Il rifugio astronomico Prato Selva dove osservare le stelle (e non solo)

Inquinamento luminoso e urbanizzazione stanno rendendo la vita degli astrofili molto difficile. Chi ama osservare le stelle fatica sempre più a trovare luoghi adatti a svolgere quest’attività. Ma fortunatamente esistono ancora delle oasi dove le tenebre profonde permettono di ammirare la volta celeste in tutto il suo splendore. Il rifugio Prato Selva 2.0 (circa 1375 m s.l.m.) a Fano Adriano, nella Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga è uno di questi.

Cielo Gold

Classificato da Astronomitaly come Cielo Gold, ovvero uno dei migliori d’Italia sia per la qualità del cielo stellato, sia per l’ampia visuale di cui si gode dalla struttura e per la sua ottima accoglienza, il rifugio offre agli astrofili e ai curiosi la possibilità di osservare pianeti e stelle nell’oscurità quasi assoluta. Il Prato Selva offre infatti il servizio di “spegnimento delle luci” che permette di azzerare l’inquinamento e farsi assorbire dall’oscurità. La luce della Luna e della volta celeste diventano così l’unica fonte luminosa nell’arco di chilometri.
Il rifugio, in collaborazione con Astronomitaly, organizza speciali weekend dedicati all’osservazione guidata del cielo.

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Freeride, trekking e sci

Dopo una notte di astronomia, il giorno dopo ci si può dedicare allo sport e alla vita outdoor. La località di Prato Sella, situata sul versante teramano del Gran Sasso, d’inverno ospita un impianto sciistico che d’estate si trasforma in un intreccio di quattro piste freeride per mountain bike e in un bike park. Gli amanti del trekking possono percorrere – anche in bici o a cavallo – una parte dell’Ippovia del Gran Sasso, un suggestivo anello di 320 chilometri che si snoda attorno al monte.

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