Le calze per fare il Cammino di Santiago e altri trekking lunghi

Quali calze per fare il Cammino di Santiago e altri trekking lunghi: corte o lunghe, di quale tessuto, con quali caratteristiche tecnine

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Se voglio partire per un trekking impegnativo come il Cammino di Santiago o la Via Francigena o la Rota Vicentina devo fare attenzione al tipo di calze che uso?
E come deve essere una calza per fare un lungo cammino?
Sono domande che sentiamo sempre più spesso, motivate dall’esigenza di prepararsi nel modo migliore per le lunghe camminate e dalla consapevolezza che il mercato oggi offre prodotti pensati appositamente per queste attività.

Come scegliere le calze adatte a un lungo cammino

Per quanto camminare a piedi nudi porti infiniti benefici a corpo e mente, finire anzitempo un cammino per le vesciche o i dolori ai piedi è una delle cose peggiori che può capitare a chi parte con l’idea di completare un percorso preciso. E se le scarpe sono indubbiamente la cosa più importante per camminare decine di chilometri al giorno, le calze hanno la loro importanza strategica nel proteggere il piede dagli stress connessi al duro lavoro: se scegli quelle giuste, vedrai che a lungo andare faranno la differenza.
Ecco cosa devi sapere per individuare quelle giuste e partire sereno per un lungo trekking.

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Come scegliere le calze per camminare

Un cammino come quello di Santiago non è particolarmente difficile o tecnico. Niente a che vedere con un trekking in montagna. Le complicazioni arrivano per la lunghezza delle tappe e il loro numero, prove che possono mettere ko i piedi e costringerti a rinunciare.
Per questo le calze, e la loro combinazione con le scarpe, devono essere scelte con cura.
I criteri da tenere in testa nella selezione di una calza quindi devono rispondere a due domande fondamentali:

1 – Il mio piede è stabile?

Qui la differenza la fanno le fasce elastiche anti torsione, presenti in molti tipi di calze. Ma anche la qualità del tessuto e l’aderenza al piede: le calze in cui si formano grinze rischiano di provocare vesciche.
I rinforzi possono essere utili quando si usano scarponcini consistenti: scegli calze che abbiano pannelli di rinforzo non solo su tallone e punta, ma anche su malleolo, collo del piede e la zona della caviglia che sta a contatto con la linguetta.

2 – Il tessuto è di qualità?

Per evitare l’intrusione di sassolini, sabbia e altro, controlla sempre la trama della calza: deve impedire che i piccoli detriti si vadano a impigliare nel tessuto. Una fattore chiave è anche la capacità di assorbimento di acqua del filato, che deve essere bassa, altrimenti il rischio di abrasioni e vesciche diventa concreto.

Il cotone e le lana, fibre naturali, hanno la capacità di isolare il piede e assorbire l’umidità, ma anche di trattenerla; inoltre e presentano problemi di ruvidità dovuti ai filamenti spessi. In sostanza è meglio usarle nei momenti di riposo piuttosto che durante la camminata. Del resto abbiamo già spiegato perché non bisogna indossare abiti di cotone quando si fa sport.

In marcia sono preferibili tessuti compositi in cui fibre naturali sono mescolate a quelle sintetiche, che accelerano i tempi di asciugatura e sono in generale più resistenti. Per capirne di più puoi leggere il nostro approfondimento sui tessuti sportivi, una specie di dizionario in cui spieghiamo caratteristiche e utilizzi.
E ricorda che è meglio un tessuto dallo spessore sottile, per la maggiore velocità nell’asciugarsi.

 

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Calze lunghe o corte?

Non importa: qui dipende dalle scarpe e dalle tue abitudini.
In genere con scarpe basse meglio usare calze corte, con quelle alte le lunghe. Scopri qui com’è fatta una scarpa e come deve essere la suola delle scarpe da trekking.
In questo caso naturalmente non parliamo di calze booster compressive, che hanno tutt’altro scopo.
Le calze di lunghezza media a volte risultano le migliori per versatilità.

Come trattare le calze durante un lungo cammino

Non partire mai con calze nuove di zecca. Quelle che hai comprato ad hoc per il tuo cammino devono essere indossate prima perché assumano la forma del piede. Quindi acquistane un paio solo per modello e usale durante la preparazione, negli allenamenti, a casa: solo così scoprirai se sono davvero adatte ai tuoi piedi. Bada che non siano troppo spesse o sottili, che i rinforzi facciano davvero il loro dovere e che le cuciture non creino fastidi a contatto con la tomaia della scarpa.

A questo punto, scoccata la scintilla fra il tuo piede e le calze, acquistane la quantità giusta per il cammino che andrai a fare, tenendo conto che te ne serviranno almeno un paio al giorno, più una piccola scorta per le emergenze (pioggia, rotture).
Diamo per scontato che le laverai tutti i giorni: quando lo fai, non usare il sapone e lavale bene sia dentro che fuori, facendo attenzione a eliminare piccoli detriti, aghi di pino, sabbia e qualsiasi cosa possa danneggiare la pelle del piede.

Portati dietro le calze da riposo

Quando la giornata di cammino è terminata, è utile indossare un paio di calze in filato naturale. Ad esempio quelle in cotone egiziano o in cachemire o lana merino (per le zone fredde).
Sono perfette per far traspirare il piede e quindi riposarlo e rilassarlo, anche grazie all’azione naturale massaggiante che hanno questi tessuti naturali

Come curare i piedi

Per rendere efficace il lavoro delle calze durante un lungo cammino la cosa più importante da fare è prendersi cura dei propri piedi. Durante un lungo trekking sono indubbiamente la parte del corpo più importante da monitorare con costanza.

Come curare le unghie

Prima di tutto è fondamentale tenere le unghie corte e con gli spigoli smussati: significa tenere lontano il rischio di formazione di vesciche attorno alle unghie.
Poi ricorda sempre di togliere le calze almeno una volta al giorno, anche se in realtà è meglio farlo in occasione di ogni sosta. Lasciale traspirare, come sono da lasciar respirare i piedi: lavali e asciugali, lasciandoli liberi per un po’.

Benefici camminare piedi nudi

Massaggio prima di dormire

Finita la giornata di cammino, con tutti i suoi benefici (leggi qui perché camminare nella natura fa bene anche alla mente), una buona pratica consiste nel massaggiarsi in piedi con una crema idratante, che deve agire durante la notte. Oltre a dare sollievo agli arti, serve anche a prevenire i rischi di abrasioni dovute a pioggia

Se piove, meglio ripararsi, non tanto per non bagnarsi il corpo (esistono giacche impermeabili e traspiranti che fanno un ottimo lavoro), ma piuttosto per evitare che la pelle, a contatto con le calze bagnate, assorba acqua e cominci a macerarsi.
Il rischio è che ne nascano dolori, abrasioni e vesciche.
Foto pixabay

Consigli sulle calze da acquistare per un lungo trekking

 

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