da Zo di Pelsa
📍 Partenza: Zo di Pelsa (1450m)
⏱ Durata: 4 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 8 km
📈 Dislivello: 600m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Zo di Pelsa
Un percorso alternativo per raggiungere il Rifugio Venezia, questa volta partendo da Zo di Pelsa. Più lungo rispetto alla salita da Palafavera ma altrettanto spettacolare, con il Pelmo che domina per tutto il percorso.
Si sale attraversando boschi di abeti e radure, con il Pelmo sempre davanti che ti accompagna per tutta la salita. È una montagna dalla forma perfetta, maestosa e compatta, che ti fa sentire piccolo ma allo stesso tempo parte di qualcosa di grande.
Il Rifugio Venezia è il punto di arrivo perfetto, con la sua terrazza panoramica da cui ammirare non solo il Pelmo ma anche il Civetta dall’altra parte della valle. Se il rifugio è aperto, fermati per assaggiare i piatti tipici zoldani.
Perché vale la pena: Percorso meno battuto rispetto alla salita classica, Pelmo sempre in vista, rifugio accogliente. Per chi cerca varietà.
8. Forcella Cibiana – Copada Alta
📍 Partenza: Forcella Cibiana (1530m)
⏱ Durata: 2 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 4 km
📈 Dislivello: 200m
🎯 Difficoltà: 🟢 Facile
🅿️ Parcheggio: Forcella Cibiana
Un’escursione facile e panoramica che parte da Forcella Cibiana e raggiunge Copada Alta, un piccolo alpeggio con vista spettacolare sulle Dolomiti. Perfetta per chi cerca qualcosa di semplice ma gratificante.
Il percorso è sostanzialmente pianeggiante con solo lievi saliscendi. Si cammina su un altopiano aperto con vista sulle cime circostanti. L’ambiente è quello dell’alta montagna, ma senza le difficoltà tecniche o i grandi dislivelli.
Copada Alta è un punto panoramico straordinario: da qui la vista abbraccia Pelmo, Civetta, Antelao e molte altre vette. È il posto perfetto per una pausa contemplativa prima del rientro.
Perché vale la pena: Facilità assoluta, panorami dolomitici garantiti senza fatica. Perfetto per un pomeriggio rilassante sulla neve.
ALTOPIANO DI ASIAGO: CIASPOLE PER TUTTI
L’Altopiano di Asiago (o dei Sette Comuni) è il paradiso delle ciaspolate in Veneto. Dolce, accessibile, con infiniti percorsi segnalati, è perfetto per famiglie, principianti e per chi cerca relax più che sfida fisica.

9. Altopiano di Asiago – Da Val Formica a Malga Porta Manazzo
📍 Partenza: Rifugio Val Formica (1310m)
⏱ Durata: 3 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 7 km
📈 Dislivello: 300m
🎯 Difficoltà: 🟢 Facile
🅿️ Parcheggio: Ampio parcheggio (gratuito) al Rifugio Val Formica
Questa è una delle ciaspolate più belle e panoramiche dell’Altopiano di Asiago. Si parte dal Rifugio Val Formica, dove c’è un comodo parcheggio, e si sale dolcemente verso Malga Porta Manazzo attraversando ampi prati innevati.
Il percorso è uno dei più frequentati, quindi anche senza segnaletica invernale troverai sempre una traccia da seguire. Dal parcheggio si sale verso la malga e Porta Manazzo. Una volta raggiunta la malga, puoi fare una breve deviazione (10 minuti) per raggiungere il punto panoramico di Porta Manazzo, da cui la vista spazia su tutto l’Altopiano.
Il paesaggio è quello tipico dell’Altopiano: dolci colline innevate, boschi rada di abeti, rifugi alpini sparsi qua e là. Nelle giornate limpide si vedono le Prealpi Venete e, sullo sfondo, le Dolomiti. È un’escursione che regala pace e tranquillità.
