Questi sono i 7 villaggi più incredibili d’Europa (e danno il meglio di sé proprio in inverno)

In giro per l'Europa ci sono villaggi che sfidano ogni logica architettonica e geografica. Da quelli invisibili nel Portogallo rurale alle fortezze verticali del Caucaso, ecco dove il nostro continente nasconde le sue perle più strane

PIODÃO - Un nido di scisto mimetizzato tra i ripidi pendii della Serra do Açor, reso inconfondibile da quel blu ostinato che colora gli infissi di un borgo costruito con l'oscurità della roccia.
Castle Combe
Eguisheim
Piodão
Ramsau bei Berchtesgaden
Rupit
Tignes
Ushguli

Non sempre è l’ordinario a dettare il ritmo della vita quotidiana. Il nostro continente, infatti, è puntellato di borghi in cui l’architettura non ha seguito le mode, ma si è piegata alla forza di una natura spesso ostile. In alcuni casi infatti, questi luoghi sono dei veri e propri esperimenti di sopravvivenza e ingegno umano e in inverno, quando il turismo di massa si ferma, rivelano la loro vera natura. Nella gallery abbiamo selezionato i 7 villaggi più bizzarri d’Europa in inverno.

Tignes, Francia

A 2.100 metri di altitudine, Tignes è uno dei comuni più alti d’Europa. La sua particolarità è il contrasto brutale tra l’architettura modernista degli anni ’50 e ’60 (nata dopo che il vecchio villaggio fu sommerso da una diga) e la maestosità del ghiacciaio della Grande Motte. È un avamposto d’alta quota in cui la vita ruota attorno allo sport estremo, circondato da vette che superano i 3.000 metri.

Piodão, Portogallo

Abbarbicato sui ripidi pendii della Serra do Açor, questo borgo è costruito interamente in scisto, una pietra scura che lo rende quasi invisibile tra le rocce. A creare un contrasto che ha dell’incredibile è il colore blu intenso delle porte e delle finestre: si dice che, a causa dell’isolamento, questo fosse l’unico colore disponibile nell’emporio della zona.

Rupit, Spagna

Poi ancora Rupit, situato nel cuore della Catalogna. Si tratta di un paesino che sorge su un massiccio di pietra lavica, tanto che le sue case del XVI secolo sono integrate direttamente nella roccia. Ma non è tutto, perché il centro abitato è accessibile tramite un celebre ponte sospeso in legno. In inverno, tra le altre cose, i suoi vicoli sono spesso avvolti dalla nebbia: come entrare in un set cinematografico medievale perfettamente preservato.

Castle Combe, Inghilterra

È la quintessenza dell’architettura delle Cotswolds: benvenuti a Castle Combe, il villaggio dove si registra l’assenza totale di segni della modernità. Dal 1600, infatti, non sono state costruite nuove case e, oltretutto, qui non esistono antenne o cavi elettrici visibili. Le costruzioni in pietra calcarea color miele e il vecchio ponte sul fiume Bybrook danno vita a un paesaggio così armonioso da sembrare finto (soprattutto con la luce bassa e la quiete della stagione fredda).

Ramsau bei Berchtesgaden, Germania

Questo borgo bavarese è situato in una valle glaciale strettissima ai piedi del monte Watzmann. La sua chiesa di San Sebastiano è un’icona mondiale, ma la vera particolarità è il Zauberwald (Bosco Incantato) che lo circonda: un paesaggio nato da una gigantesca frana preistorica che ha creato rocce dalle forme assurde e laghi alpini dai colori surreali.

Eguisheim, Francia

A differenza di quasi tutti i borghi europei, Eguisheim ha una pianta a cerchi concentrici. Le sue strade si sviluppano come una spirale attorno al castello centrale, una struttura difensiva medievale unica nel suo genere. In inverno, passeggiare lungo la Rue du Rempart significa seguire il perimetro delle antiche mura tra case a graticcio dai colori vivaci.

Ushguli, Georgia

È il gioiello selvaggio del Caucaso, uno dei villaggi abitati più alti d’Europa (2.100 metri). La sua particolarità sono le decine di torri di guardia medievali in pietra (Koshki), costruite per difendere le singole famiglie sia dai nemici che dalle valanghe. Durante la stagione fredda, Ushguli resta spesso isolato per mesi a causa della neve.

Foto Canva

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