Se si cerca un angolo di Dolomiti ancora autentico, poco affollato ma spettacolare, le Dolomiti del Brenta potrebbero essere la scelta giusta in questa estate di code e affollamenti (Ortisei e Lavaredo fanno specie ma fino a un certo punto, ormai sempre più italiani scelgono la montagna in estate).
Ci sono stato di recente: è un luogo in cui la montagna regala il meglio di sé, senza le folle delle zone più famose. Intendiamoci, non sono deserte, ma ho camminato sui sentieri sotto le guglie con poca gente attorno. E, bè, vale la pena.
Le Dolomiti del Brenta, alternativa per l’estate
Siamo in Trentino, tra la Val di Non, la Val Rendena e la Paganella. Il gruppo del Brenta si distingue per un aspetto più severo e verticale rispetto ad altre Dolomiti: torri, bastioni di roccia calcarea e profondi canaloni scolpiti dal tempo. Con certe condizioni di tempo diventano drammatiche e meravigliose.
L’accesso più comodo è da Madonna di Campiglio, punto di partenza ideale per molte escursioni e impianti di risalita.
Le 2 escursioni da non perdere
Il territorio è Patrimonio Unesco come tutte le Dolomiti, ma siamo in una zona un po’ laterale, ancora capace di offrire un’estate a misura d’uomo (e di escursionista). Due sono le esperienze da fare a piedi, anche se poi i sentieri in zona sono molti di più. Una sulle Torri del Brenta e l’altra dall’altra parte della valle, sull’Adamello.
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1. Da Grostè al rifugio Tuckett, fino a Vallesinella
È il giro panoramico per eccellenza. Si parte con la cabinovia Grostè da Madonna di Campiglio, si sale in quota e si cammina in uno scenario dolomitico puro: pietra chiara, silenzi, marmotte e vette frastagliate.
La camminata non è complicata, la fanno anche famiglie con bambini. Non ci sono strappi impegnativi, non ci sono tratti esposti: ma la salita si svolge prevalentemente su rocce e pietraie e serve massima concentrazione.
Dura meno di due ore ed è meglio avere gli scarponcini, e magari due bastoncini.
Fra panorami da Signore degli Anelli e tratti lunari, si arriva al rifugio Tuckett (2.272 m), circondato da vette leggendarie come la Cima Brenta e la Torre di Brenta.
Da qui si ripercorre il sentiero tornando alla stazione della cabinovia o, meglio, si scende nel bosco verso il rifugio Casinei e poi alla conca di Vallesinella, tra cascate e boschi di abete. La camminata dura 1 ora e 40, e si cammina su gradini naturali, radici, pietre: anche qui serve attenzione.
Da Vallesinella parte ogni ora una navetta che ti riporta a Madonna di Campiglio.
Durata totale: 3 ore e 40′.
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
2. Il giro dei Cinque Laghi
Vista la parte delle Dolomiti del Brenta, il giorno dopo si può cambiare versante della valle e salire verso il massiccio dell’Adamello. Del resto siamo nel parco naturale Adamello Brenta Geoparco…
Anche qui si parte con una comoda funivia, quella dei Cinque Laghi, sempre da Madonna di Campiglio. In quota, un anello panoramico permette di toccare cinque specchi d’acqua alpini di rara bellezza: il Lago Ritort, il Lago Lambin, il Lago Serodoli, il Lago Gelato e il Lago Nambino.
Se molti si fermano dopo 30 minuti al primo lago, proseguendo la folla si dirada e cammini quasi da solo.
Un itinerario perfetto per chi vuole camminare con calma, fotografare le Dolomiti dall’altra parte della valle e immergersi in un ambiente puro e vario, tra acqua, rocce e praterie d’alta quota.
Altre escursioni consigliate
- Val Brenta alta fino al Rifugio Brentei e al Rifugio Alimonta (per escursionisti più esperti)
- Giro delle Cascate di Vallesinella, perfetto anche con bambini
- Lago di Tovel, incastonato nel Parco Naturale Adamello Brenta, raggiungibile anche in auto o bus navetta
- Malga Ritorto, balcone naturale su tutta la catena del Brenta
- Cascate Nardis, vicino a Pinzolo, con una camminata di 20 minuti dla parcheggio.
Come arrivare
Madonna di Campiglio è facilmente raggiungibile in auto da Trento o da Brescia attraverso la SS239. In estate ci sono anche bus diretti da Trento e da Milano. Il modo migliore per muoversi sul posto è a piedi o con i mezzi pubblici locali (autobus e navette), che permettono di accedere a molte aree escursionistiche senza lo stress del parcheggio. Con l’auto naturalmente si dimezzano i tempi e si aumentano le possibilità di escursioni.
Dove dormire
L’offerta è ampia e adatta: a Madonna di Campiglio si trovano hotel, residence, B&B e appartamenti in affitto. Chi cerca qualcosa di più tranquillo ed economico può optare per i paesi vicini come Sant’Antonio di Mavignola o Pinzolo. E per i più avventurosi, ci sono anche rifugi alpini (Tuckett, Brentei, Graffer) dove dormire in quota immersi nella roccia.
Foto Martino De Mori
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