Perché vale la pena: Uno dei percorsi più panoramici dell’Altopiano, facile ma appagante, traccia quasi sempre battuta. Perfetto per una mezza giornata serena.
10. Monte Baldo Asiago – Al Cippo del Papa
📍 Partenza: Parcheggio Melette (1432m)
⏱ Durata: 5 ore (anello)
📏 Lunghezza: 16 km
📈 Dislivello: 350m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Impianti delle Melette
Questa è una ciaspolata più impegnativa per lunghezza, che attraversa il Monte Baldo (non quello sul Garda, ma quello dell’Altopiano) e porta al Cippo del Papa, monumento eretto in ricordo della visita di Papa Giovanni Paolo II.
Si parte dal parcheggio delle Melette e si attraversa la strada seguendo le indicazioni per Malga Longara e Cippo del Papa. Il percorso sale in cresta attraverso ampi prati, offrendo viste spettacolari. Raggiunta Malga Longara, si continua lungo il crinale fino quasi al cippo del Papa.
Il Monte Baldo dell’Altopiano fu teatro di sanguinose battaglie durante la Prima Guerra Mondiale, e lungo il percorso si incontrano resti di trincee e fortificazioni. Il Cippo del Papa commemora le giovani vite spezzate in questi luoghi.
Dal cippo si inizia a scendere nel bosco con ampi tornanti, passando vicino al Rifugio Campomulo e al Rifugio Campomuletto, fino a raggiungere la suggestiva Malga Fiare. Da qui si ritorna alle Melette completando l’anello.
Perché vale la pena: Percorso lungo ma vario, storia della Grande Guerra, rifugi per soste. Per chi cerca una ciaspolata di giornata completa.
11. Forte Lisser da Enego
📍 Partenza: Località Tombal (1330m), Enego
⏱ Durata: 3 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 6 km
📈 Dislivello: 350m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Località Tombal
Una bellissima ciaspolata che porta al Forte Lisser, con panorami immensi sul Lagorai e sulle Prealpi. Siamo nei pressi di Enego, al margine settentrionale dell’Altopiano.
Si parte dalla Località Tombal e si segue il sentiero CAI 865 che sale attraverso il bosco. Superata Casara Lisser, si continua fino a raggiungere la cima del Monte Lisser, dove si trova il forte omonimo. La salita è costante ma senza difficoltà tecniche.
Dalla cima, il panorama è straordinario: da una parte le Prealpi Venete, dall’altra le montagne del Lagorai trentino. Nelle giornate limpide lo sguardo arriva fino alle Dolomiti. Il forte, costruito durante la Prima Guerra Mondiale, è ancora ben conservato e aggiunge interesse storico all’escursione.
Perché vale la pena: Panorama eccezionale, forte storico da esplorare, percorso non troppo affollato. Per chi cerca qualcosa di diverso dai soliti itinerari dell’Altopiano.
12. Centro Fondo Gallio – Verso Rifugio Adriana
📍 Partenza: Centro Fondo Gallio, Rifugio Base Campomulo (1250m)
⏱ Durata: 2 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 5 km
📈 Dislivello: 200m
🎯 Difficoltà: 🟢 Facile
🅿️ Parcheggio: Centro Fondo Gallio
Il Centro Fondo Gallio è uno dei punti di riferimento dell’Altopiano per gli sport invernali. Da qui partono 5 percorsi sempre battuti per le ciaspole, che si sviluppano lungo il gradone nord dell’Altopiano.
Partendo dal Rifugio Base Campomulo, puoi scegliere l’itinerario che più ti si addice. Il percorso verso il Rifugio Adriana è uno dei più frequentati e regala paesaggi incantevoli e una natura pronta a regalare attimi di pace e silenzio.
I sentieri sono sempre battuti e ben segnalati, perfetti per chi è alle prime armi. L’Altopiano di Asiago d’inverno ha un fascino particolare: la neve ovattata, il silenzio rotto solo dallo scricchiolio delle ciaspole, i boschi di abeti imbiancati. È la montagna gentile, quella che ti accoglie e ti fa sentire a casa.
