I trekking più emozionanti delle Dolomiti

Trekking e percorsi di più giorni nelle Dolomiti trentine, veri e propri viaggi a piedi alla scoperta delle più belle montagne del mondo

Dolomiti Panorama Trek - Latemar Trekking in Val di Fiemme

Partendo dall'Alpe di Pampeago, esiste tutta una serie di escursioni da un giorno sul Latemar che sono raccordabili in un trekking più lungo, fino a tre giorni. Si può salire innanzitutto fino alla Baita Caserina per godere delle opere d'arte di Respirart, la galleria d'arte a cielo aperto più alta del mondo, oltre i 2000 metri di quota. Quest'anno, le nuove opere verranno inaugurate con una grande festa il prossimo 25 luglio. Da qui poi si taglia in quota fino alla Baita Passo Feudo da dove comincia l'ascesa verso la celebre Torre di Pisa, un complesso di guglie incredibili, vere e proprie colonne di dolomia che sorreggono il cielo della valle e che sprofondano nel vuoto. Uno spettacolo. Poco dopo la cima Valsorda, lungo il sentiero 516, ci si immette in un percorso circolare che tocca le torri del Latemar e prosegue fino al bivacco A. Sieff, per poi tornare indietro lungo i sentieri che d'inverno si trasformano in piste da sci.

Val-di-Fassa
Torre-di-Pisa-Latemar-Fiemme
Palaronda-Castrozza
Lagorai-Fiemme
Folgaria

I trekking più emozionanti delle Dolomiti sono tanta roba. Dovreste saperlo: il dizionario della lingua dell’outdoor definisce con la parola “trekking” un’escursione a piedi della durata di più giorni consecutivi. Qualcosa più della semplice “escursione”. Ecco, non è necessario percorrere il Cammino di Santiago o la Via Francigena per fare un vero trekking. Il solo Trentino conta una manciata di escursioni di più giorni, a spasso tra le vette delle Dolomiti, certamente impegnative ma alla portata di tutti e che tolgono il fiato soprattutto per la bellezza dei panorami, più che per i dislivelli.

I trekking più emozionanti delle Dolomiti

Un modo diverso, più intenso, di vivere la montagna e il contatto con la natura: vedere un tramonto in assoluto silenzio sotto le Torri del Vajolet non è come vederlo dal paese a Pozza di Fassa; svegliarsi alle sei del mattino e bere un caffè a piedi nudi nell’erba davanti a un rifugio con l’aria frizzante del mattino non dà le stesse sensazioni di una colazione in albergo, per quanto elegante; incontrare un camoscio o un’aquila mentre ci si siede su un masso a riposare a pochi metri dal Lago dell’Antermoia, a quasi 3000 metri, non è come incrociare uno scoiattolo in fondovalle.

 

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