Trekking in mezzo alle opere d’arte fra le Dolomiti

Opera di Barbara Tavella, "Ralegrëite, sce te storjes pro. Palsa, sce te restes chilò. Cunfôrtete, sce te vas inant.", 2015 - ph. Nicola Grigis

C’è un trekking in mezzo alle opere d’arte fra le Dolomiti a SMACH la biennale di Arte Pubblica in Trentino Alto Adige.
Dal 15 giugno al 10 settembre 2023 torna il trekking di SMACH: un suggestivo percorso ad anello che, attraversando i Parchi Naturali Fanes-Senes-Braies e Puez-Odle, porta alla scoperta di tutte le opere della VI edizione della Biennale, collocate in sorprendenti scorci naturali.
Un’esperienza di 4 giorni che coniuga la passione per il trekking con l’arte contemporanea. Un modo inedito per vivere la bellezza: artistica e paesaggistica.
Dieci siti, immersi nella natura delle Dolomiti Patrimonio Unesco, ospitano dieci opere realizzate, appositamente per quei luoghi, dagli artisti vincitori del concorso internazionale.
Guarda la gallery delle foto delle opere nel paesaggio dolomitico.

Trekking in mezzo alle opere d’arte fra le Dolomiti

I Parchi Naturali Fanes-Senes-Braies e Puez-Odle sono scene aperte sulla ricchezza delle specie naturali che qui trovano il loro habitat. I Prati di Armentara, ad esempio, grazie ad una enorme diversificazione di fiori ed erbe, ospitano ben 244 tipi di funghi e 40 specie di farfalle; qui per SMACH si inserisce l’opera di Stefano Caimi. L’altopiano della Gardenaccia, invece, è un suggestivo paesaggio lunare dove si trovano formazioni geologiche originate dalle ultime sedimentazioni del Giurassico e del Cretaceo; in questo contesto si incontrerà l’installazione dell’artista messicano Anuar Portugal.

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Le opere di SMACH non sono realizzate solo in base al contesto paesaggistico, gli artisti sono invitati a confrontarsi anche con l’eredità di memoria, cultura ed identità di queste montagne, che in alcuni casi sono patrimonio immateriale dell’umanità. Ad esempio, la tradizione della transumanza dal 2019 è parte della lista dell’Unesco.
Il Passo di Sant’Antonio è un luogo dove da secoli transita la migrazione stagionale del bestiame, qui sorge una chiesa dedicata al santo patrono degli animali e per SMACH in questo sito è collocata l’opera del duo berlinese KG Augenstern.
Il Passo Poma (Forcela de Furcia in ladino) ogni tre anni vede il pellegrinaggio di oltre mille fedeli provenienti da dodici paesi della Val Badia che, in un cammino di tre giorni, si recano all’antica sede vescovile di Sabiona, oggi monastero; in questo contesto si inserisce l’opera del collettivo LIDRIIS.
Il sito Fanes, invece, rimanda alle remote leggende del Regno di Fanes, l’antica età dell’oro della popolazione Ladina; qui l’opera di LOCI Studios dialogherà con il mito.
A Pederü, poi, troviamo testimonianze della storia più recente: durante la Prima Guerra Mondiale in questo luogo venne allestito un popoloso villaggio militare dell’Impero Austro-ungarico i cui resti, oggi ristrutturati, ospitano un rifugio; l’opera di Egeon narra in chiave contemporanea le vicende tragiche di quel momento.

Come fare un trekking fra le opere d’arte a SMACH

SMACH insieme ad Holimites tour operator delle Dolomiti, anche per questa edizione della Biennale ha ideato un percorso che attraversa alcuni dei siti più iconici dei Parchi Naturali Fanes-Senes-Braies e Puez-Odle. Oltre 60 km di cammino, con dislivello positivo di 4300 metri, suddivisi in 4 itinerari per una durata di 4 giorni, con 3 pernottamenti, colazioni, cene e tassa di soggiorno inclusi; prezzi a partire da 540 € a persona.
Il percorso raggiungerà tutte le opere site-specific realizzate dagli artisti della VI edizione di SMACH. Il trekking è consigliato ad un’utenza già preparata alle camminate di montagna. Per tutti gli altri visitatori sono consigliati itinerari giornalieri, selezionando le escursioni alle opere in base alle individuali capacità di percorrenza. Per tutti, poi, c’è la comoda tappa al Parco Val Dl’Ert, con accesso diretto dal paese di San Martino in Badia, dove sono raccolte 23 opere acquisite da SMACH nelle precedenti 5 edizioni.
Tutte le info qui.

Che cos’è SMACH

SMACH. Constellation of art, culture & history in the Dolomites è la biennale internazionale di arte pubblica ideata nel 2012 da Michael Moling, coadiuvato da Gustav Willeit e, dal 2022, da Stefano Riba. Per ogni edizione vengono selezionate, da una giuria di professionisti di settore, 10 opere tramite un concorso internazionale.
La mostra open air di arte contemporanea si svolge in Val Badia, nel contesto paesaggistico e culturale delle Dolomiti, patrimonio Unesco dal 2009. L’edizione 2021 ha registrato una crescita esponenziale con oltre 1000 richieste di partecipazione da tutto il mondo e un passaggio stimato, durante il periodo di apertura, con una media giornaliera di 2000 visite.
SMACH. Val dl’Ert è la collezione permanente della biennale SMACH, composta attualmente da 23 opere acquisite dalle passate edizioni che si arricchisce per ogni edizione della biennale di nuove opere provenienti dai progetti vincitori. Il parco, di 25 ettari, è situato in una valle incontaminata nella località di San Martino in Badia, in provincia di Bolzano. Il suo accesso è a 150 m dal Museum Ladin e crea con esso un interessante polo di attrazione turistico-culturale per tutta la Val Badia.

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