Happy hour sulla neve: i migliori après-ski d’Italia


Il più vip: il Moritzino, La Villa
Questo non è in paese ma a 2100 metri, proprio alla partenza della Gran Risa, la pista di Coppa del Mondo. È la classica baita delle cartoline, tutta in legno, coperta da metri di neve immacolata e sempre illuminata. Il Club Moritzino da sempre attira il meglio del jet-set internazionale. Attori di Hollywood, starlette italiane o internazionali, atleti di fama, piloti di Formula Uno e cantanti si confondono tra i turisti. Chi beve troppo poi scende scroccando un passaggio ai gatti delle nevi che fanno servizio navetta. Cosa si beve? Il Clubbino, grappa al fico servita con il frutto in un cono di cialda al cioccolato da mangiare. www.moritzino.it
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Cosa fare quando si finisce di sciare? Ma l’après-ski, ovviamente, perché la giornata di un vero sciatore non finisce quando chiudono gli impianti. Direttamente sulle piste, con i piedi nella neve alla stazione a monte degli impianti e perfino nella piazza del paese: l’après-ski ha un sapore unico che nessun happy hour metropolitano può surrogare.

Non si è mai troppo stanchi né troppo infreddoliti per non avere voglia di bere qualcosa con gli amici e continuare le chiacchiere cominciate in seggiovia durante la giornata: nella sua versione più classica a base di stufe di ceramica, stube in legno antico e bombardini o in quella più moderna con cocktail ricercati, musica alta e sexy cubiste, l’après-ski è una tradizione imperdibile che prolunga il divertimento nelle località sciistiche.

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