Perché giocare a padel è una buona idea per i bambini: Noa Bonnefoy, il miglior giovane italiano

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Il padel è decisamente una buona idea per i bambini e ragazzi, prima di tutto perché giocare a padel è molto divertente e facile da imparare, poi perché, se un ragazzo ha talento, testa e ambizione, in questo momento può emergere ad alto livello.
Da sport per adulti che vogliono provare qualcosa di diverso rispetto al tennis, il padel in Italia si sta allargando anche alle fasce più giovani, riscontrando una passione crescente (e la moltiplicazione dei campi da gioco).

Qual è l’età giusta per cominciare col padel?

L’età giusta per iniziare a giocare a paddle tennis è quella valida anche per gli altri sport, ovvero dopo i 7-8 anni, quando si può tenere la racchetta in mano e si iniziano a capire le dinamiche dei rimbalzi sule pareti.
Ne parliamo con Noa Bonnefoy, che ha iniziato a 10 anni e lo scorso ottobre, dopo 4 anni di passione e pratica assidua, è arrivato vincere il terzo posto ai campionati europei junior con la nazionale italiana nel 2022 ed è considerato fra i migliori giocatori junior del mondo: nel 2023 ha vinto i campionati italiani under 18 ed è stato in testa al ranking mondiale under 18.
Gli abbiamo fatto qualche domanda per scoprire cosa c’è dietro questa passione, come si conciliano sport e scuola, e perché per bambini e ragazzi è davvero consigliabile giocare a paddle tennis (qui la nostra guida su come iniziare col padel).
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Chi è Noa Bonnefoy, padelista della Nazionale italiana

Noa Bonnefoy è nato a Lodi il 20 dicembre 2005 e vive a Paullo (Milano). Il suo soprannome è El Rubio, per la chioma bionda.
Mamma italiana e papà francese, Noa gioca a padel regolarmente da quando ha 10 anni e come tutti gli ‘under’ del paddle tennis italiano, è inserito nel ranking adulti e partecipa a tornei open o di categoria sempre confrontandosi con gli adulti.
Attualmente si allena con nella formazione del Milano Padel.
Nel 2019 ha vinto i tornei under 16 Padova, under 14 di Milano, è arrivato secondo al torneo under 16 di Milano e nel dicembre ha conquistato il primo posto nel torneo Adulti di categoria 3.

nazionale-padel-underDopo aver preso parte a tutti i raduni Under effettuati negli ultimi 2 anni dalla Federazione Italiana, ad Ottobre 2019 è stato convocato con la Nazionale Italiana ai Mondiali Menores di padel a Castellon in Spagna per la categoria under 14. La squadra azzurra si è classificata ottava sulle 16 squadre partecipanti.
Nel 2022 ha conquistato la medaglia di bronzo ai Campionati Europei Under e è alito al n. 5 del ranking mondiale dei giocatori junior.
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Noa, che cos’ha di bello il padel?
Tutto. È divertissimo. Si impara in fretta e si possono subito fare delle partite.
Come hai iniziato?
Quasi per caso. Il mio maestro di tennis argentino, Gustavo Spector, attuale ct della nazionale italiana di padel, aveva messo dei campi da padel nel circolo dove mi allenavo e ogni volta che non c’erano i campi da tennis disponibili o agibili ci faceva allenare nella gabbia. Poi una volta alla settimana non si giocava a tennis ma a padel. In quegli anni mi ha insegnato anche Mauricio Lopez Algarra, attuale coach di Giulia Sussarello, la n. 1 Italiana.

 

Facevi altri sport prima?
Sì, oltre al tennis ho giocato per 4 anni anche a calcio. Poi ho abbandonato il calcio e ora gioco sia a padel che a tennis, oltre a fare preparazione atletica.

 

Come e quanto ti alleni?
Mi sono sempre impegnato molto, perché questo sport mi è piaciuto tantissimo da subito. Ora mi alleno due volte a settimana a padel e 3 a tennis, più tutti i giorni preparazione atletica e i weekend tornei e partite.

 

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Vai anche a fare stage all’estero?
Sì, ogni estate vado in Spagna, a Malaga, da ormai 4 anni, a fare allenamenti di perfezionamento. Quest’anno durante le vacanze di Pasqua andrò a Motril, all’accademia di Miguel Yanguas.

 

Trovi impegnativo conciliare sport e scuola?
Sì, ma non potrei farne a meno! Tutte le mie vacanze diventano stage di allenamento. Appena possibile cerco di organizzarmi per giocare il più possibile. Questo è quello che voglio fare, perciò ho imparato a organizzarmi bene anche con la scuola. Appena torno a casa nel primo pomeriggio faccio subito tutti i compiti, in modo avere il tempo per allenarmi fino alle 20 di sera.
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Pensi/speri di far diventare il padel la tua professione?
Mi piacerebbe molto, sicuramente resterò nell’ambito sportivo e vorrei diventare maestro di padel e anche di tennis.


Consiglieresti il padel a un tuo coetaneo? E per quali motivi?
Assolutamente sì. Giocare a padel è:
1 Divertente
2 Facile
3 Coinvolgente
4 E il padel ti fa fare amicizie, anche con i tuoi avversari. Alla fine della partita, si sta insieme e si condivide, come nel terzo tempo del rugby.

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