I Cammini da fare in primavera in Italia: i percorsi più belli adatti a tutti

16 Cammini da fare in primavera in Italia, per esplorarla a piedi (o in bici) senza folla e con la natura che rifiorisce.

I Cammini da fare in primavera in Italia devono essere scelti con cura. Il clima può essere molto variabile ed è meglio concentrarsi su percorsi non troppo esposti alle intemperie.
Detto questo, fare un trekking in primavera è un’esperienza esaltante, con la natura che rifiorisce, l’aria frizzante e mai afosa, giornate lunghe, poca gente sulla strada e accoglienza meno caotica che in estate. 
insomma, il periodo che va da metà marzo a metà giugno, come del resto l’autunno, è forse il momento migliore per mettersi gli scarponcini ai piedi, riempire lo zaino e intraprendere un cammino in Italia.

I Cammini da fare in primavera in Italia: i percorsi più belli adatti a tutti

Fare un cammino di 3 giorni in primavera, sfruttando un weekend lungo, o fare un cammino di 5 giorni in Italia, o anche un cammino di una settimana, o un cammino organizzato, ti porta a scoprire un territorio che si riempie di colori e profumi, dove anche la gastronomia cambia ingredienti e dove compaiono le sagre paesane, punto d’osservazione fantastico sul nostro paese.Molti sentieri sono liberi dalla neve, la segnaletica in genere viene ripulita, diverse strutture riaprono. Fra Nord, Centro e Sud ci sono molti sentieri che vale la pena percorrere.
Dopo i migliori cammini da fare in autunno in Italia, ecco la nostra scelta sui cammini migliori in Italia organizzare in primavera.
Buon cammino!

 

1. Sentiero del Viandante, da Lecco a Colico (Lombardia)

 

Se in inverno può fare freddo, la primavera è uno dei momenti migliori per fare il Sentiero del Viandante, uno dei più belli e sottovalutati d’Italia.
L’itinerario è di lunghezza e durata medio-breve, si tratta di 45 km in direzione sud-nord da Lecco a Colico, accompagnati dai colori del lago di Como e dalle vette che lo circondano.
Lo possono fare tutti, e in genere per completarlo ci vogliono al massimo 3 giorni.
Si cammina su sentieri che attraversano i boschi di castagni e si inerpicano a mezza costa lungo il Lario, fra panorami che lasciano di strucco, borghi montanari e cittadine costiere.
Il percorso è disseminato di strutture per dormire e mangiare (pesce, selvaggina, formaggi d’alpeggio).

Percorso: Lecco-Colico
Lunghezza: 45 km
Tappe: 4
Periodo: aprile-giugno
Il nostro approfondimento: Il Sentiero del Viandante, da Lecco a a Colico a piedi o in mountain bike

> Iscriviti alla nostra newsletter compilando il form qui sotto!
Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!

 

2. Via dei Monaci, da Milano al Po (Lombardia)

Un cammino sorprendente, nato nel 2021 e in realtà ancora da completare in alcuni tratti nella segnaletica, ma totalmente e facilmente percorribile. Un vero pellegrinaggio fra abbazie, pievi, silenzi, meditazione e quiete. La sorpresa è che parti dal centro di Milano, dalle Colonne di San Lorenzo, e in poco tempo ti ritrovi in un altro mondo, nonostante passi accanto a luoghi urbani industriali non certo entusiasmanti (ad esempio San Giuliano e Opera).
La via dei Monaci, o Cammino dei Monaci, è un itinerario di 67 km diviso in 5 tappe, più due varianti. Segue sostanzialmente il corso del Lambro fino al punto in cui sfocia nel Po, a Corte Sant’Andrea nel Lodigiano. Di lì si attraversa il fiume e si imbocca la Via Francigena.  
Dall’abbazia di Chiaravalle a quelle di Viboldone e Mirasole, incontriamo luoghi religiosi risalenti ai millenni passati, che raccontano la storia del territorio. Luoghi in cui ci si può anche fermare a mangiare e a dormire, vivendo per un giorno la vita dei monaci che ancora lavorano i queste strutture.

