Perché Cracovia è diventata una delle mie città preferite (e cosa fare in 5 giorni)

Le miniere di sale di Wieliczka

C’è una città nell’Europa dell’Est che sorprende, coinvolge e rimane addosso. Non è Berlino, non è Budapest: è Cracovia.
L’ho girata per 5 giorni, esplorando il centro e i dintorni, fino ai campi di Auschwitz e Birkenau: è una delle città che vale davvero la pena visitare oggi ed è diventata una delle mie preferite.
La capitale storica della Polonia è una delle città più interessanti e vivaci del continente. Un centro giovane, colto, accessibile, con un’anima antica e uno spirito contemporaneo.
Ci si arriva in aereo dall’Italia da quasi ovunque, si gira a piedi o in bicicletta, e in cinque giorni si riesce a cogliere molto: l’arte, la memoria, il verde, i mercati, la cucina e la nightlife. Ecco un itinerario ideale per chi vuole scoprire Cracovia con curiosità e rispetto, senza fretta.
Guarda la gallery con le foto!

Cosa fare a Cracovia in 5 giorni

Cracovia riesce a stare in un equilibrio raro: custodisce con rispetto il proprio passato, accoglie con apertura il presente e immagina con intelligenza il futuro (il traffico è basso, trasporti sono capillari e puntuali).

È giovane senza essere frivola, spirituale senza essere retorica, internazionale ma profondamente polacca. In cinque giorni, regala molto più di quanto ci si aspetti. Non è un caso che sia sempre più frequentata, al limite dell’affollamento…
Muovetevi a piedi e in bici,
al massimo con un tram la sera se siete stanchi.
E quando si riparte, resta la sensazione di aver trovato un luogo a misura d’uomo, dove tornare (infatti per me era la seconda volta).

 

Il cuore di Cracovia: piazza del Mercato e dintorni

È uno dei luoghi più belli d’Europa e punto di partenza obbligato per un giro a Cracovia.
Rynek Główny, la piazza del Mercato, è il cuore pulsante della città vecchia (Stare Miasto), e colpisce per la sua imponenza e originialità. Al centro della piazza, un quadrato di 200 metri per lato, si staglia il Sukiennice, l’antico mercato dei tessuti, oggi galleria d’arte e bazar. Attorno, chiese gotiche, palazzi rinascimentali e la sagoma della Basilica di Santa Maria, da cui ogni ora risuona l’hejnał, il richiamo del trombettista (che dura pochi secondi: si interrompe a ricordare la sentinella che nel 1241 venne trafitta da un arco nemico mentre suonava l’allarme per l’arrivo imminente dei Tatari).
Il modo migliore per scoprire il centro è perdersi tra vicoli e cortili, entrare nei caffè storici con arredi liberty e si assaggiano pierogi e zuppe locali. Per una vista memorabile, basta salire alla Torre del Municipio o fare una passeggiata nel Planty, il parco ad anello che abbraccia il centro, nato sulle antiche mura.
Vale la pena entrare nel Museo Czartoryski, solo per vedere il quadro della Dama con l’Ermellino di Leonardo da Vinci, sublime.

 

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Kazimierz: storie e serate nel quartiere ebraico

A sud della piazza del Mercato entriamo in Kazimierz, il quartiere ebraico, un tempo autonomo, poi svuotato dalle retate naziste e dimenticato, oggi rinato come uno dei poli più creativi di Cracovia.
Qui si respira ancora l’identità ebraica tra sinagoghe, librerie e targhe della memoria, ma accanto convivono arte urbana, locali underground e bistrot originali.
Si può cenare in uno degli storici ristoranti kosher o ascoltare un concerto klezmer, e poi finire la serata nei cortili pieni di luci del Plac Nowy, tra gallerie indipendenti, cinema all’aperto e bar vintage che sembrano usciti da un film di Wajda. Ci sono venuto tutte le sere, l’atmosfera è irresistibile.

In bici lungo la Vistola

Una delle esperienze più piacevoli per vivere Cracovia è noleggiare una bici e seguire il corso della Vistola. La ciclabile è pianeggiante e ben curata, costeggia il Castello di Wawel e si spinge fino al quartiere Podgórze, attraversando ponti pedonali e scorci fotografici.
ma vale la pena prendersi mezza giornata per seguirla fin dove volete e scoprire quartieri residenziali (c’è anche la casa-museo in cui visse papa Giovanni Paolo II, qui celebrato come un eroe) e nuovi angoli magari remoti di Cracovia.
Si può fare una sosta nei piccoli bar galleggianti ancorati al fiume o spingersi più in là fino al molo dell’Abbazia di Tyniec, per un’escursione slow tra natura e spiritualità. Un modo alternativo per scoprire la città.

 

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Zakrzówek: il parco blu nel cuore urbano

Pochi lo conoscono, ma Zakrzówek è uno dei posti più belli di Cracovia. Un’ex cava di calcare trasformata in un parco con laghi blu intenso, scogliere, piscine, sentieri e piattaforme panoramiche. È il luogo dove i cracoviani vengono a rilassarsi, fare yoga, tuffarsi (con attenzione) o semplicemente camminare tra pini e rocce.
L’ho raggiunto in bici in 40 minuti dal centro, è una pausa perfetta dopo le visite ai monumenti. E al tramonto, i riflessi sull’acqua creano un’atmosfera paradossalmente esotica.

Le miniere di sale di Wieliczka: un mondo sotterraneo da esplorare

A meno di mezz’ora di treno da Cracovia, le miniere di sale di Wieliczka sono uno dei siti più sorprendenti della Polonia e Patrimonio UNESCO. Si scende a oltre 100 metri sotto terra, lungo cunicoli scavati nel sale fin dal XIII secolo, per raccoglierlo e venderlo ovunque (ancora oggi).
Il percorso attraversa camere scolpite interamente nel minerale, laghi sotterranei e la spettacolare cappella di Santa Kinga, una vera cattedrale scavata a mano dai minatori.
Il tour guidato è accessibile e affascinante, adatto anche a chi non ha mai provato esperienze simili. Una gita fuori porta a base di geologia, storia e arte scolpita nel buio.

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Una giornata ad Auschwitz-Birkenau

Cracovia è anche un punto di partenza per una delle visite più toccanti d’Europa: il memoriale di Auschwitz-Birkenau, a un’ora e mezza di distanza (si va in treno o in autobus).
Il campo di concentramento e di sterminio nazista è oggi un museo della memoria, visitabile con guida per comprendere appieno la sua storia e la sua eredità. Un luogo che non si dimentica.
È un’esperienza forte, necessaria, che restituisce senso al viaggio, responsabilità al ricordo e aiuta a comprendere meglio la storia di Cracovia e quella dell’Europa. Per molti, è anche il motivo per cui si parte per un viaggio a Cracovia.
Foto Martino De Mori

 

 

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