Se ti abbronzi troppo, rischi parecchio

Estate, Sima: da abbronzature estreme rischi per la salute umana. Il 90% dei tumori cutanei è attribuibile ad esposizione eccessiva a raggi UV. Ecco come difendere la pelle da caldo estremo e inquinanti

Se ti abbronzi troppo, rischi parecchio

Con l’arrivo dell’estate, la pelle si trova in prima linea: è una barriera protettiva contro i raggi solari ma al tempo stesso un bersaglio vulnerabile che va protetto con mezzi adeguati. L’afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) che ricorda i rischi sanitari legati ad abbronzature estreme, molto in voga nell’ultimo periodo tra i più giovani.

Se ti abbronzi troppo, rischi parecchio

“Sappiamo che il cado agisce direttamente sul cosiddetto orologio biologico della pelle: le temperature elevate, sempre più comuni nelle estati cittadine, accelerano i processi d’invecchiamento – spiega il presidente Alessandro Miani – Una recente ricerca americana pubblicata su Science Advances nel 2025 ha rilevato che l’esposizione prolungata a giornate molto calde (oltre i 32° C) è associata a un invecchiamento biologico precoce: a livello cellulare, chi vive in aree soggette a caldo estremo mostra un’età biologica fino a 14 mesi superiore rispetto a chi vive in zone più fresche”.

“I danni estetici da esposizione eccessiva al sole, come eritemi, scottature, rossori, sono reazioni infiammatorie della pelle dovute ai danni causati dai raggi UV, ma rappresentano solo la punta dell’iceberg – sottolinea Miani – L’invecchiamento cutaneo causato da calore e radiazioni UV è strettamente connesso all’aumento del rischio oncologico. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, oltre il 90% dei tumori cutanei non melanoma è attribuibile all’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti. In Italia, i dati dell’Airtum (Associazione Italiana Registri Tumori) confermano un trend in crescita: nel 2023 sono stati registrati circa 24.000 nuovi casi di melanoma, con un incremento del 20% negli ultimi dieci anni”.

Cosa fare per non rischiare

Cosa possiamo fare, concretamente? Proteggere la pelle non è solo una scelta estetica, ma un vero e proprio atto di prevenzione sanitaria.

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Se ti abbronzi troppo, rischi parecchio

Ecco le raccomandazioni della Società Italiana di Medicina Ambientale, valide soprattutto nel periodo estivo:

–        Evitare l’esposizione diretta al sole nelle ore centrali della giornata (dalle 11:00 alle 16:00);

–        Applicare quotidianamente creme solari ad ampio spettro (UVA, UVB e con filtri anti-inquinamento), anche in ambito urbano;

–        Integrare l’alimentazione con antiossidanti naturali, come vitamine C ed E e polifenoli;

–        Privilegiare la frequentazione di aree verdi e alberate, che contribuiscono ad abbassare la temperatura locale e migliorare la qualità dell’aria;

–        Monitorare i livelli di ozono e PM2.5 tramite app o bollettini ARPA, evitando attività fisica all’aperto nei giorni critici;

–        L’uso di prodotti dermatologici contenenti prebiotici e postbiotici rappresenta una strategia innovativa, accessibile e scientificamente fondata per preservare la salute della pelle, mantenere un microbiota equilibrato e ridurre i danni da smog.

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