Ciclismo: le sette salite da leggenda sulle strade del Trentino

Val di Fiemme: la Pampeago di Pantani
Era il 1998 quando questa salita finì sulle mappe del ciclismo moderno al passaggio del Giro d'Italia. Marco Pantani e Pavel Tonkov firmarono quei tornanti anche l'anno seguente e i cicloamatori presero a invadere l'Alpe di Pampeago ogni estate. La salita comincia a quota 950 metri a Tesero, lasciando la Statale e risalendo la Val di Stava. Le prime rampe sono subito impegnative ma mai quanto gli ultimi chilometri che portano all'Alpe a 1755 metri. Una volta la strada terminava qui. In realtà, dal Giro 2012, è stato asfaltato e reso pedalabile anche il successivo tratto che una volta era solo sterrato con cui ora si può arrivare fino al Passo Pampeago a quota 1996 metri per un totale di 12 km di ascesa con una pendenza media dell'11%. Poi eventualmente si può scendere verso Obereggen e tornare indietro dal Passo Lavazè.

Fassa
Pamepago
3 CHARLIE GAUL bondone
lago tenno
monte velo
valsugana manghen
campiglio

Ogni anno il Giro d’Italia non può esimersi dall’avere almeno un paio di tappe sulle strade del Trentino. E allo stesso modo i cicloamatori non possono dirsi tali fino a che non hanno faticato lungo queste strade e su questi passi che hanno fatto la storia di questo sport. Chi pedala lo sa: una salita regala molta più soddisfazione di qualunque strada pianeggiante.

Sono decine e decine di migliaia gli appassionati che ogni anno pedalano sui tornanti trentini, per allenarsi e rimettersi in forma o solo per godere dei panorami alpini – da soli, in compagnia o addirittura iscrivendosi alle granfondo e a manifestazioni non competitive. E poi finisce sempre che tornano, per provare altri asfalti e altre montagne. Sudare per credere.

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Credit photo: Archivio Trentino Markleting, APT Fassa, EMC, Bettiniphoto, Newspower

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