8 micronazioni da visitare prima che scompaiano

Principato di Sealand
La prima e forse più celebre ed eccentrica micronazione: Paddy Roy Bates, con famiglia e amici, ha occupato nel 1967 questa struttura artificiale creata durante la Seconda Guerra Mondiale in acque internazionali al largo di Ipswich. Poi nel 1987 le acque sono diventate territoriali britanniche, ma Paddy Roy e gli altri non se ne sono mai andati. La storia di Sealand è alquanto tumultuosa - con tanto di assalti in elicottero, ostaggi di cittadini tedeschi, radio e hosting di siti pirata - e se volete visitarla dovete quantomeno acquistare una carta d'identità o un titolo nobiliare (tutto in vendita sull'e-shop che accetta ogni carta di credito…).
Repubblica della Concha
Regno di Elleore
Principato di Hutt River
Repubblica di Molossia
Republique Saugeais
Kingdom Calsahara

La prima volta che ne sentii parlare era il 2004: si erano date appuntamento al Sonar di Barcellona con tanto di delegazioni e scambio di credenziali diplomatiche, e mi parvero per lo più una banda di divertenti eccentrici. No, non parliamo di San Marino, Liechtenstein o altri stati di ridotte dimensioni territoriali. Parliamo proprio di micronations, pseudo entità autodichiarate, spesso da singoli o ristrettissimi gruppi di persone con la pretesa, pressoché mai soddisfatta, di essere riconosciute da governi e organizzazioni internazionali. Un po’ quanto raccontato anche nel film del momento su Netflix, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose.

8 micronazioni da visitare prima che scompaiano

C’è di tutto: scappati di casa, agitatori politici, fan di rievocazioni storiche, provocatori per piacere o divertimento, antagonisti, malfattori e quant’altro: dal Principato di Sealand, una piattaforma al largo della costa inglese occupata fin dal 1967 alla Città Libera di Christiania, il quartiere parzialmente autogovernato di Copenaghen, fino al nostro Principato abbaziale di Seborga, alla República de la Concha in Florida e alla Repubblica di Molossia nel deserto del Nevada – il mondo delle micronazioni è un puzzle variopinto.

Che cosa è un microstato

Dopo il boom degli anni Sessanta e Settanta hanno avuto un nuovo impulso con l’avvento di Internet, ma ora – data anche la loro natura di eccentriche realtà famigliari se non personali – molte rischiano di scomparire dalla terra se non dalla storia. Motivo per cui, dopo la guida Micronations della Lonely Planet, il fotografo francese Leo Delafontaine ha intrapreso un viaggio per fissare nelle sue fotografie la loro esistenza. Molte di queste micronazioni sono infatti visitabili: alcune liberamente, altre con qualche avventurosa complicazione. Ma se vi piacciono l’eccentricità e lo spirito libertario, conviene farlo prima che finiscano nel dimenticatoio.

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