Spiaggia in Sardegna: dal 18 maggio si può andare al mare

Spiaggia in Sardegna: dal 18 maggio si può andare al mare

Dal 18 maggio si può andare in spiaggia in Sardegna: è la novità contenuta nell’ordinanza numero 23 del 17 maggio firmata in tarda serata dal presidente della Regione Solinas. E così anche la Sardegna, che nella Fase 2 aveva tenuto chiuse le sue spiagge, dice che si può andare al mare, come già hanno consentito di fare altre regioni in tutta Italia (qui l’elenco aggiornato delle disposizioni regione per regione circa l’accesso al mare). L’articolo dell’ordinanza relativo alla balneazione è il numero 15, che recita esattamente così: “A decorrere dal 18 maggio è consentito l’accesso alle spiagge libere e agli arenili“.

Ovviamente questo non significa accesso indiscriminato alle spiagge né libertà totale di comportamento, in ottemperanza a quanto stabilito a livello nazionale e in osservanza a quanto stabilisce la stessa ordinanza della regione Sardegna, sia in tema di spiagge libere che di stabilimenti balneari.

Le regole per andare in spiaggia in Sardegna: le indicazioni valide dal 18 maggio per poter andare al mare

Vediamo allora le regole per andare in spiaggia in Sardegna e le indicazioni valide dal 18 maggio per poter andare al mare, valide per gli stabilimenti balneari, le spiagge attrezzate e le spiagge libere:

Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare.

È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto

Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 14 gg.

Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.

La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi); in alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione.

Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale; detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.

Assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo).

Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1,5 m.

Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto.

Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo famigliare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata.

Per quanto riguarda le spiagge libere, si ribadisce l’importanza dell’informazione e della responsabilizzazione individuale da parte degli avventori nell’adozione di comportamenti rispettosi delle misure di prevenzione. Al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza. Anche il posizionamento degli ombrelloni dovrà rispettare le indicazioni sopra riportate.

È da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti.

Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beachsoccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti.

Foto di mediaobjectif da Pixabay

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