Se stai cercando consigli per il corso di sci per bambini, sei nel posto giusto. Tutta la nostra redazione ha figli, e tutti i bambini e bambine hanno imparato a sciare con un corso di sci. Abbiamo quindi deciso di mettere insieme tutte le nostre esperienze per formulare questa guida alle lezioni di sci per bambini per rassicurarti e darti le informazioni necessarie a fare in modo che imparare a sciare sia divertente per tuo figlio e rilassante per voi genitori.
Corso di sci per bambini: i consigli per i genitori
A meno che voi genitori non siate dei super esperti di sci, gente che passa 20 o più weekend all’anno sulla neve, o non abitiate in una località di montagna dove i bambini imparano prima a sciare che camminare (è una iperbole, ma nemmeno troppo) è normale avere dubbi e farsi delle domande quando si pensa di iscrivere il proprio figlio o la propria figlia a un corso di sci: a che età è giusto cominciare? Non farà troppo freddo? Non si stancherà troppo? Come lo dobbiamo vestire? Corsi di gruppo o individuali? E come fare per sci e scarponi?
Tutte domande lecite e naturali a cui ci sono risposte più semplici dei dubbi legittimi. Quindi continua a leggere e scopri tutto quello che devi sapere su un corso di sci per bambini.
L’età giusta per imparare a sciare?
L’età giusta per imparare a sciare non esiste. O meglio: dal punto di vista delle capacità motorie a 3 anni un bambino o una bambina posso tranquillamente mettere degli sci ai piedi e seguire le prime lezioni. Poi però non siamo tutti uguali, e non lo sono i nostri figli, per cui c’è chi è incuriosito o motivato anche prima, e chi ha bisogno di un po’ più di tempo. Come fare a capirlo? Osservando l’interesse e l’attrazione che il bambino ha verso la neve e verso altri bambini che sciano: se è attirato, allora è il momento giusto; se preferisce fare altro allora è il caso di rispettare i suoi tempi. In fondo sciare deve essere qualcosa di divertente e non traumatico. Nel dubbio, leggi il nostro articolo su a che età insegnare ai bambini a sciare.
Corso individuale o di gruppo?
Da un lato i corsi individuali costano di più, dall’altro si ha la sensazione che così i maestri prestino più attenzione al proprio figlio. E questo è senza dubbio vero, secondo la logica di un adulto. Ma la logica di un bambino è (o può essere) diversa, e allora essere in un gruppo con altri bambini, prendere la lezione come un gioco, stare in compagnia, e avere anche momenti per distrarsi può rendere più funzionale una lezione di gruppo.
Alla fine, come per l’età, è sempre una questione soggettiva: la soluzione può anche essere quella di alternare lezioni individuali e lezioni collettive di sci, capire le reazioni e i racconti del bambino, e trovare la soluzione più indicata.
Imparare con mamma e papà o con un maestro?
Sì, ci sono un sacco di genitori che insegnano ai propri figli a sciare, esattamente come ce ne sono che insegnano a nuotare. E senza dubbio è un risparmio di soldi (ma non di tempo). Però non è solo una questione di “tecnica” ma anche di messaggi e di relazione, e i maestri di sci in questo sono dei professionisti: vedono decine se non centinaia di bambini ogni anno, capiscono le loro reazioni, titubanze e difficoltà, hanno i loro “strumenti” pedagogici e trucchetti per motivarli e invogliarli alle prime piccole sfide sulla neve. Ci sarà sempre tempo per sciare tutti assieme e divertirsi senza lo stress del momento dell’apprendimento.
LEGGI ANCHE: I 9 posti migliori per sciare con i bambini
Quante lezioni?
In assoluto non esiste un numero minimo o massimo di lezioni per imparare a sciare. Se si ha la fortuna e la possibilità di andare a sciare ogni weekend può aver senso prendere una lezione ogni fine settimana, o anche ogni giorno sulle piste, per perfezionare sempre più la tecnica e far sì che il proprio bambino sia sempre più sicuro.
Una cosa tuttavia è certa: quando si tratta di bambini ancora “piccoli”, dall’asilo alle elementari, una lezione al giorno basta e avanza e non bisogna ragionare con la logica di un adulto per cui si deve sfruttare tutto il tempo sulla neve e sulle piste. Oltre a provare freddo e essere più in difficoltà a gestire la fatica, i bambini hanno tutto il diritto di prendersi delle pause o anche fare altro nel corso della giornata. Anche in questo caso non forzarli è tutto a vantaggio della loro crescita.
Come vestirli per una lezione di sci?
Come un adulto, cioè con capi tecnici e a strati. Nel concreto significa uno strato tecnico a contatto della pelle fatto di calzamaglia e t-shirt a maniche lunghe in tessuto tecnico sintetico o di lana, un pile e il completo da sci. Oltre a ciò indispensabili sono i guanti, il casco, la maschera da sci. Un buff o passamontagna può sempre essere utile nelle giornate più fredde. Se vuoi saperne di più su come vestire i bambini per andare a sciare, leggi qui.
Sci e scarponi: acquisto o noleggio?
Noleggio al 100%. Se il bambino sta prendendo le sue prime lezioni non è detto che amerà lo sci o che lo praticherà ogni weekend della stagione invernale. E poi con bambini e bambine in crescita il rischio che scarponi (soprattutto) e sci durino una sola stagione è davvero molto elevato. Certo si può sempre rivendere l’attrezzatura, ma davvero: a meno di non abitare in montagna ed essere sicuri di sciare 15/20 weekend in un anno, non vale la pena. Se proprio non si vuole fare la trafila del noleggio ogni volta, o si teme di non trovare sempre sci e scarponi di livello, si può pensare a un noleggio annuale. Costa un po’ di più ma se si ha la certezza di andare a sciare regolarmente è un’ottima soluzione.
Colazione sì o no?
Non dovrebbe nemmeno esserci il dubbio: colazione sì, e molto energetica. Per due motivi: il primo è che anche una lezione di sci è un’attività fisica e sportiva impegnativa, e quindi servono energie. Il secondo è che il freddo inevitabile sulle piste da sci porta a bruciare ancora più calorie, proprio per termoregolare. Quindi sveglia di buon ora e prendersi tutto il tempo per fare una bella colazione che dia energia per tutta la mattinata (e sicuramente prevedere anche una merenda veloce a mettà mattina, prima o dopo la lezione).
Non fa troppo freddo?
Be’ sì, in montagna sulle piste da sci fa freddo. Poi dipende, e la scelta della località può fare la differenza: ci sono comprensori con le piste rivolte a nord amatissimi dagli sciatori bravi dove però le temperature sono sempre più basse; e ci sono comprensori con delle conche assolate o le piste rivolte a sud dove le temperature sono più miti. Insomma, informarsi un po’ anche sulle condizioni delle piste, di quelle della scuola sci in particolare, e/o dei playgorund sulla neve può davvero svoltare le giornate.
©RIPRODUZIONE RISERVATA