Perché vale la pena: Percorsi sempre battuti e sicuri, varietà di scelta, rifugi aperti. Perfetto per principianti e famiglie.
MONTE BALDO: VISTA UNICA TRA LAGO E MONTAGNE
Il Monte Baldo veronese è una chicca: da una parte il Lago di Garda, dall’altra la valle dell’Adige. Ciaspolare qui significa godere di panorami unici.
13. Monte Baldo – Al Rifugio Fiori del Baldo
📍 Partenza: Prada, San Zeno di Montagna (1000m)
⏱ Durata: 4 ore (A/R)
📏 Lunghezza: 10 km
📈 Dislivello: 850m
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Prada, piccolo borgo sopra San Zeno
Il Monte Baldo che si affaccia sul Lago di Garda è una montagna speciale. Questa ciaspolata parte da Prada e sale fino al Rifugio Fiori del Baldo, sulla cresta tra il lago e la valle.
Si percorre la strada per Naole fino in località Sengia, poi ci si inoltra nel bosco. Superato il bosco si cammina sulla cresta del Monte Baldo, dove la vegetazione si dirada e lascia spazio a vasti panorami. La vista è incredibile: da una parte il Lago di Garda che si stende azzurro (sì, azzurro anche d’inverno!), dall’altra la valle dell’Adige.
Proseguendo a mezza costa si giunge al Rifugio Fiori del Baldo (1842m). Nelle giornate serene da qui si ammira la Pianura Padana, la Lessinia, le Dolomiti di Brenta, i gruppi dell’Adamello e della Presanella, e ovviamente l’intero Lago di Garda. È uno dei panorami più completi che puoi avere sulle Alpi.
Perché vale la pena: Vista unica lago + montagne, percorso vario, rifugio panoramico. Per chi cerca qualcosa di diverso dalle Dolomiti.
PICCOLE DOLOMITI E ALTRE ZONE
Il Veneto offre anche altre zone interessanti per le ciaspolate, meno conosciute ma altrettanto affascinanti.
14. Piccole Dolomiti – Recoaro Terme
📍 Partenza: Recoaro Terme o rifugi in quota
⏱ Durata: Variabile
📏 Lunghezza: Varia
📈 Dislivello: Vario
🎯 Difficoltà: 🟡 Medio
🅿️ Parcheggio: Recoaro Terme o parcheggi rifugi
Le Piccole Dolomiti, tra Trentino e Veneto, sono un gruppo montuoso meno conosciuto ma ricco di fascino. Recoaro Terme è il punto di partenza per diverse ciaspolate in questi monti.
I percorsi sono vari e si adattano a diversi livelli. Le Piccole Dolomiti hanno un carattere particolare, meno turistico rispetto alle “sorelle maggiori” ma altrettanto affascinanti. I paesaggi alternano boschi fitti e pareti rocciose, con rifugi accoglienti sparsi qua e là.
Perché vale la pena: Zona meno battuta, varietà di percorsi, atmosfera autentica. Per chi cerca alternative alle destinazioni più famose.
15. Pian Cansiglio
📍 Partenza: Pian Cansiglio (1000m)
⏱ Durata: 2 ore (variabile)
📏 Lunghezza: Varia
📈 Dislivello: 100-200m
🎯 Difficoltà: 🟢 Facile
🅿️ Parcheggio: Vari parcheggi sul Pian Cansiglio
Il Pian Cansiglio è un vasto altopiano tra Veneto e Friuli, coperto da una bellissima foresta di faggi e abeti. D’inverno diventa un paradiso per lo sci di fondo e le ciaspole.
I percorsi sono numerosi e per lo più facili, perfetti per famiglie e principianti. Si cammina nella Foresta del Cansiglio, un ambiente unico e preservato. Il paesaggio è dolce, con prati e boschi che si alternano, e la sensazione è quella di camminare in una fiaba invernale.
