I Cammini da fare in estate in Italia vanno scelti con attenzione.
Alcuni cammini italiani in estate sono troppo assolati, altri toccano zone troppo affollate, ed è meglio evitarli, tenendoseli per l’autunno, la primavera o anche l’inverno.
Sì, meglio evitare il Cammino Materano, il Cammino del Salento e la Magna Via Francigena in Sicilia. E sì, il Cammino di San Francesco di Paola si può fare in estate, anche se è in Calabria, ma si sviluppa fra foreste e montagne. E no, la Via dei Monaci no, anche se è a Milano: dai giugno ad agosto puoi davvero soffrire se non sei allenato e motivato.
Ma in genere la maggior parte dei cammini italiani si può fare anche in estate, basta organizzare il viaggio per tempo e portare l’attrezzatura giusta da trekking.
Al di là della stagione, camminare è il miglior modo per viaggiare davvero e conoscere la bellezza senza eguali del nostro paese.
Cammini da fare in Italia in estate, i percorsi più belli
Dopo i migliori cammini da fare in primavera in Italia, ecco i nostri consigli sui cammini e trekking da fare (alcuni anche in bici) in Italia, fra mare e montagna, borghi e foreste, sentieri e, naturalmente, la grande gastronomia del nostro paese. Buon cammino!
Via Postumia (Veneto, Lombardia, Liguria)
Cammino Jacopeo d’Anaunia (Trentino)
Cammino delle Pievi in Carnia (Friuli-Venezia Giulia)
Alpe Adria Trail (Friuli-Venezia Giulia)
Sentiero del Viandante (Lombardia)
Cammino di Oropa (Piemonte)
Via di Matilde (Lombardia, Emilia, Toscana)
Via degli Dei (Emilia Romagna e Toscana)
Via degli Abati (Emilia Romagna e Toscana)
Cammino delle 100 Torri (Sardegna)
Cammino Minerario di Santa Barbara (Sardegna)
Via dell’Essenza (isola d’Elba)
Sentiero degli Dei (Campania)
Cammino delle Terre Mutate (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo)
Via Lauretana (Umbria e Marche)
Via della Transumanza (Abruzzo, Molise)
Cammino di Benedetto (Umbria, Lazio, Campania
Cammino di San Francesco di Paola (Calabria)
1. Via Postumia, da Aquileia a Genova (Veneto-Liguria)
La parte italiana del Cammino di Santiago è la Via Postumia, il percorso che attraversa 6 regioni in quasi mille km, per congiungersi alla Francia da Mentone e poi raggiungere il sentiero di Santiago a Roncisvalle, passando da Arles. Lo ha ideato e tracciato un gruppo di appassionati trekker, facendolo diventare un cammino di buon successo. Si passa per le cittadine del nord Italia (da Treviso a Verona, da Mantova a Piacenza a Genova), ma anche borghi storici, oasi naturali, fiumi, colli, vigneti, campagna e montagna. Il Garda, il Mincio, il Brenta, i colli tortonesi…
2. Cammino Jacopeo d’Anaunia, da Sanzeno a San Romedio (Trentino)
Poco conosciuto fuori dalla regione, è un cammino spirituale in realtà fra i più sentiti fra i trentini. Viene chiamato anche il cammino di Santiago-Anaunia, per la parentela spirituale con il più famoso cammino spagnolo.Attraversa la verdissima Val di Non.
Esiste la via classica originale, ovvero 170 km da Sanzeno a San Romedio, un bel percorso con panorami alpini fra le chiese devozionali. Ma c’è anche la versione breve, un anello da 64 km che ruota attorno a Sanzemo. Ne abbiamo parlato tra i Cammini più belli del Trentino Alto Adige.
Percorso: Sanzeno a San Romedio Lunghezza: 170 km Tappe: 7 Periodo: giugno-settembre Informazioni: Santiago Anaunia
3. Cammino delle Pievi in Carnia (Friuli-Venezia Giulia)
Non esattamente un cammino classico ma più un percorso ad anello fra le alpi del Friuli-Venezia Giulia. Si cammina in quota al fresco seguendo lunghi tratti alla sentieristica C.A.I.
In totale sono circa 280 km (solo a piedi), da fare in 18 tappe fra le montagne attorno a Tolmezzo: un pellegrinaggio spirituale tra le pievi storiche della Carnia, sulla falsariga del Cammino di Santiago.
Percorso: Imponzo di Tolmezzo – Zuglio Lunghezza: 280 km Tappe: 18 Periodo: giugno-settembre Informazioni:www.camminodellepievi.it
4. Alpe Adria Trail, dal Großglockner a Muggia (Friuli-Venezia Giulia)
Splendido, epico, emozionante. L’Alpe Adria Trail è il cammino che scavalla di continuo fra 3 confini (Italia, Slovenia. Austria) e ti porta a conoscere la natura e la cultura delle Alpi Giulie, segnata dalla Prima Guerra Mondiale e da un continuo scambio fra vicini. Ok, è un trekking lungo (750 km), ma non è affatto impegnativo: le tappe s non vanno oltre le 6 ore circa di cammino e i dislivelli sono contenuti.
la parte italiana è forse la più bella, quasi tutta nella zona del tarvisano: il Monte Lussari, la foresta millenaria, i laghi di Fusine e l’ascesa fino al rifugio Zacchi, il Mangart. Sai fa in 2-3 giorni, ma vale la pena programmare almeno una settimana fra i tre paesi. Il percorso è ben segnalato e si può fare anche in bici.
