‘In ginocchio sulle ali’, il nuovo libro di Simone Moro

Un dettaglio della copertina
Credits: Rizzoli

È difficile tracciare il confine tra vita e avventura quando si pensa all’alpinista Simone Moro. Dopo le sue numerose imprese sulle cime più alte del mondo narrate in “Cometa sull’Annapurna”, “‘8000 metri di vita”, “La voce del ghiaccio” ed “Everest”, lo scalatore bergamasco conferma questa impressione con il nuovo libro “In ginocchio sulle ali” (Rizzoli), in cui racconta la sua esperienza di pilota d’alta quota. Il volume, con prefazione di Reinhold Messner e postfazione di Maurizio Follini, è disponibile nelle librerie dal 2 aprile.

La passione che unisce Moro all’elicottero ha origini lontane, ma indubbiamente il contatto più intenso con questo mezzo l’ha avuto il 26 dicembre del 1997, quando i soccorsi aerei lo recuperarono sull’Annapurna in seguito alla valanga che travolse lui e i suoi due compagni di cordata; fu l’unico a salvarsi.

Da quel momento l’interesse dell’alpinista è cresciuto, portandolo a diventare nel 2010 un pilota di soccorso d’alta quota attivo in Nepal. Qui presta aiuto, oltre che agli scalatori in difficoltà, anche alla popolazione locale, registrando nel 2012 il record del recupero in long line più alto mai realizzato in parete, ad oltre 6400 metri.

“In ginocchio sulle ali” si rivela una storia di rispetto e dedizione verso la montagna, un racconto emozionante della vita che lo scrittore-alpinista, medaglia d’oro al valore civile, ha trasformato in una missione al servizio degli altri. Ma per Moro l’elicottero non è certo un punto d’arrivo: “Non ho perso le forze per andare a piedi in montagna”, dice, “Ho solo deciso di ampliare i miei orizzonti”.

Qui sotto, la nostra video intervista a Moro, che racconta come si affrontano il rischio e la paura in montagna.

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