Percorso: Milano – Corte Sant’Andrea
Lunghezza: 67 km
Tappe: 5
Periodo: marzo-giugno
Il nostro approfondimento: La Via dei Monaci, da Milano all Po, le tappe e la mappa

 

3. Cammino di Oropa, da Santhià a Oropa (Piemonte)

Questo cammino-pellegrinaggio in Piemonte è sempre più amato dai trekker.
Se in autunno puoi vivere la magia del foliage, in primavera c’è il fascino del risveglio del bosco e il passaggio verso le tonalità più intense del verde.
Il percorso è decisamente affrontabile da tutti, anzi lo consigliamo per chi vuole fare un primo cammino e non ha grande esperienza. Sono 65 km da fare in 4 tappe da Santhià (provincia di Vercelli) al Santuario di Oropa, meta di un classico pellegrinaggio mariano,
Il dislivello è scarso e la distanza massima da percorrere è di 20 km, con la serra morenica e le Alpi biellesi sullo sfondo.

Percorso: Santhià-Oropa
Lunghezza: 65 km
Tappe: 4
Periodo: aprile-giugno
Il nostro approfondimento: Il Cammino di Oropa, 4 tappe per il primo cammino a piedi

 

4. Via di Matilde, da Mantova a Lucca (Lombardia, Emilia, Toscana)

Fra Lombardia, Emilia e Toscana si snoda la via Matildica del Volto Santo (o Cammino Matildico o Via di Matilde), che ripercorre i luoghi della santa Matilde di Canoss passando per colline e borghi.
Un percorso abbastanza facile di 10-12 giorni, che non prevede salite impegnative o pezzi in quota.
Chi cerca un itinerario dalla forte impronta spirituale trova pane per i suoi denti, ma non mancano panorami suggestivi, scorci di un’Italia poco conosciuta e una tradizione enogastronomica di grande soddisfazione (vogliamo parlare dei ravioli mantovani e dei tordelli lucchesi?).

Percorso: Mantova-Lucca
Lunghezza: 284 km
Tappe: 11
Periodo: aprile-giugno
Il nostro approfondimento: La Via Matilde da Mantova a Lucca, le tappe e i consigli per farla a piedi e in bici

5. Via dei Gessi e dei Calanchi, da Bologna a Faenza (Emilia Romagna)

I mesi estivi possono essere troppo caldi per fare questo percorso, ma la primavera è perfetta.
La Via dei Gessi e dei Calanchi va da Bologna a Faenza, tutta in Emilia e Romagna. Un itinerario sui colli di 7 tappe per 102 km, dentro il Parco Regionale Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa e il Parco della Vena del Gesso Romagnola.
Le tappe sono adatte a tutti, vanno da 8 a 20 km, e il dislivello è minimo.
Un cammino nato da poco ma sempre più amato che ha visto l’adesione entusiasta degli enti locali e delle strutture. Vuol dire anche cucina verace e gente accogliente.
Da non perdere il borgo di Dozza (murales e storie di ciclismo), Brisighella (vino, olio), Zattaglia (posto idilliaco dove è rinato un ostello), l’esplorazione speleologica della grotta Tanaccia, i campi di carciofi. E i calanchi lunari punteggiati di minerali gessosi: con la luce il sentiero si illumina, un fenomeno unico che lascia sbalorditi.

Percorso: Bologna-Faenza
Lunghezza: 102 km
Tappe: 7
Periodo: marzo-giugno
Il nostro approfondimento: La via dei Gessi e dei Calanchi a piedi
Informazioni
: laviadeigessiedeicalanchi.it

6.Via degli Dei, da Bologna a Firenze (Emilia Romagna e Toscana)

Sempre in Emilia-Romagna, con arrivo in Toscana, c’è uno dei cammini più classici in Italia, la Via degli Dei.
In primavera è molto meno affollata che in estate (quando davvero a volte si cammina quasi in coda). Il trekking va da Bologna a Firenze, per 120 km di saliscendi sull’Appennino, lungo la via commerciale usata da Etruschi e Romani.
Ci si immerge nel mondo selvaggio e misterioso dell’Italia centrale, e nelle sue tradizioni, storie e leggende.
È bene sapere che ci sono tratti impegnativi, perciò serve una buona preparazione e due bei bastoncini da trekking.

Percorso: Bologna-Firenze
Lunghezza: 120 km
Tappe: 6
Periodo: marzogiugno
Il nostro approfondimento: Trekking sull’Appennino: la Via degli Dei tra Bologna e Firenze

 

7. Via dell’Essenza, isola d’Elba (Toscana)

In bici o a piedi, la Via dell’Essenza è uno dei cammini più belli da fare all’Isola d’Elba.
Un trekking che si può fare tutto l’anno, ma che in primavera dà il meglio. Perché ti porta a esplorare l’isola seguendo il tema dei colori e i profumi della natura.
Si cammina sempre lungo le coste per 127 km divisi in 12 tappe secondo le essenze tipiche dell’isola. Un trionfo dei sensi.
Il percorso dell’Essenza è adatto a tutti, le tappe sono brevi e facili (da 6 km a 15), ben segnalate (è un cammino nato nel 2021) e organizzato in modo da avere tante aree per fermarsi.
L’ufficio turistico elbano assiste e supporta i camminatori lungo l’itinerario.

