La Corsa di Miguel, 10 km a Roma per chi ama la corsa, la vita e la libertà

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Correva Miguel, aveva la corsa nel sangue e amava il suo paese, l’Argentina, ma l’Argentina dei suoi 25 anni non amava lui e per la sola colpa di amare la vita, una sera di 40 anni fa, nella notte tra l’8 e il 9 gennaio 1978, Miguel Benancio Sanchez è stato preso diventando uno delle migliaia di desaparecidos di cui non si è saputo più nulla. Un giornalista sportivo italiano anni dopo, venuto a conoscenza di questa storia, ha voluto organizzare una corsa in suo ricordo ed ora la Corsa di Miguel è diventato un appuntamento internazionale per chi ama la corsa e soprattutto la libertà. La Corsa di Miguel oggi si corre anche a Buenos Aires, a Bariloche (Argentina), a Barcellona in Spagna, negli Stati Uniti e a L’Aquila dal 2009.

Una corsa per tutti e per ricordare

A Roma, per la diciannovesimo volta, si rinnova questo appuntamento che quest’anno è in programma domenica 21 gennaio con partenza dal piazzale della Farnesina. La 10km competitiva parte davanti al Ministero degli Esteri, raggiunge rapidamente la sinistra del Tevere tramite Ponte Duca D’Aosta e poi ripercorre la traccia del Giro dei Ponti utilizzando nella risalita del Tevere anche la ciclabile sulla destra del fiume e poi recuperando il classico passaggio su Ponte Milvio. Il finale di gara prevede l’attraversamento del Parco del Foro Italico e gli ultimi 100 metri sul tartan dello Stadio Olimpico, dopo 10 mila metri esatti di gara. Prevista anche una 10km non competitiva e una 3km Strantirazzismo, una passeggiata non competitiva di 3 km con partenza dal Ponte della Musica. Una vera e propria festa di sport, amicizia e solidarietà nella quale i protagonisti non sono solo i podisti, ma anche e soprattutto le famiglie, i bambini ed i ragazzi delle scuole romane.

La prima volta è stata nel 2000, nata da un’idea di Valerio Piccioni, giornalista della Gazzetta dello Sport. La prima edizione ha visto la partecipazione di 1500 persone. La gara maschile fu vinta da Josep Saturlino, che riceve la coppa direttamente dalle mani di Elvira Sanchez, sorella di Miguel e ospire d’onore della corsa, mentre tra le donne trionfò l’azzurra Simona Perilli. Allora il costo del pettorale era di 8.000 lire.

Una corsa nata in Italia e poi arrivata anche in Argentina, patria di Miguel, dove nel 2001, nella sua prima edizione, passo’ davanti alla famigerata caserma dell´Esma, il tempio della ferocia, dove transitarono durante la dittatura oltre 5000 persone, molte delle quali desaparecidos.

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corsa_di_miguel_libroMiguel amava la corsa, la poesia e l’Argentina

L’Argentina, nella sua storia, ha grandi ferite, ma quelle della dittatura militare e dei desaparecidos sono ferite spesso ancora aperte. Miguel Benancio Sanchez era un giovane che amava l’atletica e il suo Paese, ma l’Argentina dei militari non gli ha permesso di continuare a correre come avrebbe voluto e soprattutto ad essere un uomo libero. Fu portato via una notte e scomparve come tanti in quel buio momento della storia argentina. Una corsa, un appuntamento e una storia che ha anche ispirato un libro, Sulle strade di Miguel di Sergio Pretto.

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Chi era Miguel ?

Miguel era nato a Bella Vista nel nord dell’Argentina, dove sono molti i campi di canna da zucchero, campi nei quali ha lavorato anche lui prima di andare, raggiunta la maggiore età, a Buenos Aires. Lavorava duro, ma riusciva a coltivare la sua grande passione, l’atletica. Correre lo faceva sentire bene, lo faceva sentire libero. Era un sacrifico che non sentiva e si allenava la mattina e la sera. Seguiva la politica, ma non era il centro della sua vita.
Correre e scrivere poesie, quello sì era la sua vita. Le gambe per correre le maratone, le dita per scrivere dei versi poetici, come “Per te atleta”, che la Gazeta Esportiva di San Paolo pubblicò pochi giorni prima che un gruppo di persone lo prendesse, gli bendasse gli occhi per non farlo piu’ uscire da quel buio.

Miguel aveva un cane, Adam, per giorni infiniti lo aspettò e dalla sera nella quale vide il suo giovane padrone buttato a forza in un furgone scuro, non abbaiò più.

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corsa_di_miguel_2L’ultima poesia di Miguel

Per te atleta
Per te che conosci il freddo, il caldo,
i trionfi e le sconfitte
per te che hai un corpo sano
l’anima grande e tanto cuore.
Per te che hai molti amici
molti desideri
l’allegria adulta e il sorriso dei bambini.
Per te che non conosci il ghiaccio né i soli
la pioggia né i rancori.
Per te, atleta
Che corresti paesi e città
unendo gli stati con il tuo andare
Per te, atleta
che disprezzi la guerra e aneli alla pace.

 

 

[photo credits: lacorsadimiguel.it, cartacantaeditore.it]

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