Difendere la popolazione dal Covid è ovviamente il primo obiettivo. Ma dopo che il Governo ha approvato per primo nel mondo il vaccino Pfizer, che inizierà così a essere inoculato dalla seconda settimana di dicembre, cresce in Inghilterra anche la speranza di veder progressivamente tornare i tifosi allo stadio.
Dopo il vaccino l’ok da un’app
Già dal 2 dicembre, nelle aree considerate meno a rischio pandemia, possono essere presenti sugli spalti inglesi 2.000 spettatori, ma l’obiettivo della English Football League, che riunisce le prime tre massime divisioni a partire ovviamente dalla Premier League, è quello di tornare nel 2021 a riempire ogni impianto per il 25% della sua capienza. Per riuscirci prevenendo i rischi di contagio, sono al momento allo studio diverse misure: la prima sarebbe quella di consentire l’ingresso allo stadio solo ai tifosi che hanno fatto il vaccino e si sono quindi sottoposti a un test che li conferma negativi al Coronavirus. I dati verrebbero registrati da un’app che rilascerebbe quindi un codice di autorizzazione per l’acquisto del biglietto e il relativo accesso sulle tribune.
Le altre misure di sicurezza
Altre disposizioni prevederebbero: corridoi di ingresso e uscita separati, con tempi differenziati per i vari settori; obbligo di indossare sempre la mascherina; distanziamento sociale sugli spalti (con stadi riempiti per il 25% della capienza); zone dedicate con dispenser di gel disinfettante per le mani; divieto di cantare (dettaglio non secondario per le tifoserie inglesi) per evitare la diffusione a distanza dei droplet, ovvero le goccioline di saliva che trasportano il Coronavirus favorendo il contagio da una persona all’altra.
Una volta che il vaccino arriverà anche negli altri Paesi, facile pensare che il piano della English Football League possa essere copiato anche dalle altre leghe, non solo calcistiche.
Credits: foto di Tembela Bohle da Pexels
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