Percorso: anello isola d’ìElba
Lunghezza: 127 km
Tappe: 12
Periodo: marzo-giugno
Informazioni: visitelba

 

8. Sentiero degli Dei, da Agerola a Positano (Campania)

Da non confondere con la Via degli Dei (Bologna-Firenze), il Sentiero degli Dei attraversa uno dei luoghi più belli del mondo, la costiera amalfitana. La leggenda racconta che fosse il preferito degli dei dell’antica Grecia (da cui il nome).
Una camminata più che un cammino: sono solo 9 km, da fare in una giornata, con i Monti Lattari da una parte e il mare blu dall’altra, con  Capri sullo sfondo
In realtà i sentieri sono due, uno più a filo costa e uno più alto (più suggestivo e impegnativo).
Si può fare tutto l’anno, ma se vai in primavera lo vedi al meglio: poca gente, clima perfetto e mai caldo, colori indimenticabiil e sapori veraci.

Percorso: Agerola-Positano
Lunghezza: 9 km
Tappe: 1
Periodo: marzo-giugno
Informazioni: sentirodeglidei.net

9. Cammino delle 100 Torri (Sardegna)

Immagina di fare il periplo della Sardegna, seguendo le coste. Sono 1300 km, da fare in 70 giorni: tantissima roba ma chi ha il tempo (e la voglia) di farlo davvero? Come sempre, basta farne un pezzo, o farlo a pezzi,
Si compie proprio un anello, scegliendo il punto dio partenza: Cagliari, Oristano, Alghero, Arbatax, Porto Torres.
Le 100 torri disseminate lungo al costa (105 in realtà) scandiscono le tappe e fanno da punto di riferimento del trekking, che tocca spiagge, dune, calette idilliache nascoste, borghi e qualche volta si inoltra nell’interno, immersi nella macchia mediterranea che in primavera ti inebria.

Percorso: Cagliari-Cagliari
Lunghezza: 1284 km
Tappe: 70
Periodo: marzo-giugno
Informazioni: Cammino100torri.com

 

10. Cammino del Salento, da Lecce a Santa Maria di Leuca (Puglia)

Via dall’estate, dalle folle, dal caldo che quando cammini picchia troppo duro. Se c’è un momento migliore per fare questo itinerario, insieme all’autunno, è la primavera.
Il Salento in primavera è silenzio, cieli viola, distese di uilvi e mandorli, profumi, spiagge incredibilmente deserte.
Si parte da Lecce e si arriva a Santa Maria di Leuca, con due vie diverse: la Via del Mare (5 tappe per 115 km), e la Via dei Borghi, csi inoltra nell’interno (6 tappe e 135 km).

Percorso: Lecce-Santa Maria di Leuca
Lunghezza: 133 km
Tappe: 6
Periodo: marzo-giugno
Informazioni: Camminodelsalento

 

11. Cammino delle Terre Mutate, da Fabriano a L’Aquila (Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo)

Impraticabile in molti tratti in inverno il cammino delle Terre Mutate diventa perfetto in primavera.
È uno dei sentieri più belli e poco battuti in Italia: 200 km in 4 regioni, da Fabriano a L’Aquila, lungo gli appenninica e le città colpite in passato dai terremoti.
Lo scenario è quello naturale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Con un passaggio fiabesco per l’altopiano di Campo Imperatore. lungo il cammino si incontrano borghi splendidi e arroccati, foreste popolate da animali, tradizioni affascinanti e un’accoglienza sempre calorosa.

Percorso: Fabriano-L’Aquila
Lunghezza: 200 km
Tappe: 14
Periodo: aprile-giugno
Il nostro approfondimento: Il Cammino delle Terre Mutate, a piedi sugli Appennini nei luoghi del terremoto

12. Via Lauretana, da Assisi a Loreto (Umbria e Marche)

Da Assisi a Loreto lungo la via della spiritualità: la Via Lauretana è un pellegrinaggio sulle orme di San Francesco, che conduce dalla città del santo al al Santuario di Loreto.
Sono 7 giorni di trekking su territori pianeggianti adatti a tutti, fra colline, boschi e borghi medievali e rinascimentali ricchi di arte e tradizioni risalenti all’universo dello Stato Pontificio.