5. Sentiero del Viandante, da Lecco a Colico (Lombardia)
Fattibilissimo in estate, amatissimo dai locali, il Sentiero del Viandante è uno dei cammini brevi più spettacolari d’Italia.
L’itinerario prevede 45 chilometri da Lecco a Colico, con il lago di Como a sinistra e le prime Alpi sulla destra. Si tratta di un percorso adatto a tutti, con 3 tappe nei borghi lariani e i sentieri fra i boschi di castagni e il blu del lago.
Il percorso, adatto an che a un weekend lungo, è ricco di alloggi, agriturismi e altre strutture per dormire e mangiare.
Dall’altra parte del lago si possono fare splendide passeggiate brevi, come ad esempio quella sul Sentiero delle Espressioni, che si snoda in Val d’Intelvi.
6. Cammino di Oropa, da Santhià a Oropa (Piemonte)
Il cammino ideale se sei alle prime armi, un pellegrinaggio in Piemonte all’ombra dei boschi che conducono al famoso santuario. Il cammino di Oropa è facile, con poco dislivello e deviazioni divertenti anche per i bambini (parchi avventura e città intriganti come Rosazza).
Si cammina per 65 km e 4 tappe da Santhià (provincia di Vercelli) al Santuario, tradizionale approdo del pellegrinaggio mariano,
Sullo sfondo, la serra morenica e le Alpi biellesi.
7. Via di Matilde, da Mantova a Lucca (Lombardia, Emilia, Toscana)
La via Matildica del Volto Santo (o Cammino Matildico o Via di Matilde), ripercorre i luoghi della santa Matilde di Canossa Fra Lombardia, Emilia e Toscana.
Un itinerario molto suggestivo e abbastanza facile da fare in 10-12 giorni, attraversando le colline e i borghi di questo pezzo di Italia centrale con una forte impronta spirituale e una ricchissima cultura enogastronomica, tra vini, tortelli e salumi.
8.Via degli Dei, da Bologna a Firenze (Emilia Romagna e Toscana)
Ormai un cammino superclassico, la Via degli Dei in estate ha l’unico problema dell’affollamento. ma se non hai altri momenti in cui farlo, è un’esperienza da non perdere.
Il percorso va da Bologna a Firenze, 120 km sull’Appennino che non sono da sottovalutare per l’intensità delle salite. Attraverso l’antica via commerciale di Etruschi e Romani, cammini in boschi ricchi di leggende e approdi in borghi pieni di storie.
9. Via degli Abati, da Bobbio a Lucca (Lombardia, Emilia, Toscana)
Bella, fresca, sorprendente: la “Via Francigena di Montagna”, come viene chiamata, è un antichissimopercorso (dai tempi dei Longobardi) che collegava le città a scopo commerciale. Ora è un cammino che va dal pavese (capitale del Regno), a Pontremoli, in Lunigiana, attraversando fitte foreste e piccoli borghi caratteristici. Si allunga per quasi 20 km, da fare in 8 tappe a piedi, in bici o a cavallo.
Il tratto storico parte dall’abbazia di San Colombano e in epoca moderna si è esteso da Pavia fino a Lucca. Si passa per le colline dell’Oltrepò e il Monte Penice, poi Pontremoli (da non perdere i testaroli al pesto e il dolce di castagne e panna) e infine si scende in Toscana fino a Lucca. addentrandosi nelle foreste della Garfagnana con un tratto in comune con la Via di Matilde.
Volendo poi si può proseguire fino a Roma.
Niente di meno che il giro intero delle coste della Sardegna: 1300 km, da fare in 70 giorni. Chiaramente puoi farne anche solo una parte, stando attento alle ore più calde, ma confidando sempre anche nel vento.
Parti da dove vuoi (Cagliari, Oristano, Alghero, Arbatax, Porto Torres) e segui il mare tenendo come riferimento le 100 torri (105 a dire il vero) che orientano il trekking.
Spiagge, dune, calette, un profumo intenso di macchia mediterranea, villaggi di pescatori e cittadine accoglienti.
Se vuoi saperne di più sul tema, puoi leggere il nostro articolo sui 6 trekking sul mare più belli da fare in Italia.
11. Cammino Minerario di Santa Barbara, da Iglesias (Sardegna)
Lungo ma non troppo impegnativo, il Cammino Minerario di Santa Barbara è un altro camino sardo. Dà il suo meglio in estate, lungo i suoi 500 chilometri e 30 tappe (ma può bastare anche una settimana).
Da Iglesias, ti addentri nel Sulcis-Iglesiente-Guspinese in un itinerario ad anello dentro la Sardegna verace, tra la religione (la devozione a Santa. Barbara, patrona dei minatori).
