Casco da sci per bambini obbligatorio: le caratteristiche per scegliere quello giusto

Casco da sci per bambini obbligatorio: le caratteristiche per scegliere quello giusto

Il casco da sci per bambini è obbligatorio per legge fino a 14 anni: lo stabilisce la legge 24 dicembre 2003, n. 363 “Norme in materia di sicurezza nella pratica degli sport invernali da discesa e da fondo” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 3 del 5 gennaio 2004. Ormai, dopo quasi 20 anni dall’entrata in vigore, è più impossibile che raro vedere bambini che sciano senza casco. Tuttavia se tutti i bambini indossano il casco quando sciano o fanno snowboard, non è detto che per misure e caratteristiche il casco da sci per bambini acquistato sia sicuro: ecco alcuni consigli per scegliere un casco da sci per i bambini che sia comodo, sicuro e pratico.

Casco da sci per bambini: obbligatorio per legge

Come detto il casco da sci per bambini è obbligatorio per legge. La legge 24 dicembre 2003, n. 363 stabilisce infatti che “nell’esercizio della pratica dello sci alpino e dello snowboard è fatto obbligo ai soggetti di età inferiore ai quattordici anni di indossare un casco protettivo“, che relativamente alle caratteristiche tecniche e di omologazione gli unici ammessi sono quelli conformi alla normativa unica UNI EN 1077 CE, e che “il responsabile della violazione delle disposizioni di cui al comma 1 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 30 euro a 150 euro“. Quindi il casco da sci per bambini non solo è obbligatorio sulle piste e fuori posta, sci o snowboard che sia, ma deve anche avere determinate caratteristiche tecniche e, nel caso di violazione, c’è anche una multa.

Come scegliere il casco da sci per bambini

Per scegliere il casco da sci per bambini la prima cosa da fare è assicurarsi che sia conforme alla normativa unica di omologazione UNI EN 1077 CE: l’etichetta si trova normalmente all’interno del caso, più spesso sul sistema di allacciatura, ed è l’unica garanzia che il casco faccia effettivamente il suo compito nelle situazioni più probabili sulla neve. Altre omologazioni e altri caschi, per esempio da bicicletta o da arrampicata, non garantiscono gli stessi standard di sicurezza ai bambini sulla neve. Attenzione però perché la normativa UNI EN 1077 CE riguarda due tipologie di caschi da sci per bambini: quelli cosiddetti di Classe A come questo, che coprono una porzione più ampia del cranio, compresa la zona delle orecchie, e sono pensati per chi scia in modo intenso e/o agonistico; e i caschi cosiddetti di Classe B come questo che non coprono la zona delle orecchie, sono più leggeri e confortevoli e sono indicati a chi pratica sci e snowboard in modo meno impegnativo o intenso.

Casco da sci per bambini: calotta intera o mezza calotta?

Come detto, i caschi da sci per bambini omologati si dividono a loro volta in classe A, calotta intera, e classe B, mezza calotta: premesso che i livelli di sicurezza garantiti dall’omologazione sono uguali, ciò che cambia è il comfort; quelli a calotta intera stringono di più nella zona delle orecchie, riducono parzialmente la capacità uditiva di percepire rumori e richiami, sono ovviamente più pesanti, hanno il vantaggio di coprire le orecchie anche dal freddo; quelli di classe B a mezza calotta sono più leggeri e pratici da indossare anche da parte dei bambini senza l’aiuto dei genitori, fanno sentire meglio rumori e voci e permettono una miglior ventilazione, apprezzata soprattutto nelle giornate più calde e soleggiate.

Casco da sci per bambini: la misura giusta

I caschi da sci, come ogni casco, hanno una taglia che corrisponde alla circonferenza della testa. Ovviamente il casco da sci per bambini della misura giusta deve essere corrispondente alla circonferenza del cranio misurata con un metro da sarta avvolto ben stretto intorno alla testa e passante per la fronte. Tuttavia va da sé che è impossibile trovare la misura perfetta e per questo ormai tutti i caschi da sci, per bambini o adulti, sono dotati di un sistema di microregolazione tipo “BOA“: è quella rotellina che si trova sulla nuca e che permette di stringere o allargare la calottina interna. A questo punto è essenziale provare il casco per rendersi conto se la misura è quella giusta.

 

Un casco da sci per bambini della misura giusta deve:

  • Aderire e appoggiare completamente sulla testa con tutta l’imbottitura interna
  • Deve coprire le orecchie, sia nei modelli di classe A a calotta intera che in quelli di classe B a mezza calotta e la morbida imbottitura
  • Un casco a calotta intera deve coprire anche completamente la nuca; diverso il discorso per i caschi a mezza calotta e in particolare con il sistema di microregolazione che spesso arrivano fino a poco sopra la nuca
  • Una volta indossato il casco, regolata la calotta interna e allacciata la fettuccia di bloccaggio, questo non si deve muovere: la prova consiste nell’afferrare a due mani il casco e provare a muovere la testa avanti e indietro (come per dire “sì”), lateralmente, piegando la testa verso la spalla destra e sinistra, e facendo ruotare la testa (come per dire “no”). In tutti questi movimenti il casco non si deve muovere e il bambino deve sentir tirare la pelle della fronte: se così non è, il casco è troppo largo o mal regolato.

Casco da sci per bambini: le caratteristiche

Ci sono anche altre caratteristiche utili o importanti da controllare quando si acquista un casco da sci per bambini. La prima è che il sistema di allacciatura sotto mento sia imbottito: se il casco è omologato sarà così, tuttavia è un aspetto da considerare perché ne deriva il comfort e quindi anche la tolleranza del bambino a indossare il casco per parecchie ore. I caschi da sci hanno anche ormai un sistema per agganciare sul retro la maschera da sci, di modo che non si sposti durante la sciata o in caso di cadute: è un dettaglio non banale perché ne deriva una maggior sicurezza per il bambino. Infine ai genitori può risultare interessante il fatto che alcuni modelli hanno la fodera interna staccabile e lavabile: normalmente i caschi da sci delle migliori marche per la fodera usano tessuti anallergici e antiodore, tuttavia almeno a fine stagione può essere utile lavare e igienizzare il casco prima di riporlo nello sgabuzzino in vista del successivo inverno.

Casco da sci per bambini con visiera

Infine c’è il dubbio sul casco da sci per bambini con visiera: è utile o no? Un casco come questo sicuramente è un vantaggio per i genitori, che hanno un attrezzo in meno da ricordarsi di prendere e che si rischia di perdere. Tuttavia bisogna considerare due aspetti: il primo è che la maschera da sci è anche una protezione contro il freddo, oltre che degli occhi, e la visiera inevitabilmente lascia passare aria e cristalli di neve che colpiscono viso e occhi; il secondo è che la maschera permette di cambiare lenti con meno impegno (banalmente stanno più facilmente nello zainetto) e la visibilità, con lenti adeguate alle condizioni meteo, è un altro dettaglio importante per la sicurezza sulle piste da sci. Su come scegliere la maschera da sci, dal colore alla tipologia delle lenti, abbiamo parlato diffusamente qui.

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Credits photo: CC Pixabay

 

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