Il Cansiglio è perfetto per chi cerca qualcosa di diverso dalle Dolomiti: meno altitudine, meno turismo, più tranquillità. Ed è vicinissimo a Venezia e Treviso, quindi facilmente raggiungibile per una gita in giornata.
Perché vale la pena: Facile accesso da Venezia/Treviso, ambiente forestale unico, percorsi per tutti. Perfetto per chi cerca relax totale.
INFORMAZIONI PRATICHE
Quando Andare: Il Calendario
DICEMBRE
✅ Neve già presente sopra i 1500m
✅ Altopiano di Asiago attivo
⚠️ Dolomiti alte possono avere ancora poca neve
Migliori zone: Asiago, Monte Baldo
GENNAIO-FEBBRAIO
✅ Periodo perfetto, neve ovunque
✅ Tutte le zone attive
Migliori zone: Tutte, è l’alta stagione
MARZO
✅ Clima più mite, più sole
✅ Neve ancora abbondante in quota
⚠️ Asiago inizia a sciogliersi
Migliori zone: Dolomiti sopra i 1800m
APRILE
✅ Ultime nevi in alta quota
⚠️ Solo Dolomiti sopra i 2000m
Migliori zone: Cadini, Tre Cime, Monte Piana
FAQ – DOMANDE FREQUENTI
Quali sono le ciaspolate più facili in Veneto?
Altopiano di Asiago (tutti i percorsi), Rifugio Talamini in Val di Zoldo, Pian Cansiglio, Copada Alta. Tutti con poco dislivello e adatti a famiglie.
Dove ciaspolare con i bambini in Veneto?
L’Altopiano di Asiago è IL posto per famiglie: percorsi dolci, rifugi accoglienti, sicurezza. Anche il Pian Cansiglio è perfetto.
Le Tre Cime sono fattibili per principianti?
La ciaspolata al Rifugio Auronzo richiede un minimo di allenamento per il dislivello (450m) ma non presenta difficoltà tecniche. Se sei sedentario meglio iniziare con percorsi più facili.
Quando c’è più neve in Veneto?
Gennaio e febbraio sono i mesi migliori. L’Altopiano di Asiago ha neve già da dicembre, le Dolomiti alte garantiscono neve fino a marzo-aprile.
Il Veneto è affollato?
Le Tre Cime e i Cadini nei weekend sono molto frequentati. La Val di Zoldo, le Piccole Dolomiti e il Cansiglio sono molto più tranquilli.
Serve l’ARVA in Veneto?
Per i percorsi turistici qui descritti non è obbligatorio, ma consulta sempre il bollettino valanghe prima di partire.
CONCLUSIONE
Il Veneto è una delle regioni più complete per le ciaspolate in Italia. Dalle Dolomiti patrimonio UNESCO con i loro scenari da cartolina, all’Altopiano di Asiago perfetto per famiglie e principianti, dal Monte Baldo con la sua vista unica lago-montagna, al Cansiglio con la sua foresta incantata.
Ogni zona ha la sua personalità: le Dolomiti ti regalano l’emozione dell’alta montagna con panorami che tolgono il fiato, l’Altopiano ti accoglie con la sua dolcezza e i suoi rifugi familiari, il Monte Baldo ti sorprende con viste che uniscono mare e monti. C’è davvero qualcosa per tutti, dal principiante assoluto all’escursionista esperto.
Il nostro consiglio? Se è la tua prima volta, inizia dall’Altopiano di Asiago: facile, sicuro, ben organizzato. Poi avventurati nelle Dolomiti per emozioni più forti. E non trascurare le zone meno conosciute come la Val di Zoldo o il Cansiglio, dove troverai autenticità e tranquillità.
Il Veneto è vicinissimo: da Venezia, Padova, Vicenza, Verona in meno di due ore sei già sui sentieri innevati. Non hai scuse per non provare!
Buone ciaspolate tra le montagne più belle del mondo! 🏔️❄️
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