Percorso: Assisi-Loreto
Lunghezza: 200 km
Tappe: 7
Periodo: marzo-giugno
Il nostro approfondimento: I Cammini dell’Umbria: a piedi sulle vie di San Francesco e San Benedetto

 

13. Sentiero dell’Inglese, da Pentedattilo a Staiti (Calabria)

La Calabria al meglio della sua natura e tradizioni profonde. Quello del’Inglese è un cammino fatto per la prima volta dal paesaggista inglese Edward Lear a metà ‘800 e ora ispira molti camminatori.
La segnaletica è carente (qui le tracce gps), ma con l’aiuto della gente della zona si trova sempre la strada e l’ospitalità, il che rende il viaggio ancora più emozionante, ricco e avventuroso.
Si cammina per 110 km divisi in 7 tappe dentro il Parco dell’Aspromonte, in un mondo a parte di villaggi fermi nel tempo disseminati fra le colline. Si attraversano foreste selvagge, città fantasma, e scenari geologici fantasmagorici.
E si esplora la Calabria Grecanica, ovvero i villaggi in cui si tramandano le tradizioni della Magna Grecia e dove si parla una dialetto mediterraneo antichissimo.
 

Percorso: Pentedattilo-Staiti
Lunghezza: 110 km
Tappe: 7
Periodo: marzo-giugno
Informazioni: sentierodellinglese

 

14. Magna Via Francigena, da Palermo a Agrigento (Sicilia)

La Via Francigena del profondo Sud passa dalla Sicilia, ideata e tracciata da un gruppo di appassionati camminatori e volontari.
Più che un unico cammino è un reticolato di sentieri per un totale di 900 km di strade sterrate che in cui scegliere il tuo percorso.
La via più classica è quella di Palermo-Agrigento (9 tappe), poi c’è quella più lunga da Palermo a Messina che passa dai Nebrodi e dalle Madonie. Infine il tratto costiero della Via Francigena Mazarense, che va da Palermo a Mazara del Vallo.
Un modo diverso di conoscere la Sicilia verace, la sua gente, la sua natura rigogliosa, la sua gastronomia.

Percorso: Palermo-Agrigento
Lunghezza: 186 km
Tappe: 9
Periodo: marzo-giugno
Il nostro approfondimento: La Magna Via Francigena in Sicilia: i consigli per farla a piedi e in bici

 

15. Cammino di Benedetto, da Norcia a Montecassino (Umbria, Lazio, Campania)

Se cerchi un’immersione nel cuore dell’Italia, il Cammino di San Benedetto da Norcia, è quello che fa per te.
Si tratta di un itinerario di 300 km (a piedi o in bici) da Norcia a Montecassino in 16 tappe nei luoghi di San Benedetto, un sentiero che si connette anche con la Via Francigena del Sud.
La partenza è a Norcia, dove nacque il santo), poi si passa da Subiaco (dove visse e predicò) e si arriva a Montecassino (dove scrisse la famosa Regola). Lo scenario è quello poco battuto dei monti Reatini e Lucretili, del bacino del fiume Velino e della valle dell’Aniene.
Facile farsi ammaliare dalla cucina, dalla pace e dal ritmo della vita che qui score lentamente. 

Percorso: Norcia-Cassino
Lunghezza: 300 km
Tappe: 16
Periodo: marzo-giugno
Il nostro approfondimento: Il Cammino di San Benedetto, 300 km a piedi da Norcia a Montecassino, nel cuore spirituale d’Italia

 

16. Cammino Materano, da Bari a Matera (Puglia, Basilicata)

La Puglia in primavera è fantastica, con un clima ideale e poca gente intorno. Il Cammino Materano prevede 5 vie e 7 tappe attraverso la piana delle Murge e le colline della Basilicata.
Un percorso molto vario dunque, un viaggio spirituale che è anche un’avventura culturale dal mare ai Sassi di Matera.
se hai una settimana puoi davvero cogliere l’essenza di questa bellissima zona, scegliendo una delle vie, La principale è la Via Peuceta, che va proprio da Bari a Matera passando per cittadine, boschi, chiese rupestri e la piana verdissima che in primavera rifiorisce.
Percorso: Bari-Matera
Lunghezza: 168 km
Tappe: 7
Periodo: marzo-giugno
Il nostro approfondimento: Il Cammino Materano da Bari a Matera: la mappa, le tappe e le informazioni

 

 

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

Potrebbe interessarti anche...