Il contesto è quello del Parco Geominerario della Sardegna, con le sue stratificazioni geologiche impressionanti, avanzando su mulattiere e strade sterrati, e qualche tratto vicino al mare.
Uno dei cammini italiani da fare davvero tutto l’anno, in bici o a piedi. La Via dell’Essenza è il giro dell’Isola d’Elba attraverso le sue coste, guidato dai profumi (12 essenze, 12 tappe).
Si cammina per 127 km in un trionfo dei sensi.
Il percorso è adatto a tutti, con tappe facili (max 15 km), una segnaletica nuova e chiara (il cammino è nato nel 2021) e tante occasioni per fermarsi per un tuffo.
13. Sentiero degli Dei, da Agerola a Positano (Campania)
Caldo e folla si possono sopportare, perché il Sentiero degli Dei è uno dei percorsi più belli in assoluto ed è breve, solo 9 km.
Cammini in costiera amalfitana sulla via amata dagli dei greci con i Monti Lattari da una parte e il mare dall’altra,
Puoi scegliere fra la via alta (un po’ più in quota e dura, e meno trafficata) e quella bassa (a bordo mare). In ogni caso, un trekking toccante.
14. Cammino delle Terre Mutate, da Fabriano a L’Aquila (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo)
Il centro Italia nella sua decadenza e nel suo splendore.
Il Cammino delle Terre Mutate è uno dei sentieri più emozionanti d’Italia. Si sviluppa per 200 km in 4 regioni fra il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Può bastare per convincerti?
Si cammina da Fabriano a L’Aquila, lungo la dorsale appenninica, toccando le città colpite dai terremoti nel recente passato, che cercano di rinascere.
Il clou è Amatrice, l’altopiano favoloso di Campo Imperatore, i borghi come Santo Stefano di Sessanio e i boschi selvaggi pieni di animali. L’accoglienza è a dir poco calorosa.
Da queste parti in Abruzzo è nato di recente anche (2014) il Cammino dei Briganti, che unisce vecchie mulattiere tra Abruzzo e Lazio. Si ripercorrono le vie e le gesta dei celebri briganti ottocenteschi della Banda di Cartore fra Marsica e Cicolano. Sono 70 km ad anello tra i 700 e i 1300 km di altitudine: ne parliamo in questo articolo.
Ma non solo, questa è la zona anche del Cammino Naturale dei Parchi, che va da L’Aquila a Roma in un percorso di 430 km, Ne parliamo in questo articolo.
E per gli esploratori merita anche un giro il Cammino di San Francesco Caracciolo, un percorso ancora in fase di completamento ma già in parte percorribile (un centinaio di km su 500): va da Loreto a Napoli, sulle orme del santo patrono degli chef.
15. Via Lauretana, da Assisi a Loreto (Umbria e Marche)
Un altro cammino in centro Italia, sulle rotte della spiritualità e della natura selvatica.
Partendo da Assisi, la Via Lauretana è un pellegrinaggio che segue le tracce di San Francesco, fino al Santuario di Loreto.
Un’immersione di 7 giorni nella cultura italiana su un percorso abbastanza facile per tutti, fra boschi e borghi antichi a dir poco splendidi.
16. Via della Transumanza, da L’Aquila a Campobasso (Abruzzo, Molise)
Che bello camminare sul Tratturo Magno come i pastori che portano il gregge verso sud. La Via della Transumanza va dall’Abruzzo alla Puglia, 100 km da Pescasseroli a Campobasso sull’autostrada d’erba che digrada dagli Appennini al Tavoliere. Si passa nel Parco Nazionale di Abruzzo e Molise e poi si accede agli altopiani mistici, dove si mischiano luoghi di devozione, malghe e borghi fermi nel tempo (ad esempio Opi e CivitellaAlfedena).
Si può proseguire ancora verso Foggia, (244 km in totale) lungo il cosiddetto Tratturo del Re.
17. Cammino di Benedetto, da Norcia a Montecassino (Umbria, Lazio, Campania)
Il Cammino di San Benedetto da Norcia tocca il cuore dell’Italia in un percorso di 300 km (a piedi o in bici).
Cammini da Norcia a Montecassino in 16 tappe nei luoghi in cui visse e predicò San Benedetto. Si passa dai colli di Subiaco, i monti Reatini e Lucretili, il bacino del fiume Velinoe della valle dell’Aniene. Di giorno ti accompagnano il silenzio, la meditazione, la natura, la sera ti rifocilli con la straoridnaria cucina delle regioni.
18. Cammino di San Francesco di Paola, da Paterno Calabro a Paola (Calabria)
Anche in estate si può fare il Cammino di San Francesco di Paola, dedicato al santo che qui visse e predicò, si snoda fra il cosentino e le montagne della Sila, con tanti passaggi al fresco delle foreste.
Il percorso è lungo 100 chilometri e 4-5 tappe (3 se lo fai in bici) e si sviluppa su due vie che terminano a Paola: la Via del Giovane (dal Convento di San Marco Argentano) e la Via dell’Eremita (dal Santuario di Paterno Calabro).
Ti ritrovi nella natura selvaggia e misteriosa, in un angolo d’Italia tra i più remoti e sconosciuti.